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GIUGNO – LUGLIO – AGOSTO – SETTEMBRE 2013

z settembre 2007 2 032GIUGNO 2013 Il silenzio degli innocenti ?

A parte che la visita cardiologica post infarto ha dato risultati positivi,

che da buoni cittadini abbiamo fatto la denuncia dei redditi,

che è iniziata l’estate ma non il caldo,

che la spiaggia libera di Montesilvano è una libera pattumiera,

a parte tutto, a 4 anni e due mesi dal sisma, per quanto riguarda la nostra casetta, sussiste un silenzio da brividi.

L’attività sismica in Italia, invece, si è fatta sentire molto chiaramente:                        il 13 giugno nel mare davanti ad Ancona c’è stata una scossa del 3,9 grado.  Dal 21 giugno al 30 giugno sono state registrate più di 600 scosse nella Lunigiana, tra le provincie di Massa e Lucca. Alcune molto forti. Il 21 giugno magnitudo 5,2 più altre 11 maggiori al 3°.Il 23 giugno una replica maggiore a 4,4 e infine il 30 giugno un’altra del 4,4°.

…e purtroppo continua…

z settembre 2007 2 032LUGLIO 2013 E mò?

4 luglio    Ho parlato con il geometra del Comune. Riconsegnano la pratica ai nuovi tecnici (quelli del Concorsone). Avendo noi già avuto l’OK dalla Rilus (crede!) saremmo facilitati (urca!).

Ci tira nuovamente le orecchie per aver gestito il tutto con ritardo!?

Non ne capisco il perché in quanto:

dopo un lungo periodo buio durante il quale non si sapeva bene a chi rivolgersi e le indicazioni in tal senso erano confuse e frammentarie (vedi 2009)

  • il 6 aprile 2010 è stata presentata la Domanda Per I Contributi,

  • il 9 marzo 2011 è stata presentata l’enorme Documentazione Tecnica,

  • il 5 maggio 2011 sono stati richiesti nuovi aggiornamenti da L’Aquila,

  • il 13 giugno 2011 è stato riconsegnato tutto nella forma e tempi debiti,

  • il 3 settembre 2012 è stato sollecitato all’Aquila l’iter della pratica,

  • il 17 ottobre 2012 ci perviene Raccomandata dal Comune che ci trasmette l’Esame approvato da Fintecna per Reluis richiedendo anche ulteriori integrazioni alla Pratica,

  • il 22 novembre 2012 ci perviene Raccomandata del Comune con all’oggetto la Trasmissione Esame Cineas. Siamo ammessi al contributo per un definito importo. Ci sottolineano altresì che fino all’emanazione del provvedimento definitivo da parte del Comune i lavori non dovranno essere iniziati,

  • il 7 febbraio 2013 sono stati richiesti da Reluis ulteriori chiarimenti tecnici,

  • il 4 marzo 2013 la Reluis asserisce che certi lavori potrebbero non essere necessari mentre per i nostri tecnici sono “indispensabili” per un minimo di sicurezza antisismica (65%!),

  • il 6 maggio 2013 di fatto subentrano ai vari Enti precedenti i “Nuovi Tecnici” ai quali bisogna d’ora in poi riferirsi.

Non credo che i nostri architetti siano stati con le mani in mano, anzi. Hanno la nostra piena riconoscenza per come si sono destreggiati in un mare di scartoffie, di Decreti, di sempre nuove ordinanze, di controparti assenti e spesso cambiate.

Noi avremmo già da tempo abbandonato per manifesta inferiorità.

P.S.: a proposito degli interventi per alcuni lavori di manutenzione straordinaria nella casa che stiamo occupando!

Dopo la prima richiesta in data 31 agosto 2012, dopo il sopralluogo del gennaio 2013, dopo l’ulteriore visita degli addetti ai lavori (con relativa documentazione fotografica) del 11 marzo 2013 = non si è più visto nessuno!   Dovremmo…tirare le orecchie a qualcuno?!

Un gran numero di terremoti è stato registrato in Italia dalla rete sismica nazionale. Ne sono stati registrati 2874 con una media di oltre 90 al giorno, la più alta del 2013.

La sequenza che ha prodotto eventi di magnitudo maggiore è stata quella al largo della costa marchigiana con scosse di 4 e 4,9.

Un’altra sequenza sismica si è attivata intorno all’11 luglio nell’Appennino Centro-Settentrionale fra Toscana ed Emilia Romagna con alcune scosse del 3,9 e 3,2.

Per tutto il mese di luglio è proseguita la sequenza in Lunigiana iniziata nel mese di giugno. L’evento più alto il giorno 21 con una scossa di magnitudo 5,2. Fra l’8 ed il 9 una del 3,2. In totale 750 avvenimenti in zona, quasi tutti bassi e non sentiti dalla popolazione.

