Archivi del mese: marzo 2013

OTTOBRE-NOVEMBRE-DICEMBRE 2009

z settembre 2007 2 032OTTOBRE 2009: Nihil sub sole novum. (Niente di nuovo sotto il sole. )

Fino al 09 Ottobre Nulla da dichiarare salvo che abbiamo nostalgia della nostra casetta. Ci manca.

Ci manca il giardino con le sue piante e la sua aria di libertà ed il cinguettio degli uccellini.

Ci manca l’orticello e gli alberi d’ulivo e quelli da frutto.

Ci manca lo spaziare con lo sguardo e vedere l’azzurro del mare, le sinuose colline o la Maiella ora già innevata.

Ci manca la luce che filtra dentro casa da nord, sud, est ed ovest.

Ci manca, perché no, anche l’abbaiare del nostro cane e il fastidioso rumore delle auto che passano sulla strada attigua.

Ringraziamo il cielo, per carità, ma qui in paese è più triste.

Guardiamo fuori dalla cucina, sempre buia anche nelle giornate di sole ma ancora più buia già dalle prime ore del pomeriggio, e vediamo le tegole dei tetti, qualche piccione e qualche nero corvo.

Il panorama dal 2° piano

Il panorama dal 2° piano

Ci affacciamo sul terrazzino al piano superiore e lo sguardo spazia su altri tetti ricoperti da vecchie tegole sconnesse, qualche piccione, alcuni corvi e una parte di chiesa parrocchiale con una delle torri amputata.

Solo affacciandoci alla porta-finestra della camera da letto cambia il panorama. Vediamo la casa di Vito, un giovane simpatico carabiniere siciliano nostro dirimpettaio che ci allieta con vari cambi di biancheria e panni stesi. Questa è l’unica variante e nota di colore del paesaggio che ci circonda. Sigh.

10 Ottobre      Ho chiamato il nostro architetto al cellulare. Mi dice che tutto procede e si farà risentire lui con calma.

11 Ottobre     E’ una domenica poco serena. Michela non sta bene. Sono un po’ allarmato.

12 Ottobre         Porto mia moglie al pronto soccorso. Le iniettano in vena dell’antidolorifico. Sta un pochino meglio. Fa anche una ecografia che evidenzia alcuni problemi. Deve curarsi, fare degli esami e prenotare un’altra eco entro 30 giorni ed una seconda di controllo entro gennaio prossimo.

Chiedo la prenotazione al Cup Pescara. Risposta : 30 aprile 2010 ore 9 !!!!200 giorni !!! Della serie : “ uno su mille ce la fa”.

Dovremo provvedere altrimenti e senza il Servizio Sanitario Nazionale.

Diciamo che tutto il male non vien per nuocere: Michela per alcuni giorni non andrà al lavoro.

13 Ottobre    Mi ha telefonato il nostro architetto. Tutto va bene. Sta preparando la lettera di incarico ed altri documenti. Mi invita a stare sereno. Si farà sentire lui. Tutto va ben madama la marchesa…

Ci è stata recapitata una lettera della Telecom. Questa volta è stata spedita da Asti dove ha sede il Servizio Clienti Residenziali. Spedita il giorno 8 ottobre è già arrivata. Si sa che lì vanno a spumante!

Mi scrivono che nell’impossibilità di contattarmi telefonicamente ( non hanno pagato la bolletta ?) hanno effettuato i dovuti controlli e riscontrato la fondatezza di quanto da me evidenziato.

Esprimono le scuse per l’accaduto e confermano di aver disposto la diminuzione per la fattura con nota di credito. Precisano che la linea telefonica è stata riattivata il 10 settembre scorso ! ( Invero era il 12 !).

A questo punto sembra tutto finito. Meno male. La diatriba andava avanti da giugno scorso con innumerevoli telefonate da parte mia, con inviti a non pagare, con richieste di pagamento, con cessazione del servizio, con lettere etc. Così va il mondo…o l’Italia?

Fino al 19 Ottobre Nulla da segnalare.

