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MARZO – APRILE 2010

casa inv.MARZO 2010 Campa cavallo che l’erba cresce!

1 marzo       Alle 10,48 ennesima scossa all’Aquila del 2,4 grado. Epicentro in città. Hanno fatto uscire i ragazzi dalle scuole e la gente si è riversata in strada.

Prendiamolo pure come un allenamento o come una esercitazione, mai fatti prima, ma ora queste scosse incominciano a rompere. Durano da quasi un anno e la gente è stanca.

2 marzo     A Collecorvino niente da segnalare.

Leggo su Il Centro che all’Aquila vince il “popolo delle Carriole”! Son tornati gli “scariolanti” .

Seimila aquilani violano la zona rossa per smaltire le macerie ferme da quasi 11 mesi. Una catena umana unisce Piazza Palazzo a Piazza Duomo con un passaggio di carriole e secchi.

Attimi di tensione al varco dei Quattro Cantoni: gli aquilani forzano il blocco e la polizia non si oppone. Sembra che il capopopolo sia una signora di 84 anni! Largo ai giovani.

Si erano stancati dell’immobilismo delle istituzioni che ancora devono decidere dove riversare le macerie e in quale modo farlo.

Fino al 6 marzo     Calma piatta.

7 marzo    Niente da segnalare tranne che nella notte c’è stata una scossa del 3,3 grado in Friuli e all’Aquila continuano le giornate delle carriole. La domenica Dio si riposò, gli aquilani NO.

8 marzo    In merito alla nostra situazione: silenzio.

In Turchia un terremoto del 6 grado ha causato morti e feriti. Arridanghete!

Oggi è la festa della donna. Il nostro albero di mimosa si è seccato.

Ha incominciato a farlo l’anno scorso subito dopo il terremoto. “Nesso di

La nostra mimosa quando era in vita.

La nostra mimosa quando era in vita.

causalità”?  Pochi giorni fa l’ho tagliato con la motosega. Era bello e faceva dei fiori meravigliosi, grandi, di un giallo intenso. Amen.

Non compro un rametto per Michela. Basta un bacetto. W le donne.

9 marzo         Anche oggi c’è da segnalare una scossa. E’ avvenuta fra le province di Aquila e Ascoli Piceno. Grado 2,7.

La prima ed ultima neve di primavera.

La prima ed ultima neve di primavera.

Alle 17 mi affaccio alla porta che da sul terrazzino al secondo piano. I tetti sono bianchi. Cade lenta e silenziosa la neve. Il paesaggio è natalizio. Non si sente un minimo rumore, solo il quasi impercettibile ticchettio dei fiocchi che si posano sulle tegole. L’ultima neve di primavera!.

Per quanto riguarda noi: silenzio.

10 marzo    N.N.

La neve è scomparsa. Quella di ieri è stata la prima e l’ultima neve di primavera!

Ora ci si mettono pure i vulcani! Dopo tre forti esplosioni che hanno fatto tremare l’isola, lo Stromboli erutta lava. La colata va verso il mare. Non ci facciamo mancare nulla: terremoti, frane disastrose in Calabria e Sicilia, dissesti geologici a cura e sotto l’illuminata regia dell’uomo ed ora le eruzioni vulcaniche. Meno male che c’è Silvio.

11 marzo     N.N.

Mando una e-mail al nostro architetto per sollecitare le pratiche. Al cellulare non risponde.

Scossa del 2,7 grado in provincia dell’Aquila. Scossa disastrosa di assestamento del 7,3 grado in Cile. Scossa del 4,2 grado in Grecia nel Peloponneso. Troppa grazia S. Antonio!!

Oggi sono a digiuno e sto facendo una disgustosa preparazione per un esame invasivo a cui devo sottopormi domani. Sono nervoso ma non solo per quello che devo fare domani ma anche per la situazione che non si sblocca. Mi viene da piangere ma devo trattenermi e consolare Michela che sta peggio. Allegria!! Caro Mike.

12 marzo     Fatto l’esame. Le cose non vanno bene. Come tutto il resto…

13 marzo     N.N.

14 marzo      N.N. ma è domenica!

Terremoto del 6.6 grado in Giappone. Invidiosi.

Oggi è il mio compleanno. Sto invecchiando nel fisico e nel morale. Non ho voglia di festeggiare. Mi chiamano al telefono per gli auguri. Ringrazio, faccio qualche battuta scontata e molte, sempre le solite, me le regalano. Grazie comunque.