…e continua…

z settembre 2007 2 032AGOSTO 2013 La notte dei pensieri…

Anche Dio il settimo giorno si riposò. Nel mese di Agosto è giusto riposarsi per rigenerare le membra e lo spirito.

 Casetta nostra è sempre chiusa per ferie.

 Abbiamo trascorso alcuni giorni sereni con le figlie che sono venute a

S.Marino: Palazzo del Governo.

S.Marino: Palazzo del Governo.

trovarci. Abbiamo ospitato mia cognata Maria Grazia ed il fratello di mia moglie Luigi con la moglie Silvana. Abbiamo visitato delle località carine e siamo stati anche all’estero: a San Marino!

Ci siamo un poco ri-ossigenati.

 Lo specialista mi ha detto che il cuore va meglio.

 Che vuoi di più dalla vita?

z settembre 2007 2 032SETTEMBRE 2013 Un lumicino nella notte…

Leggo su Il Centro: “Dal rischio di dissesto a Comune virtuoso. Collecorvino rinasce dopo la drastica cura di Antonio Zaffiri.”

Complimenti. Questo Sindaco è riuscito ad usare il taglia e cuci senza drammi contenendo la tassazione, garantendo i servizi ed un poco meno la manutenzione straordinaria. Ha ridotto le spese degli organi costituzionali e diminuito quelle per i funzionari e tagliato le indennità di carica.

24 settembre Parlato con il Sindaco: prevede che fra una decina di giorni ci siano novità positive. Pensa che per gennaio ci sia l’OK. Poi ci vorranno i tempi tecnici (mesi) ma crede che il 2014 sarà l’anno per la ristrutturazione di casetta nostra.

Lui si sta interessando seriamente.

Speriamo bene.

 Avvisato l’architetto: aspetta.

APRILE 2009

z settembre 2007 2 032APRILE 2009 : Dies irae .

06 Aprile Ore 03.32: Mario, il terremoto!

Con queste parole, urlate da mia moglie Michela, mi sveglio e saltiamo giù dal letto mentre la camera sembra sussultare, ondeggiare. Nulla è fermo.  Le ante dell’armadio si aprono e fanno cadere alcuni vestiti, il lampadario è impazzito, i libri, allineati su un mobile, cadono a terra. Le bamboline collezionate da Michela scappano terrorizzate dalla loro vetrina e arrivate a terra continuano a sobbalzare come colpite da forti spasmi. Alcuni calcinacci cadono dal soffitto. I quadri non trovano più la loro giusta posizione e continuano ad oscillare e ciò che rappresentano sembra prendere vita come in un cartone animato ! Un rumore sordo, cupo scandisce il tempo dell’evento.

Ci fermiamo sotto la porta che dà sulle scale che scendono al primo piano e aspettiamo abbracciati.

L'Aquila. Il terremoto ha colpito.

L’Aquila. Il terremoto ha colpito.

Le scale sembrano quelle mobili dei supermercati ma non si capisce se salgono o scendono. Aspettiamo immobili che finisca… o che tutto finisca !  La polvere ci entra nelle narici. Continuando a stringere Michela fra le braccia per vincere il rumore le urlo all’orecchio: “ Poveracci quelli dell’Aquila !”

Collecorvino dista in linea d’aria dal capoluogo circa 70 chilometri.  L’Aquila è aldilà del Gran Sasso che ci divide. Da mesi era soggetta a frequenti scosse di terremoto.

Dopo interminabili secondi il silenzio. Un silenzio pauroso, rotto solo da lontani latrati di cani. Tutto si ferma.  Solo i lampadari continuano ad oscillare.  Corriamo scendendo le scale. Meno male che la luce non è mancata.   Non abbiamo tempo di vedere quello che è successo nelle stanze che attraversiamo. Sentiamo solo, dal rumore, che schiacciamo qualcosa sotto i piedi. Il portone principale è spalancato e Miura, il cane, si affaccia e sembra chiederci se può entrare. “ Cretina – le urlo- vattene fuori !”

Miura.

Miura.

Usciamo. C’è un gran silenzio. Strilla lontano l’allarme di qualche auto . Michela rientra ed inizia lentamente, quasi con timore, un sopralluogo. Io vado in garage e tiro fuori la macchina e la posteggio lontano da casa. Dovesse rifarlo abbiamo dove passare la notte.  Poi anch’io risalgo a controllare.

In sala a terra ci sono tanti calcinacci. Una grossa pianta grassa si è rovesciata. Molti soprammobili sono caduti rompendosi e fra questi una bottiglia di cristallo e peltro ricordo di mia madre. Aveva subito altri due terremoti leggeri, a Genova e a Latina, il terzo le è stato fatale.

Dentro al mobile bar si sono rotti tre bicchieri su cinquanta che ce n’erano! Gli storici ereditati bomboloni Napoleon sono salvi. Bene.

Sui muri, specie sopra la porta si sono aperte delle crepe. In cucina vecchia le brocche di ceramica sopra il mobile sono salve.  Solo due o tre si sono rovesciate rimanendo però sul posto.