Piovono calcinacci sulle scale.

Piovono calcinacci sulle scale.

20 Ottobre      Sono caduti dei mattoni dalla casa adiacente la nostra, quella fatiscente. Alcuni si sono frantumati sulle scale esterne che portano alla nostra porta di ingresso. Fortunatamente nessuno è stato colpito.

Via Garibaldi non è molto frequentata. Il massimo del traffico è offerto dai variopinti gatti del quartiere e da due cani che collaborano con i piccioni a sporcare la strada.

Nei giorni scorsi c’è stato molto vento, quasi una bufera. Sul tetto della casa a fianco la nostra si sono posate 2 lamiere ondulate che se ben ricordo coprivano il tetto, rimasto danneggiato dal sisma, di un’altra casa.

Sono andato al Comune ed ho riferito al comandante della Polizia Urbana.

Questi mi ha invitato a parlare con il geom. Sigismondo dell’Ufficio Tecnico.

Sono sceso all’ufficio del geometra che mi ha invitato a rivolgermi al comandante dei Vigili !!

Non sono stato al gioco.

Ho lasciato detto al geometra il fatto dei mattoni caduti oltre che rammentargli che ancora sto aspettando la messa in sicurezza dell’impianto del metano con l’esecuzione del “famoso” foro di aerazione.

Ha preso diligentemente nota promettendo di risolvere al più presto.

Dai tempo al tempo.

Fino al 24 Ottobre   Niente da segnalare.

 25 Ottobre      Oggi, domenica, alle 8,30 è venuto Fabio, l’idraulico, assieme ad un fabbro.

Il fabbro deve prendere le misure per eseguire il foro per la aerazione sul vetro della finestra della cucina ed applicarvi una griglia . ( Io sapevo che una volta il fabbro era l’artigiano che lavorava il ferro e non il vetro ! C’entra la globalizzazione ?)

Ha detto che lo farà sul posto fra qualche giorno. E’ da maggio che aspettiamo e credo possiamo aspettare ancora un poco. Finché c’è vita….

Dobbiamo anche effettuare il controllo annuale obbligatorio della caldaia a metano. Dato che la usiamo noi mi sembra sia nostro dovere. Abbiamo sentito Gabriele, il nostro idraulico, ed ha detto che lui conosce chi lo fa e ce lo manderà al più presto.

Ora aspettiamo e vediamo chi arriva prima.

Fino al 31 Ottobre Nulla da segnalare da tutti i fronti tranne da quello interno. Io continuo ad avere la pressione alta e sono sempre sotto cura ma in compenso mia moglie sta meglio anche se deve eseguire varie analisi ed esami. Succede ai vivi.

…continua…

z settembre 2007 2 032NOVEMBRE 2009: Carpe diem. ( cogli il giorno che passa. )

01-02-03 Novembre

Raccogliamo le olive nella nostra   “tenuta “.  Possediamo 7 o 8 piante. (Essendo tante non ci ricordiamo il numero preciso !).

La pioggia ci ostacola un pochino e le giornate corte non ci permettono di lavorare oltre le cinque del pomeriggio. Michela ed io ci mettiamo l’anima ed alla sera crolliamo dalla stanchezza ma concludiamo il raccolto. Otteniamo un risultato record : 250 chili, il migliore dal 1983.

Anche per questa volta abbiamo il nostro olio per tutto l’anno ! Almeno in questo il terremoto non ha inciso negativamente.

 04 Novembre    Alle 18, da noi cercato, viene l’operatore per la manutenzione della caldaia accompagnato dal nostro amico Gabriele.

Effettua il controllo tecnico obbligatorio.

Tutto a posto. Ci dice che la caldaia è di tipo vecchio ma abbastanza buona. E’ stata installata nel 1998 e quest’anno è la prima volta che viene utilizzata. Paghiamo 83 euro e ci sentiamo più tranquilli e… leggeri.