Michela prepara un gustoso pranzo. Viene anche Marina e porta la torta. Spengo l’unica candelina. Tirchi.

Mi hanno fatto dei regali. Sono commosso…e triste. Meno male che c’è la famiglia.

15 marzo Nulla da segnalare.

Altra scossa di assestamento in Cile del 6,7 grado. Esagerati.

Collecorvino. L'interno della Chiesa parrocchiale messo in sicurezza .

Collecorvino. L’interno della Chiesa parrocchiale messo in sicurezza .

A Collecorvino iniziano i lavori per consolidare la chiesa parrocchiale. Dicono che sono stati raccolti 80.000 euro tra i fedeli.

E’ giusto che la casa del Signore sia rimessa a posto. Gli umani, per le loro case, possono aspettare. Devono scontare i loro peccati.

16 marzo    Niente di niente.

Ho inviato un’altra e-mail a Galasso.

L’architetto mi richiama e mi dice che ha avuto problemi all’Aquila ma che la prossima settimana sarà da noi. Si scusa. Scuse accettate. Ne ho un baule pieno.

In Cile altra scossa del 6,7 grado nella notte.  Alle 6,51 L’Aquila è svegliata da una del 2,7 grado. Che dire?

17 marzo     Il tempo migliora. Si sente l’aria della primavera. Abbiamo visto le prime rondini. All’Aquila molte di loro non troveranno più il nido.

A Collecorvino continuano i lavori per mettere in sicurezza la chiesa.

Ho avvisato il geometra Sigismondo che una grossa macchia d’acqua si sta allargando in alto su una parete della cucina. Gli ho chiesto se fosse il caso che mandi qualcuno per controllare. Risposta: “va bene. Vedremo.” Più conciso di così!

Fino al 20 marzo     Silenzio.

21 marzo       Nulla salvo che nella notte nell’aquilano è stata avvertita una scossa del 2,6 grado e che a Cuba, a Guantanamo, c’è n’è stata una del 5,6 grado. Tutto il mondo è paese.

fino al 29 marzo      Il silenzio è d’oro.  Chi c…l’ha detto?

30 marzo      Oggi torna Marzia per passare Pasqua con noi. La accompagna Matteo, il piemontese.

Stamane alle 6 grossa sorpresa!

Si è rotto un tubo flessibile che porta l’acqua alla caldaia. E’ durato solo pochi mesi!! Era un flessibile di qualità!??

Mancavano solo le gondole e sembrava di stare a Venezia con l’acqua alta.

Ho chiamato il geometra Sigismondo al Comune per avvertirlo.

Risposta: “Hai cominciato tu a fare i lavori dentro quella casa, continua!”(?)

Gli ho ricordato anche della macchia d’acqua che si sta espandendo sul muro della cucina. Risposta: “Ah!Vedremo.” Aspetta e spera…

E’ venuto il tecnico da Loreto. L’ho chiamato io. L’acqua ha mandato in corto le centraline e la caldaia non riparte.

Sostituzione di due flessibili, sostituzione centraline, manodopera: preventivo 200 euro!!!! Chi paga? Il comune non ha un soldo.

31 marzo      Nulla all’orizzonte.

z settembre 2007 2 032APRILE 2010 La montagna partorì un topolino.

1 aprile     Alle 9 gli architetti Galasso e Loi sono a casetta nostra. Si mettono subito al lavoro. Devono ricontrollare sul posto tutti i dati finora raccolti. L’incartamento è voluminoso.

La casa è classificata E. Inagibile.

Per migliorare ulteriormente la situazione buttano giù più parti di intonaco e mettono a nudo i mattoni! Devono farlo. Danno più, danno meno…

La giornata è bella e non fa freddo. Buon lavoro.

Alle 3 del pomeriggio hanno finito. Oggi per loro è stato l’ultimo giorno di lavoro salvo eventuali richieste aggiuntive per nuove probabili ordinanze.

Mi dicono che subito dopo Pasqua presenteranno al Comune la domanda per il contributo. Quasi non ci credo.

Fino al 3 aprile       Nulla da dichiarare.

Ci ha raggiunto Marina, dalle Marche. La famiglia è riunita per la Pasqua.

Ho fatto visitare a Matteo un po’ di Abruzzo che non conosceva: Rigopiano,

Rocca Calascio (AQ)

Rocca Calascio (AQ)

Fonte Vetica, Castel Del Monte, Rocca Calascio ed il suo fatato castello. Bella giornata ma terribilmente fredda. Il termometro segnava 4 gradi!