I due brutti vasi cinesi sembrano sorridermi :” Ti credevi di averci perso !?” Peccato.  Una grossa crepa si è aperta sopra al passaggio che dà alla sala.

In salotto gli sportelli della libreria si sono tutti spalancati e alcuni libri sono caduti a terra e con loro altre bamboline e ninnoli vari. I quadri hanno assunto varie strane posizioni ma sono ancora appesi nonostante il peso di alcuni di loro. L’antenna interna della televisione è caduta e si è rotta.

Una grossa crepa appare sopra la libreria in corrispondenza della canna fumaria. Molte le fessure sopra la porta. Calcinacci sparsi. Una architrave che dà sulle scale che salgono al secondo piano è pericolosamente spaccata ! Grave.

In cucina sono visibili poche spaccature sui muri. Il resto sembra O.K. Altre brocche che stavano sopra i pensili sono immobili al loro posto.  Le scale presentano grosse crepe specie al centro dei gradini di granito. Non bene.

Tornando al piano superiore mia moglie ed io ci guardiamo in faccia facendo assumere ai nostri visi delle smorfie strane come a dire “poteva andare peggio “.

La nostra camera, che avevamo lasciato di corsa, a parte le ante dell’armadio aperte, un po’ di calcinacci, i libri e le bamboline a terra (ma quante ce ne sono?) e i quadri storti, Madonna con Bambino compresa, sembra non avere grossi problemi.

Avvicinandomi alla finestra però mi sento strano, come se andassi in discesa. Dietro alle tende c’è una grossa spaccatura proprio sotto la finestra rifatta nuova da poco. Le mattonelle del pavimento ballano. Ritorno verso la porta della camera e mi sembra di salire un pendio. Mi giro. Il pavimento pende in maniera evidente. Male.

In camera di Marina, la nostra figlia più piccola, su un muro ci sono varie spaccature quasi a formare un fuoco d’artificio, di quelli belli a forma di fiore. Per il resto niente più che documenti c qualche soprammobile a terra oltre che al normale guazzabuglio di tutti i giorni, disordine caotico di una ragazza in carriera trentenne!

In camera di Marzia, la figlia più grande, noto subito molte cose cadute a terra: libri, guantoni da boxe (!!!!), bottiglie di birra vuote ( ne fa la raccolta, meglio chiarire !) In corrispondenza della canna fumaria sono evidenti notevoli spaccature. Varie e piccole fessure aperte sulle altre pareti. Può andare.

Tutte e due le figlie, meno male, erano assenti questa notte e non sapranno mai ciò che si sono perse!

Terrorizzato e con ansia entro nell’ufficetto (così viene chiamata la stanzetta mansardata) dove tengo i documenti di casa ma soprattutto la mia cara, inestimabile, intoccabile raccolta di modelli statici di aerei, carri armati, navi da guerra e mercantili, auto d’epoca.  Soldatini dall’Egitto ai giorni nostri, elicotteri e locomotori dall’800 ad oggi. Di ferro, di plastica, di piombo ma soprattutto fragilissimi !!

Sono allineati su varie mensole e bacheche, appoggiati sulla libreria, alloggiati su vari ripiani posizionati in preesistenti nicchie di antica costruzione. Pochissimi sono a terra : tre aerei precipitati e danneggiati, un carro armato capovolto con la torretta esplosa, Attila senza arco e spadone, il Vichingo con un braccio amputato che ancora tiene stretta la scure di guerra, il Cavaliere Teutonico disarcionato ma illeso.

Stranamente  gli altri  modellini sono ancora sul loro piedistallo, al loro posto. Dopo la battaglia, da bravi militari si sono rimessi in riga, allineati. Hanno tenuto la posizione! Così anche le civettuole auto d’epoca, dopo una passerella di qualche centimetro sono lì, ferme, in bella mostra. Nessuna nave affondata, nessun treno deragliato. Libidine !

Accendo la televisione ma nulla appare che parli di un sisma.                               Ci facciamo una camomilla e…torniamo a letto!                                            Irresponsabili.

Dopo circa un’ora di occhi spalancati a vedere il buio con il corpo immobile e teso per cogliere eventuali vibrazioni, Michela, con voce alta ma pacata, afferrandomi il braccio mi avverte: “Mario…eccolooo!”

Nuovamente tutto si muove ma più debolmente quasi a non voler disturbare. Questa volta non ci fermiamo sotto l’arco della porta ed in poco tempo siamo fuori mentre la scossa sembra calmarsi, fermarsi. Spuntano le prime deboli luci dell’alba. Rientriamo.

Altra camomilla e mentre sorseggiamo la televisione dà le prime notizie.