Anche questa è fatta. Manca sempre il foro di aerazione ( fatto rimarcato dal tecnico) ma siamo sicuri che prima o poi…il Comune ci penserà.

05-06 Novembre    Nessuna novità.

07 Novembre     Abbiamo ricevuto una e-mail dallo studio dell’architetto Galasso. E’ stata definita la lettera di incarico ed ora devono fissare l’ appuntamento con l’Ufficio Tecnico del Comune di Collecorvino. Si scusano per il ritardo ma hanno avuto alcune scadenze all’interno del cratere che hanno dovuto rispettare.

Aspettiamo.

Fino al 15 Novembre  Nessuna novità.

 16 Novembre     Stamane alle 11 è venuto il fabbro che il 25 ottobre aveva preso le misure della finestra in cucina per fare il foro di aerazione. Non lo aspettavo ed è rimasto sorpreso che nessuno del Comune mi avesse avvisato.

Lui li aveva avvertiti che era per oggi e lo avevano assicurato che mi avrebbero telefonato. Tutto normale.

Anche lui è di Picciano, un Comune confinante.

Da quella località provengono il geometra Sigismondo, l’idraulico, l’elettricista ed altri che lavorano per Collecorvino.

Gli ho chiesto se al Municipio di Picciano lavorasse gente di Collecorvino ma, sorridendo, non mi ha risposto. Riecco la globalizzazione.

In un quarto d’ora ha smontato il vetro e rimontato quello nuovo con il foro già fatto e attrezzato per l’uso.

In 23 giorni, dalla presa delle misure, si è risolto anche questo problema dopo 5 mesi e mezzo di cauti solleciti.

Fino al 19 Novembre nulla da segnalare.

20 Novembre    Nota di folklore : oggi le Poste mi hanno consegnato gli avvisi di ricevimento di due raccomandate che avevo spedito a Pescara ( 20 km.) il 26 settembre. Ulisse ci aveva impiegato meno a ritornare ad Itaca da Troia.

Fino al 24 Novembre nulla da segnalare.

25 Novembre     Oggi nel pomeriggio abbiamo tagliato l’erba cresciuta a dismisura sul piazzale davanti a casetta nostra abbandonata.

I “pazienti” devono essere tenuti puliti.

Se domani è bello tagliamo l’erba del giardino dietro casa. Sta diventando una piccola foresta amazzonica.

A sera inizia a piovere. Rimandiamo.

26 Novembre nulla da segnalare.

27 Novembre     Ho telefonato all’architetto Galasso.

E’ stato colpito dall’influenza killer della quale parlano ogni giorno da mesi i quotidiani, i settimanali, i mensili,i giornalini dei Testimoni di Geova, la televisione e la radio per bocca e penna di illustri medici, di ministri, di giornalisti, di più o meno ferrati conduttori, di gente comune e di Topo Gigio.

Da una settimana è costretto a letto con febbre alta ma ora è in via di guarigione.

Mi rassicura che tutto procede, lentamente ma procede. Purtroppo ci sono state nuove ordinanze per la zona del cratere aquilano che ha la precedenza. Sono cambiate delle disposizioni e sono usciti altri nuovi provvedimenti che sostituiscono o modificano quelli precedenti. Meccanismo infernale.

…continua…

casa inv.DICEMBRE 2009 : Adeste fideles…

Fino al 7 dicembre Nulla da segnalare. Calma piatta.

8 dicembre    Oggi è L’Immacolata. Prepariamo anche quest’anno l’albero. E’ un vero finto albero cosiddetto ecologico.

Lo preleviamo da casetta nostra infortunata e lo portiamo in via Garibaldi. Lo posizioniamo in cucina. Occupa molto spazio. Per andare in camera abbiamo dovuto attivare il senso unico alternato.

Appendiamo le palle tutte gialle e le luci bianche.

Natale 2009. Il nostro albero con il presepe a due piani.

Natale 2009. Il nostro albero con il presepe a due piani.

Alla base montiamo un mini presepe su due piani. Come a casa Cupiello il presepe non deve mancare.