Michela è rimasta a casa. Non sta bene. Si è presa una bella e soprattutto sonora bronchite.

4 aprile         Alle pendici dell’Etna, vicino a Catania, c’è stata una scossa del 4,4 grado. Tanto pè cantà…

Oggi è Pasqua. La giornata è brutta ed a tratti piove. Fa freddo. Volevamo pranzare a casetta nostra, in giardino, e cucinare qualcosa alle braci. Pazienza. Restiamo chiusi in via Garibaldi. Buona Pasqua ! ma a quando la Resurrezione ?

5 aprile      Scossa del 7,2 grado in California. Sò forti sti americani!

E’ Pasquetta e fa freddo. Marzia e Matteo partono in mattinata per Torino. Marina ritorna a casa sua nelle Marche nel primo pomeriggio. Michela ed io rimaniamo soli con la sua bronchite. Domani è un altro giorno…

6 aprile Stamane ho ritirato degli esami a cui mi sono sottoposto giorni fa. Fra me e casetta nostra non so chi stia meglio !! La differenza è che casetta nostra si può aggiustare……e per me neanche la rottamazione.

Oggi ho presentato al Comune e fatto protocollare due richieste.

La prima per il contributo delle spese sostenute per il trasloco secondo l’ordinanza n. 3797 art.5.

La seconda per richiedere un contributo per le spese sostenute a causa della rottura del flessibile della caldaia.

Per quanto riguarda la prima credo non ci saranno problemi anche perché sostenuta da una ordinanza del Governo. Prima o poi!

Per quanto riguarda la seconda credo poco anche al poi. Vedremo. Chi vivrà….

OGGI alle ore 15 l’architetto Galasso Vincenzo ha depositato presso il Comune la domanda per i contributi per la riparazione della nostra abitazione. E’ passato un anno esatto dal terremoto!!!|

OGGI, 6 aprile 2010, è l’anniversario del terremoto che ha colpito tanto duramente l’Abruzzo e particolarmente la provincia dell’Aquila.

Un pensiero va alle oltre trecento vittime che il sisma si è portato via. Bambini, adolescenti, giovani e anziani. Lui non ha guardato in faccia nessuno.

Leggo (ma si sapeva) che non è il terremoto che uccide ma la mano dell’uomo!!  E’ senz’altro vero. Noi ci mettiamo sempre del nostro,..ma anche la natura….!

Televisione e giornali oggi hanno dedicato le prime pagine alla triste ricorrenza. All’Aquila  fin dalle fatidiche ore 3,32, la popolazione, i rappresentanti del Governo, della Protezione Civile, dei Vigili del Fuoco e dei volontari hanno ricordato con silenziosi cortei il drammatico evento.

Anche LUI ha voluto parteciparvi, non invitato, facendosi sentire con una scossa del 2,7 grado.

Fino al 12 aprile      Rien de rien.

13 aprile      Spaventoso terremoto in Cina in una regione del nord, povera e abitata in maggioranza da popolazione di origine tibetana. Si parla di oltre 400 morti e decine di migliaia di feriti. L’80% delle povere case è distrutto e anche quasi tutte le scuole e uffici pubblici. LUI ha scelto un’ora in cui le aule e gli uffici erano già pieni di studenti e lavoratori. Nessun commento.

Da parte del Comune di Collecorvino, dello Stato italiano, degli Enti preposti: silenzio.

14 aprile     Niente.

15 aprile         Un messo comunale ci ha recapitato a mano una lettera dell’ufficio tecnico del comune. Ci viene chiesto di effettuare le volture delle utenze del gas, luce e acqua che sono ancora a nome del Comune e di provvedere al pagamento dei consumi. Dal 28 maggio 2009 abbiamo sollecitato più volte questa operazione per aver anche modo di accedere agli aiuti e contributi statali che ci spettavano e anche per non “ingigantire” la somma da pagare.

Ho sentito subito il geometra Sigismondo dell’ufficio tecnico. Lui credeva che tutto fosse già stato regolarizzato da tempo.(!!)

Gli abbiamo chiesto di documentarci i consumi con fotocopie per darci modo di regolarizzare le volture con le varie Società. Ci ha risposto che aveva bisogno di qualche giorno per poter provvedere. O.K.

Fino al 20 aprile        nulla.