“Forte scossa avvertita nella zona dell’Aquila di magnitudo 6,3 della scala Richter….epicentro a Paganica…abitazioni crollate…edifici pubblici rasi al suolo….il sisma sentito anche nelle Marche, nel Lazio, in Friuli….primi volontari all’opera . interviene la Protezione Civile…2 morti…12 morti… estratti dalle macerie, numerosi i feriti “ e così via in un crescendo di notizie infauste e sempre più gravi. Tutte le reti TV hanno ormai un canale aperto in diretta.

Finiamo la camomilla e mia moglie decide che si torna a dormire perché lei alle sei si deve alzare per andare al lavoro. Incoscienti.

Il civico 2 di Via Materna.

Il civico 2 di Via Materna.

Al mattino ispeziono la casa da fuori. Sinistre spaccature appaiono specie sul lato a sud. Al piano terra la mia mano entra dentro una fenditura che si è aperta sul muro.

Tutti i pavimenti della legnaia e del magazzino (ci mettiamo dentro di tutto) sembrano pendere verso valle, verso la strada. La stessa sensazione l’ho trovata visitando la torre di Pisa!

Sulla provinciale 13 che porta a Penne si sono aperte diverse crepe e l’asfalto è evidentemente ondulato.

Guardo la casa e le bisbiglio: “ brava. Sei stata proprio brava. Hai cento anni ma sei stata forte. Grazie!” Ho un groppo alla gola.

Mi si avvicina Miura che si alza sulle due zampe posteriori, mi mette le anteriori sul petto ed emette un mugolio di pianto. Mi avvicino con il viso facendogli una smorfia e mi regala una affettuosa e generosa leccata.

Ore 09.00 Vado al Comune e faccio la denuncia per i danni subiti all’Ufficio Tecnico e mi informo se qualcuno può venire ad accertarsi se sussista un qualche pericolo.

Ore 14,00 L’Ingegnere Di Giacomo effettua un primo sbrigativo sopralluogo assieme al geom. Sigismondo ma dichiarano di non poter fare nessuna dichiarazione scritta e di non poter prendere nessuna decisione.Dovranno passare dei tecnici della Regione ma non sanno fra quanto tempo. Prima devono verificare i danni agli edifici pubblici. Pensano comunque che dovremo lasciare l’abitazione. (sic)

A Collecorvino la chiesa parrocchiale ha subito gravi danni a tutta la struttura. Le due torri , la campanaria e quella dell’orologio, rischiano di crollare.

I campanili di S.Andrea il mattino del 9 aprile 2009.

I campanili di S.Andrea il mattino del 9 aprile 2009.

Il Centro storico è chiuso.                                                                                                           La casa in via Piave, dove si trova l’ambulatorio del nostro  medico curante, è inagibile. Il convento di S.Paterniano ( qui lo chiamano S. Patrignano), da poco ristrutturato, è inagibile. La chiesa di S.Rocco è inagibile.

Varie abitazioni del centro storico ma anche in campagna hanno subito danni più o meno gravi.                                                                                                                    Nelle due scuole si sono aperte varie fenditure. Vicino al comune è caduto un abbaino. Parte della piazza antistante l’edificio comunale è stata transennata perché ha ceduto il pavimento.

7 Aprile Dormito a casa .

Ore 20.15 Forte scossa.

Era quasi pronta la cena:  fettine alla pizzaiola e purè.  Buoni. Di corsa in giardino.

I pali della luce e del telefono oscillano paurosamente come fossero esili canne al vento. La dondolo sembra spinta da un gigante burlone e dondola violentemente. Le tegole del tetto sobbalzano all’unisono ed emettono una musica straordinaria, scritta da un musicista pazzo. Sembra suonata al xilofono. Terremoto artista.

Telefona Marina da Recanati. Anche lei l’ha sentita. Tutto bene.                         Finisce il concerto e senza applaudire si rientra sospirando di paura.

Si cena non gustando il cibo. Altri calcinacci e crepe rinverdite. Rimetto a posto i quadri che già avevo raddrizzato nel pomeriggio. Scoperò i calcinacci domani.  Portiamo i materassi nella cucina vecchia al primo piano. Se dobbiamo fuggire la porta del giardino sta a due metri.

Io dormo vestito e con la torcia accanto. Michela no. Lei si comporta come tutte le altre sere e dorme in camicia da notte. Cerca la normalità. Mi fa rabbia.

8 aprile dormito a casa.

Noto che le fessure ed i danni sulla strada sono peggiorati. Telefono alla Provincia all’ufficio viabilità. Verranno a vedere e se fosse il caso “metteremo un po’ di asfalto “mi rispondono. (?!)   C’è molto traffico pesante. Passano molti mezzi che trasportano terra ed anche qualche TIR. Ogni volta che passano il pavimento vibra e sussulta.

Sollecitato ufficio tecnico del Comune per il sopralluogo dei tecnici. Bisogna attendere.

09-10-11 Aprile   Dormito a casa.

Nessuna novità da nessuno.

12 Aprile  Dormito a casa.

Marina è venuta ieri a trovarci per passare insieme la Pasqua. Ha dormito anche lei sul materasso a terra, al primo piano. Prepariamo poche cose per il pranzo ma l’agnello non manca.