Al piano nobile superiore c’è la Sacra Famiglia con il bue e l’asinello e, tanto per creare un sottofondo musicale, un pastore che suona la zampogna. Forse è abruzzese!

Al piano terra tre donne parlano con un pastore che porta sulle spalle una pecora. A loro sembra non importare di quello che succede al piano di sopra. Che avranno da dirsi ?

L’atmosfera c’è tutta. Mancano i regali avvolti in luccicanti carte ma arriveranno.

Il Mercatino di Natale nella piazza del centro storico.

Il Mercatino di Natale nella Piazza del centro storico.

In paese oggi c’è festa. Il Comune e la Pro-Loco hanno organizzato il Mercatino Natalizio.

Stands gastronomici e bancarelle sono installati lungo tutte le vie del centro storico. Collecorvino oggi ha una botta di vita.

Hanno acceso anche un grande albero di Natale in piazza e sotto ad esso il famoso coro locale Berenci canta le tradizionali canzoni natalizie. L’evento ha avuto successo e la gente è accorsa numerosa fino a sera tarda. Bene.

Fino al 21 dicembre    Nulla da segnalare tranne che il freddo si fa sentire. Ieri ed oggi la temperatura esterna si è attestata sui meno cinque gradi.

Abbiamo dovuto accendere il termocamino nella nostra casa abbandonata. L’acqua si stava congelando nelle tubature con il rischio si spaccassero anche i vari elementi riscaldanti. Chiudiamo sempre l’interruttore generale della corrente, essendo la casa disabitata, ma per caso oggi l’abbiamo riacceso. Fortunatamente la pompa si è messa in moto facendo scorrere l’acqua nell’impianto. Siamo intervenuti in tempo. Il termostato segnava già soli quattro gradi. Il pericolo è sempre in agguato.

 22 Dicembre     Ho sentito l’avvocato Carminucci della Confappi. Entro domani mi dovrebbe contattare l’architetto Galasso per iniziare ufficialmente la pratica del sisma.

Mi è arrivata una e-mail da Galasso. Domani è a Collecorvino. Gli servono dei dati catastali della casa lesionata. Glieli preparo.

Il gelo dei giorni scorsi ha seccato molte piante nel nostro giardino. Durante la visita quotidiana abbiamo contato vari decessi. Meglio loro che noi.

23 dicembre      Incontro l’architetto Vincenzo Galasso. E’ stato già al Comune ed ha incontrato l’ingegnere Di Giacomo.

Gli ha fatto firmare un documento che serve per la nostra pratica. Ha avuto qualche reticenza ma alla fine l’ingegnere ha firmato.

Ho firmato anch’io dei documenti per la visura catastale. Dopo le feste verrà a Collecorvino per iniziare il vero e proprio sopralluogo e redigere la documentazione sui danni. Ci vorranno minimo due giorni.

Finalmente le carte si muovono. Fate il vostro gioco.

Domando all’architetto quanto tempo passerà per iniziare la fase di messa in sicurezza e ristrutturazione. La risposta è precisa : non si sa ! ”

Ci scambiamo gli auguri.

24 dicembre      Oggi sono arrivate Marzia e Marina. Passeremo insieme il Natale.

Siamo andati al ristorante La Fattoria per fare gli auguri a Cristiano e famiglia. Abbiamo portato loro un piccolo pensiero. Ci sembrava più che giusto per come ci avevano accolto e fatti sentire come, si fa per dire, a casa nostra.

Parlando del più e del meno abbiamo saputo che ancora non sono stati pagati dal Comune per la nostra permanenza durata 17 giorni a maggio. Gli hanno risposto che il Comune non ha soldi e di aspettare fin quando arriveranno i rimborsi dallo Stato !

25 dicembre     Buon Natale a tutti.

Più che Natale oggi sembra quasi un giorno estivo. Fuori ci sono 25 gradi. Il

La "Casa Gialla" di Via Garibaldi addobbata per il Natale.