21 aprile                                    Telefono al geometra del comune per fissare l’appuntamento per domani in modo di regolarizzare la pratica “utenze”. Vuole essere presente anche Michela che per l’occasione uscirà dal lavoro un’ora prima. Mi dà la conferma e mi invita a contattare direttamente l’ing. Di Giacomo che è al corrente di tutto. L’appuntamento è fissato per domani alle 11,45. Tutto a posto!?

22 aprile        All’ora fissata, 11.45, Michela ed io entriamo nell’Ufficio Tecnico comunale. Il geometra è assente. E’ dovuto andare a Pescara per motivi di lavoro.

Ci rivolgiamo, come detto ieri dallo stesso geometra Sigismondo, all’ingegner Di Giacomo che in quel momento è in compagnia del Sindaco.

L’ingegnere ci guarda “strano”! Ci dice non dovete rivolgervi a me. Potete fare tutto con il geometra!”

Mia moglie inizia ad innervosirsi. Io sorrido. Sono ormai vaccinato.

Gli sottoponiamo un quesito: “ma non è che dopo il geometra ci dice che serve che ci stia lei perché è lei che deve decidere?”

Ci risponde: “assolutamente no. Può fare tutto lui. Io devo allontanarmi perché mi hanno chiamato per una urgenza a Congiunti (una frazione del comune) ma il geometra dovrebbe ritornare fra poco.”

Salutiamo l’ingegnere ed il Sindaco (che non ha mai proferito parola).

Nell’attesa che ritorni il geometra mia moglie ed io scendiamo all’anagrafe per fare le carte d’identità nuove.

Risaliamo dopo circa venti minuti e troviamo il geometra Sigismondo Lorenzo.

Appena ci vede ci chiede: “avete fatto con l’ingegnere?”

Michela gli risponde: “lui ci ha detto che dobbiamo fare con lei!”

Ma no esclama l’impiegato – io non posso fare nulla. E’ lui che pensa a queste cose.”!!

Michela ha una esplosione vera e propria di collera. Cerco di trattenerla inutilmente.

Non ce la faccio più. Ho voglia di morire. Con voi è sempre la solita storia. Ci sono sempre dei problemi.”!!!

Il geometra se ne esce con una frase che al contrario della sua buona intenzione di calmarla la fa ancor più imbestialire : “signora si calmi. Fossero tutti questi i problemi!”

Le bombe di Hiroshima e Nagasaki non erano nulla in confronto alla deflagrazione causata da mia moglie.

Che ne sa dei nostri problemi, lei. – Esclama Michela quasi in lacrime per la rabbia – Noi è da più di un anno che li troviamo ovunque e voi di certo non ci aiutate, anzi. Voi ci state prendendo in giro. Sembra quasi che vi divertiate a farlo.”

Il Sigismondo non sa che pesci prendere.

Mia moglie si gira e se ne va. Pacatamente spiego brevemente al geometra le varie situazioni che ci hanno coinvolto da quando siamo entrati in quegli uffici. Mi da “un pochino” di ragione.

Si scusa e mi invita ad andare a casa. Ci chiamerà non appena ritornerà l’ingegnere.

Raggiungo mia moglie e torniamo a casa per il pranzo anche se lo stomaco è chiuso.

Dopo pochi minuti, il tempo di appendere le chiavi, squilla il telefono. Dobbiamo ritornare al Comune. Meno male che l’edificio dista non più di trecento metri dalla nostra attuale abitazione.

Ci ritroviamo tutti nell’ufficio dell’ingegnere Di Giacomo. Alla fine, dopo qualche parvenza di scuse, apprendiamo che devono ancora fare i vari conteggi, devono ritrovare le varie fatture e quindi chiedono altri giorni per poter “istruire” la pratica con l’aiuto della signora Loredana dell’ufficio amministrativo che sta al piano superiore.

(Sarà il caso che spieghi bene che si tratta di un lavoro altamente complesso. Consiste nel trovare una decina di fatture riguardanti le utenze di acqua, luce e gas, tirare una somma, fare delle fotocopie e….basta.!!!!)?

Per affrettare i tempi passiamo dalla signora Loredana.

Ci accoglie gentilmente. Ascolta attentamente. Apprendiamo che della nostra situazione di terremotati non ne sapeva nulla fino a due giorni prima! Con molta semplicità ci invita a ripassare martedì prossimo perché lunedì il Comune è chiuso per la festività dei Santi Patroni Filippo e Giacomo. Tutto qui.