Dopo cena ci lascia per tornare a casa sua a Recanati. Domani deve lavorare al computer per preparare la settimana lavorativa. Di certo non può farlo con il mio che va a manovella perché la zona non è ancora servita dalla ADSL. Terzo mondo !

Decidiamo inconsapevoli di andare a dormire nuovamente nella nostra camera al piano superiore. Riportiamo i materassi di sopra e buonanotte.

Ore 23.20   Il terremoto è ateo. Non rispetta le feste religiose. C’è una forte scossa.

Stavo guardando la TV al primo piano e mia moglie era al secondo piano a giocare, per rilassarsi, con il solitario al computer.                                                        Corro da lei e la trovo che tiene lo schermo che ballava sul tavolo. Arrabbiato le ordino in malo modo di mollare tutto e correre giù in giardino. Chi se ne frega del PC!!

Altra musica celestiale delle tegole e balletto dei pali della luce e del telefono. Altri calcinacci. Guardo i quadri storti e decido di non rimetterli più a posto. Lo farò quando il sisma finirà di divertirsi. Non sono a suo servizio. Si torna a dormire in cucina vecchia con vista romantica sul giardino.

13 Aprile   Dormito a casa .

Oggi è Pasquetta. Rispettando la tradizione si mangia sui prati: nel nostro giardino. Potesse cascare casa…ma la tradizione va rispettata!

14 Aprile   Dormito a casa.

Ritelefono alla Provincia e parlo con il geom. Mauro Di Blasio per segnalare che il traffico pesante ci mette paura per le vibrazioni che causa. Non sa cosa rispondere.

Ricontatto al Comune l’ing. Di Giacomo per sollecitare sopralluogo: “invieranno dei tecnici universitari (?) ma ci vuole ancora un po’ di pazienza. Stanno tutti all’Aquila.”   Aspettiamo.

15-16 Aprile    Dormito a casa.

Nessuna novità da nessuno.

Il sisma sembra assopito. Da alcuni giorni si sentono varie ma deboli scosse. Alcune, segnalate anche dai TG, non le avvertiamo. Di certo qualsiasi movimento sospetto e strano, anche le nostre stesse pulsazioni cardiache, ci fanno sussultare. Stress !

17 Aprile Dormito a casa.

Osservando con più calma ( si fa per dire) mi accorgo di anomalie che prima non avevo notato. Sul davanti dell’edificio ora, fra il muro dello stesso e il battuto di cemento, c’è uno spazio vuoto e profondo di circa 3 centimetri. Un muro portante mi sembra più inclinato ed alcuni mattoni dello stesso sono rotti.

Vado al Comune e parlo con l’ing. Di Giacomo. Loro non possono fare nulla. Mi invita a rivolgermi ai Vigili del Fuoco.

Telefono al 115.  Se ce la fanno passano nel pomeriggio.

Ore 14.30 Sono arrivati i pompieri. Il caposquadra Morelli ed altri tre. Controllano, ispezionano dentro e fuori , sotto il tetto, davanti e dietro. Osservano pure la strada.

Notano importanti lesioni ma devono ripassare con un funzionario entro 2/3 giorni per un ulteriore sopralluogo e una definitiva sentenza. Chiedo se ci sono pericoli imminenti e se possiamo continuare a dormire in casa.                       “Se dormite là dove avete messo i materassi, va bene. Quella è la parte più sicura della casa. Speriamo solo che non faccia un’altra scossa come la prima. Se lo dicono i Pompieri …..

18-19 Aprile    Dormito in casa.

Di sabato e di domenica non si lavora , lo dicono gli ebrei ed i cristiani. Nessuna novità da nessuno.

20 Aprile   Dormito a casa.

Ritelefono alla Provincia affinché vengano a controllare la strada. “Abbiamo molti interventi e pochi uomini ma provvederemo al più presto.”           Sollecito anche i Vigili del Fuoco. Dovrebbero venire domani.

Contatto il Sindaco Volpone per evidenziare la situazione. Ci sentiamo un po’ abbandonati ed in ansia non avendo direttive e non sapendo bene a chi rivolgerci. Ci rassicura e ci chiede un po’ di pazienza.                                    Incominciamo a sentirci davvero terremotati di serie D.  Pazientiamo.

21 Aprile     Dormito in casa.

Nei giorni scorsi abbiamo “salvato” alcune piante che avevano svernato dentro casa. Le abbiamo “salvate” e messe al sicuro in giardino. Per Michela sono importantissime.  Abbiamo anche provveduto a salvare certi quadri a cui siamo affezionati. Non si sa mai.  Futuro incerto.

Ore 15,00 Arrivano i pompieri per il secondo e definitivo sopralluogo. Assieme al caposquadra Morelli oggi c’è il funzionario P. D’Angelo. Ricontrollano tutto da cima a fondo.  Li seguo nell’ispezione con il cuore in gola. Ascolto certi termini tecnici che poco mi confortano.