La “Casa Gialla” di Via Garibaldi addobbata per il Natale.

tempo è anomalo ma oggi lo siamo un po’ tutti.

Siamo stati a fare gli auguri a Miura, il nostro cane, ma per lei è sempre festa appena ci vede.

26 dicembre      La famiglia è ancora riunita. Si mangia, si beve, si gioca a carte. Natale classico. Pancia classica.

27 dicembre        Marzia, la girovaga, parte per Roma. Marina la raggiungerà a giorni. Anche noi abbiamo deciso di partire il 31 per Roma. Passeremo la notte in attesa dell’anno nuovo facendo compagnia alla ultraottantenne zia di Michela, la grande Vittoria. Verranno anche altri parenti. Libidine.

…continua…

SETTEMBRE 2009

z settembre 2007 2 032SETTEMBRE 2009 : Repetita iuvant (Le cose ripetute sono utili)

01-02 Settembre Nessuna novità.

03 Settembre

Mi ha chiamato l’architetto Galasso. Dice che ci sono nuove direttive e che sono a nostro favore. L’ha già fatte presenti al Sindaco.

Ha parlato oggi di persona per la prima volta con l’ingegner Di Giacomo. Gli è sembrata una persona tutto sommato molto disponibile. Gli è apparso molto

accondiscendente. Si sono ripromessi di risentirsi al più presto.

Le ferie fanno miracoli.

04-05 Settembre Nessuna novità.

06 Settembre   Oggi è domenica, quindi…

07 Settembre   Nessuna novità.

8 Settembre   Verso sera richiamo il 187 della Telecom. Parlando con l’operatore Stefano di Benevento, mi accorgo di avere a che fare con una persona decisa e che sa il fatto suo.

Dopo avergli spiegato la mia situazione arriviamo ad un accordo che sembra definitivo :

entro domani ( al pomeriggio le poste sono chiuse ) , su un conto corrente particolare pago la fattura incriminata stralciando l’importo del trasloco non dovuto mentre lui aggiorna definitivamente la pratica al computer. Devo inviare un fax a Telecom ad un numero particolare e…voilà il gioco è fatto. Semplice.

09 Settembre     Vado all’Ufficio Postale del paese e pago la fattura di Telecom come indicatomi ieri dall’operatore del 187. Anche questa è fatta. Speriamo bene. Ora devo fare il fax ma prima devo sentire se c’è il mio amico Marco, il nostro meccanico, per usare il suo. Spesso ci scambiamo cortesie.

Torno a casa.

C’è posta per te. E’ arrivato il sollecito di pagamento della Telecom per la fattura contestata.

E’ partito da Catania e porta la data del 25 agosto 2009. Forse il ritardo è dovuto al mare mosso nello stretto e al ponte non costruito!

Mi chiedono il saldo dell’intero importo della fattura contestata, in caso contrario procederanno alla sospensione del servizio. Aut, aut.

Alzo la cornetta per richiamare Telecom. Penso ormai di conoscere quasi tutti gli operatori e operatrici del 187.

SORPRESA ! La linea è stata disattivata e posso solo chiamare il 187 ed i numeri di emergenza. Come volevasi dimostrare.

Per il 112 ed il 113 è ancora presto. Forse mi servirebbe il 118 ma compongo il 187.

Ringrazio la Telecom tramite l’ignaro operatore. Lo immagino ridere al di là del filo. Espongo brevemente i fatti.

Mi chiede di fare subito il fax della ricevuta e “ promette “ che il servizio sarà riattivato non oltre le ore 15 di oggi stesso. Non ci credo.

Preparo una lettera di accompagnamento da inviare al Gestore Telefonico insieme alla copia della ricevuta di pagamento. In poche righe spiego la situazione venutasi a creare, li ringrazio per l’interessamento e per il felice epilogo.(Sarcasmo!)

Vado direttamente da Marco e invio il fax. Tutto è bene quel che finisce bene.