Salutiamo e ritorniamo a casa. Michela si è un po’ calmata. Le sorrido. Mi risponde che non ce la fa proprio più!

Fino al 25 aprile          niente.

26 aprile              Oggi sono dovuto andare all’Aquila per un esame clinico del sangue che in Abruzzo viene effettuato solo nell’Ospedale  S.Salvatore del capoluogo abruzzese.

Ho avuto modo di toccare con mano la realtà della catastrofe che ha colpito questa bella città ed i paesi limitrofi.

E’ passato più di un anno ma le ferite non sono per nulla guarite. Le vedi nelle persone che incontri, nell’aria che respiri, nelle case squassate, nelle macerie immobili.

Per un urgente bisogno fisiologico sono entrato in un piccolo bar aperto in un monolocale prefabbricato in legno. Ho chiesto della toilette. Il ragazzo dietro al banco mi dice che non c’è ma mi indica il palazzo alle spalle che è vuoto e transennato.

Cerchi di non farsi vedere. Il mio locale è proprio là dietro. E’ aperto. Il gabinetto è in fondo.”

Furtivamente, per quanto posso, entro timoroso.

Non posso fare a meno di guardarmi intorno. Mi prende un groppo alla gola. E’, o meglio, era un bel bar. Grande, ben arredato e rifinito.

C’è rimasto solo il bancone e la grande scaffalatura dove si mettevano in mostra le bottiglie e i vari tipi di bicchieri. Tutto ora è inesorabilmente vuoto.

La polvere del sisma e quella di un anno di chiusura hanno ricoperto tristemente tutto. Sulle pareti ed il soffitto evidenti si vedono i segni del terremoto. Crepe e fenditure si sono distribuite in modo astruso ed astratto.

Mi sbrigo ed esco sempre con fare quasi ladresco.

Ordino un caffè al giovanotto e parliamo. Siamo soli nel locale.

Mi dice rassegnato che la clientela è dispersa. Non si ferma quasi più nessuno. Ha perso degli amici. Non si sa quando si ricomincerà. Come prima mai. Si va avanti così. Casa sua è inagibile. E’ là dietro, in quel palazzo. Con la famiglia sta in un piccolo prefabbricato in periferia. E’ andata bene. I suoi stanno bene. Lui ha solo una piccola ferita sulla testa. Si spera.

Non me la sento di dirgli che anche io nel mio piccolo….

Lo saluto e gli auguro buona fortuna anche se mi sembra di dire un qualcosa di fuori luogo.

Al ritorno, dopo fatto l’esame, sono costretto a passare dentro la città per prendere la strada per casa.

Palazzi vuoti, negozi e attività chiusi. Transenne dappertutto. Nessun passante. Le strade laterali chiuse. Evidenti le cicatrici sulle mura. Terrazzi tristi con vasi di fiori secchi e piante non curate. Vado piano. Accelero il minimo. Mi sembra di disturbare. Mi comporto come fossi ad un funerale. Mi accorgo che sto trattenendo il fiato. Il silenzio fa paura.

Raggiungo la statale. Butto fuori l’aria dai polmoni. Inspiro forte con il naso. La respirazione diventa più regolare. Per poco.

Passo davanti un segnale che indica Onna. Al di là della strada, oltre gli alberi vedo tante, troppe macerie.

E’ passato più di un anno. Sembra ieri.

Fino al 28 aprile       Nessuna novità.

29 aprile      Mi reco al Comune per incontrare l’ingegnere. Mi “rasserena” subito.

Mi chiede sorpreso: “che cosa? Che dovevamo vedere?” Sarei stato sorpreso del contrario. Mi avverte che oggi non c’è il geometra e mi invita a ripassare domani.

Detto e fatto. Ma domani non c’è lui!

30 aprile        Alle 9 del mattino accompagno Michela all’ospedale di Penne. Deve sottoporsi ad un esame prenotato il dicembre scorso. Dopo andiamo al Comune. Questo andirivieni incomincia ad essermi antipatico.

Passiamo prima dalla signora Loredana dell’ufficio amministrativo. Ha preparato quasi tutto. Le manca una fattura ma crede di sapere dove trovarla(?).  Approssimativamente la spesa da rimborsare al Comune si aggira sugli 800 euro. Ci assicura che per martedì prossimo sarà tutto pronto. Salutiamo ed usciamo.

Anche il mese di aprile è finito con i suoi alti e bassi. Più bassi!

…continua…