Architravi, lesioni importanti, planarità….e poi la sentenza: il fabbricato è interessato da lesioni importanti, prodotte dal recente sisma, con vario andamento e consistenza sulle murature portanti, sui solai e in corrispondenza di alcune architravi etc. quindi, in poche o meglio, in una unica parola : INAGIBILE !

Sono preso da brividi su tutto il corpo.  Solo pochi giorni prima del terremoto parlando con Michela constatavamo che : “ in effetti che ci manca ? Quei pochi soldi che entrano ci bastano per vivere. Le figlie hanno la loro vita. A noi basta poco e se la salute ci aiuta…. Chi sta meglio di noi : abbiamo il giardino, il verde, le piante, un piccolo orticello. Meglio di così ? A questa età possiamo dire di essere più fortunati di tanti altri.“

Mia moglie è al lavoro. Prendo il telefono e le do la notizia. “Che ci vuoi fare?” mi risponde “ Passeremo anche questa !”  L’ha presa non male. Io molto peggio.

I vigili del fuoco se ne vanno avvisandomi che passeranno subito all’ufficio tecnico del comune per metterli a conoscenza e poi invieranno un fonogramma al Sindaco, a noi, alla prefettura….ma non li sento.  Dico ok, va bene, e li saluto.   Rientro a casa ma non mi sembra più mia. Tristezza.

Più tardi mi telefona il geom. Sigismondo dell’ufficio tecnico del comune : “dovete lasciare subito casa. Entro le sette e trenta di domani mattina dovete stare qui al comune dal sindaco per le notifiche e vedere dove potervi alloggiare. Vedete di organizzarvi in qualche modo.” Freddezza impressionante.   Mi ha fatto venire in mente un rastrellamento delle SS.!!  Roma città aperta.

Mi chiama Michela e mi dice che la signora Fiorenza, per cui lavorava fino a poco tempo fa, ci offre l’appartamento sfitto che ha a Montesilvano , circa 20 chilometri da Collecorvino.. Meno male. Esistono ancora persone altruiste.

22 Aprile    Dormito a casa per l’ultima volta per ora e non sappiamo quando ci ritorneremo.

Ore 11.30 L’appuntamento al Comune delle 7,30 è rinviato alle 11,30.

Andiamo dal sindaco che ci dice che dobbiamo andare nell’ufficio tecnico dall’ing. Di Giacomo che è al corrente di tutto.                                                         Arrivati nel corridoio dell’ufficio fatichiamo ad entrare. E’ in corso una riunione con i genitori degli scolari delle elementari che protestano non so per cosa. Sento parlare di sicurezza, danni, vie di fuga, prove di evacuazione etc. Fortunatamente non è più il caso nostro.

Più tardi ci riceve l’ing. Di Giacomo, presenti il geom. Sigismondo Lorenzo, la dottoressa Franca Marsilii dell’amministrazione, l’assessore Zaffiri, il Sindaco e il comandante della polizia municipale.

Ci notificano l’ordine di sgombero, l’immediata adozione di messa in sicurezza della casa, adozione di tutte le cautele e misure a esclusiva cura e spese nostreCosì è se vi pare. Ci notificano anche l’assegnazione provvisoria di un immobile al centro storico sito alla via Giuseppe Garibaldi 15.

L’abitazione assegnataci è posta in una stretta viuzza dove le vecchie case si appoggiano le une alle altre quasi a farsi coraggio e forza a vicenda.  Quella che ci è stata assegnata è stata ristrutturata circa 9 anni fa rimanendo poi inutilizzata.

L’interno è disposto su due piani.  Al primo c’è un grande soggiorno ad uso cucina, una camera da letto, un enorme bagno. Al secondo una camera da letto, un bagno più piccolo ed una stanzetta.

Purtroppo il manufatto è accostato in corpo unico ad una fatiscente casa su tre piani, abbandonata e crollata all’interno  senza tetto né pavimenti, abitata da numerosi colombi che riempiono di regalini non graditi le scale, il pianerottolo e il balcone. Va bene così. All’Aquila stanno molto peggio.

Piccolo neo: manca la luce, l’acqua ed il gas ed è tutta da ripulire. Si offre di pulirla mia moglie ma, molto gentilmente e quasi sorpreso, il sindaco esclama:  Ci mancherebbe, signora, ci pensiamo noi !!! Grazie.  Chiediamo quando ci potremo entrare. Ci risponde il geometra : Ci vorranno cinque o sei giorni. Bene.

Lo avvisiamo della signora che ci ospita a Montesilvano e gli diamo anche dieci giorni pregandolo di cercare di non allungare ulteriormente i tempi perché quell’appartamento è in mano ad una agenzia per essere dato in affitto. Credo non ci saranno problemi.” Mi rassicura il geometra. Chiedo se qualcuno può darci una mano per portare a Montesilvano due brandine, i materassi e alcune cose di prima necessità. Ci assicurano che alle 14.00 verranno due operai del Comune per aiutarci. Molte grazie.