 10 Settembre          Domani alle 8 di mattina una ditta da me chiamata verrà ad effettuare un piccolo trasloco.

Ci servono assolutamente gli armadi. Alla casa terremotata sono rimasti

tutti gli indumenti invernali e l’autunno si sta avvicinando. Portiamo in via Garibaldi anche alcuni mobili a cui siamo affezionati.

Ci accordiamo per 840 euro Iva compresa.

Avevo chiesto un preventivo ad altre due ditte che avevano sparato un prezzo agghiacciante : 1200 + Iva e pensare che una era denominata come la via dove abito attualmente che è dedicata all’eroe dei due mondi. Speravo in un trattamento particolare…

Con l’Ordinanza 3797, art. 5 viene riconosciuto un contributo per la spesa sostenuta per il trasloco fino ad un massimo di euro 5.000. Dobbiamo solo presentare la fattura al Comune. Speriamo di non incontrare difficoltà. Di certo non si sa quando riprenderemo questi soldi.

11 Settembre       Precisi, alle 8, arrivano gli addetti al trasloco. Sono in tre.

Alle 10 hanno smontato e caricato tutto. Scaricano in via Garibaldi dopo un viaggio di poco più di 1 chilometro. Rimontano ed entro mezzogiorno hanno finito. Tutto fatto molto bene e da professionisti.

Unico neo : l’imbocco nord di via Garibaldi è sempre ostruito da auto che vengono posteggiate nelle maniere più fantasiose.

Ieri avevo preparato un appariscente cartello, anche su consiglio della Polizia Urbana, nel quale chiedevo di lasciare libero il passaggio nella mattinata di oggi per permettere la sosta del furgone e facilitare il lavoro del personale addetto al trasloco. Ringraziavo anche per la collaborazione!

Appena arrivati sul posto, purtroppo troviamo, proprio sotto al cartello un’auto che impedisce al furgone di sostare. Risolviamo il problema in non molto tempo non senza chiederci quanti siano ancora gli analfabeti …per non chiamarli diversamente.

12 Settembre       Riattivata linea telefonica da Telecom. Fine di una odissea che è iniziata il 19 giugno 2009.

Fino al 20 Settembre       Nessuna novità.

21 Settembre       Chiamo l’architetto al cellulare. E’ ad una riunione all’Aquila. Richiama lui domani.

Sollecito al Comune l’esecuzione del foro per l’aerazione dell’impianto del gas. Faccio presente anche che abbiamo trovato il bagno allagato. Quando piove un po’ più forte e di traverso entra l’acqua dalla finestrella. Il geometra ha preso nota quindi siamo in una botte di ferro!

22 Settembre      Ha chiamato l’architetto Galasso. Per lui è tutto ok. Mi chiede di informarmi su altri casi di inagibilità a Collecorvino.

Sembra che alla Protezione Civile dell’Aquila non risulti che esistano immobili danneggiati nel Comune. Non hanno nessuna denuncia in tal senso !(?)

Lo assicuro che mi interesserò subito. Andrò in giro per le case e chiederò. Mi tocca fare pure l’investigatore !

23-24 Settembre      Nessuna novità .

25 Settembre        Ho finito la ricerca sui danni del sisma nel Comune e la invio tramite e-mail a Galasso :

la Chiesa parrocchiale e quella di S. Rocco, appena fuori del paese, sono chiuse e inagibili.

L’edificio di via Piave, nel centro storico, di proprietà di P.M. è inagibile con gravi danni strutturali.

Nello stesso edificio aveva l’ambulatorio il mio medico curante che si è dovuto spostare in località Stazione a circa tre chilometri dal paese.

Vengo a sapere che P.M., sopra citato, si è rivolto all’ingegnere V.M. di Pescara per la cura delle pratiche. Sarebbe lo stesso ingegnere che ha curato i lavori per poter riaprire la chiesa del convento e fare in modo che i cittadini del paese-centro avessero un posto dove pregare e far svolgere le funzioni religiose.

Nella mia stessa via ha il secondo piano inagibile il signor A.E. Vive con la famiglia al piano terra in un’altra ala dell’edificio. Lui si è rivolto ad un ingegnere di Penne.