Ore 14.15    Sono arrivati i potenti mezzi del Comune: un’Ape scoperta ed un vecchio Fiorino Fiat coperto (ma “zozzo” all’interno che più non si può).

I due operai, simpatici e volenterosi, ci aiutano a caricare le poche essenziali cose e partiamo non prima di aver dato da mangiare e salutato il cane. Gli diciamo che ora è lei la responsabile di tutto. Le affidiamo la casa e ogni giorno la verremo a trovare, a darle la pappa e qualche carezza. Ci fissa stranita mentre ci allontaniamo.

Il rifugio di Montesilvano.

Il rifugio di Montesilvano.

Intorno alle 17 prendiamo possesso ( si fa per dire) dell’appartamento che sarà per un po’ di tempo il nostro rifugio.   E’ vuoto e le nostre voci rimbombano.

C’è la cucina attrezzata e tutte le utenze sono allacciate. Ci vuole una bella doccia per toglierci da addosso lo choc della giornata. C’è da pensare alla cena ma non abbiamo appetito. Tristezza.

Al piano sottostante abitano “ i nonnini”. Sono il padre e la madre della signora Fiorenza che ci ha dato ospitalità. Michela ora lavora per loro.         Sono una coppia gentile e garbata. Lui medico in pensione ultraottantenne , giovanile e ancora abile ciclista e lei insegnante pure in pensione. Tutti e due sono grandi giocatori di bridge a livello nazionale..

Salgono a trovarci e sia per benvenuto, ma soprattutto per tirarci un po’ su il morale, ci portano della frutta , dei biscotti e, come la chiama lui, il “bo-bò”, ossia della cioccolata per addolcire un poco la giornata. Il tempo di offrirsi per ogni cosa che dovesse servirci e se ne vanno.

Ora Michela è casa e bottega! L’abbonamento all’autobus non le serve più anche se l’ha già pagato per tutto il mese ma in compenso alla mattina non si deve alzare alle sei. Un poco di buona sorte.

23 Aprile    

Il nostro modesto giaciglio a Montesilvano.

Il nostro modesto giaciglio a Montesilvano.

Dormito (poco) a Montesilvano.

Non conoscendo nessun ingegnere per la messa in sicurezza e per fargli redigere una perizia giurata sui danni, contattiamo, su segnalazione del Comune un certo ing. Galli di Loreto Aprutino, un paese vicino, il quale ci da appuntamento presso la nostra abitazione lesionata.

Ore 10.30          L’ing. Galli è sul posto per visionare la casa. Interni ed esterni. Dopo il sopralluogo dichiara che ora deve sentire l’ufficio tecnico del Comune e i Vigili del Fuoco.                                                                                               Secondo lui dovrebbero intervenire gli stessi Vigili del Fuoco per la messa in sicurezza e la prima urgenza anche perché i lavori interesserebbero anche la strada provinciale ma di certo non sarà facile.  Dice che sentirà anche la Protezione Civile, di cui fa parte, e poi si rifarà sentire lui, ma non prima di lunedì prossimo a causa anche delle festività prossime del 25 aprile. Lo sollecito ad impegnarsi.

Torniamo a Montesilvano.                                                                                                          I nonnini ci prestano un tavolo con una bella tovaglia fiorata e quattro sedie con i cuscini ed in più un altro tavolino per metterci la televisione, che avevamo posato a terra, ed una parure da terrazzo composta da due sedie e tavolino così possiamo avere anche l’angolo salotto ! Ci prestano anche una padella ed una insalatiera a cui non avevamo pensato.

Ci mettono a disposizione anche le biciclette così possiamo mantenerci in forma e, soprattutto svagarci, sulla sottostante ciclabile strada parco che congiunge Montesilvano a Pescara. Carini.

24-25-26 Aprile    Dormito a Montesilvano.

Ponte del 25 aprile quindi…tutto tace.

27 Aprile Dormito a Montesilvano.

Chiedo all’ufficio tecnico del Comune di residenza come devo comportarmi per le bollette della nettezza urbana, della luce, dell’acqua della casa abbandonata : “devo continuare a pagare tutto”. Va bene, mi sembra giusto.  Chiedo anche se la casa assegnataci sarà disponibile per il 1° maggio, per poter organizzare un piccolo trasloco dei mobili indispensabili, con i parenti che verranno da Aprilia nel Lazio. Non è possibile, ci vorrà qualche giorno in più. “La stiamo pulendo e chiesto gli allacci”.

Parlando con il geometra Sigismondo della situazione mi risponde che Collecorvino non sarà mai dichiarata zona terremotata e tutti i danni li pagherà di tasca propria ogni cittadino che li ha subitiSono più sereno!?

Chiedo alla Caf di Penne se c’è qualche disposizione che ci interessa per la denuncia dei redditi : nessuna. Le scadenze sono invariate. Basta saperlo!

Miura, il nostro cane, mangia poco o niente. Si sente abbandonata. Ci gioco, l’accarezzo ma è triste.

Ore 15.00    Contatto presso la sede di Pescara il giornalista del Messaggero signor Stefano Castellani e gli illustro la situazione.  Lui prende qualche appunto scarabocchiando su un pezzo di carta in modo professionale ma svogliato.   “Ora vedremo quello che si può fare. E’ interessante. Devo sentire anche una mia collega. Ci faremo sentire. Ora la saluto.” Ho perso tempo …anzi Messaggero !!

Sollecitato nostro ing. Galli. Ha bisogno ancora di due o tre giorni di tempo.

28 Aprile          Dormito a Montesilvano.

Oggi alle ore 12.00 il Comune ha chiesto ad Enel , a mezzo e-mail e sottolineando l’urgenza, l’allaccio della linea elettrica per la casa di via Garibaldi. (ordinanza di sfratto e assegnazione casa : 22.04.09. ! Tempi tecnici.) Il geom. Lorenzo mi dice che appena attaccano la luce, tempo tre ore fanno tutto il resto. Super !… ma ho dei dubbi?

29 Aprile Dormito a Montesilvano. 7° notte.

Sollecitato ing. Galli con SMS.

Stamane ho avuto una visita alla casa di Montesilvano.                                          Mentre stavo lavando i piatti sento armeggiare alla serratura della porta d’ingresso ed allo stesso tempo suonare il campanello . Mi avvicino mentre mi asciugo le mani con un canovaccio. La porta viene aperta.   Appare un giovane seguito da una coppia. Rimango sorpreso.  “Sono dell’agenzia. Disturbo ? ” mi dice il giovanotto. Potevo essere nudo penso! Anche se già sono nella stanza li invito ad entrare.

Il giovanotto mi presenta gli altri due. Sono marito e moglie. Lui è l’avvocato, Mario Rossi ( nome rarissimo!) dell’Aquila. Della signora non ricordo il nome.  Sono venuti a vedere l’appartamento per prenderlo in affitto. Sono terremotati! Hanno perso la casa e lo studio che erano situati nel centro storico dell’Aquila !! Lui è rimasto anche leggermente contuso. Sono simpatici.

Mi chiedono com’è  la zona, se la casa è silenziosa ed altro. Faccio da intermediario e rispondo a tutte le domande positivamente.  Parliamo anche della situazione in cui ci troviamo, specie della sua che è peggiore.  Mi racconta che non è tutto come viene fatto vedere in televisione. I problemi, le mancanze, le lacune, il modo di agire sono altri. Le promesse, che lui chiama elettorali, non bastano. E’ abbastanza pessimista.

Prendono la casa. Gli assicuro che lascerò libero l’appartamento al massimo per il 10 maggio. Non crea problemi e aggiunge che se ne avessi bisogno posso trattenermi più a lungo.  Gli rispondo che “ho parlato con il Comune di Collecorvino e mi hanno rassicurato sulla data di ingresso alla casa assegnatami”.   Il suo viso si trasforma in una maschera dubitativa.  Gli dico di non preoccuparsi e che gli darò l’ok fra qualche giorno. Ci scambiamo i numeri del cellulare. Ci salutiamo incoraggiandoci a vicenda. Almeno non c’è guerra fra terremotati.

Ore 11,30    Michela contatta al telefono il Sindaco. Domani ci danno le chiavi dell’alloggio per vedere come attrezzarlo e portarci intanto qualche mobile, la cucina a gas etc. Oggi hanno iniziato le pulizie.!!                          Qualcosa si muove !

30 Aprile           Dormito a Montesilvano. 8° notte.

Ore 15.30 Vado all’ufficio tecnico del Comune. Il geom. Sigismondo mi da le chiavi dell’abitazione chiedendomi di farne una copia e riportargliele lunedì 04 maggio. Loro non hanno tempo per farla.

Altro ponte festivo ! Sollecito gli allacci di luce, gas e acqua e gli ricordo che non c’è il lavello in cucina, le prese e gli interruttori sono scoperti, mancano i portalampade al soffitto, il copri-sedile del water.   Mi dice di non preoccuparmi che ci pensano loro.   Oltre che pensarci speriamo lo facciano. Mi sollecita la messa in sicurezza della casa : “ al resto pensiamo noi ma tu devi fare subito quel lavoro.”

Lo rassicuro che sono in contatto con l’ing. Galli, che lo sollecito spesso ma che di più non posso fare.   Io non sono in grado di mettermi fisicamente, in stile superman , a trattenere lo stabile con le braccia anche perché, oltre a tutto, ho il destro invalido.  Gli auguro un buon ponte del 1° maggio. Contraccambia!!   Dubbio: ma mi sta prendendo per il ….??

continua…..