Sempre in via Garibaldi la casa della signora M.L. ha grosse lesioni alle mura.

In via Tito Acerbo ho conosciuto due anziane simpatiche signore : M.A e M.A.. La prima abita in un edificio che ha il tetto ricoperto da un telone e lesioni alle mura e la seconda ha pure la casa con gravi lesioni al tetto e alle mura ed ora abita a Penne.

Tutte queste persone mi hanno dichiarato di aver fatto regolare denuncia al Sindaco e che sono state visitate da tecnici che non hanno rilasciato alcun documento. Tutte non hanno saputo dirmi da chi sono stati mandati questi tecnici. (?!)

Molti altri cittadini, come il falegname che ha fatto un piccolo lavoro per me, hanno avuto danni di piccola entità che stanno o hanno già riparato per conto proprio.

Via Garibaldi. Il rudere "appoggiato" alla nostra abitazione

Via Garibaldi. Il rudere “appoggiato” alla nostra abitazione

A tutto ciò c’è da aggiungere che anche l’immobile “rudere” appoggiato alla nostra attuale casa , civico 17, ha avuto altri ulteriori danni. Un muro esterno si è staccato e pende verso l’esterno dove io e la mia famiglia transitiamo per raggiungere l’ingresso della nostra abitazione .

Aggiungiamo anche che ci sono delle lesioni all’interno della nostra attuale dimora che interessano le scale che vanno al secondo piano e quelle che vanno al piano terra.

Lo abbiamo fatto presente all’Ufficio Tecnico comunale e l’interessato ha risposto dicendo di avere difficoltà a contattare l’Ente proprietario che dovrebbe essere il Demanio. (?)

Prima che si muovano quelli ! “ mi risponde. La stessa espressione vale per l’immobile diroccato incollato al nostro che a questo punto sembra certo non sia stato venduto a privati, come disse il Sindaco, ma essere anche lui proprietà del Demanio.

Mistero.

Ci sono altri edifici lesionati, ma non riesco a contattare i proprietari.

…continua…

AGOSTO 2009

z settembre 2007 2 032AGOSTO 2009 : Festina lente. (affrettati lentamente)

01-02 Agosto    Nessuna novità tranne una leggera scossa intorno alla mezzanotte fra il 2 ed il 3 agosto.

03 Agosto Abbiamo deciso di risentire la Prefettura di Pescara.

Parlo con il sig. Sanfilippo. Mi dà alcuni numeri telefonici della DICOMAC ed un cellulare della dottoressa Titti Postiglione della Protezione Civile dell’Aquila. Lo ringrazio.

Chiamo la dottoressa ma non riesco a parlarci. Penso sia occupata in miriadi di riunioni. Tutti sono sempre in riunione !

Le invio un SMS scusandomi innanzi tutto di contattarla in questo modo.

Verso sera mi richiama. La ringrazio sentitamente e le espongo i nostri problemi. E’ gentilissima. Mi chiede un poco di tempo per darmi dati giusti.

Mi richiama dopo breve tempo. Mi elenca alcune ordinanze e specialmente la 3753 del 6 aprile 2009 ed in maniera molto semplice mi dice cosa devo fare.

La verifica e classificazione dei danni deve essere fatta direttamente da un nostro tecnico utilizzando la scheda della Protezione Civile . Bisogna redigere la domanda a seconda della classificazione e i moduli sono in possesso del Comune ma dovrebbero averli anche i tecnici di parte nostra. E’ importante la perizia giurata. La scadenza dell’8 settembre (brutta data per l’Italia !) dovrebbe interessare solo la categoria A, per le altre ci dovrebbe essere una proroga.

La ringrazio. Lei aggiunge di rimanere a disposizione per qualsiasi problema.

Contatto l’arch. Galasso ma riesco a parlargli a malapena a causa delle zone “senza campo” . Lui è in auto. Richiamerò.

04 Agosto Decido di riandare al Comune per incontrare l’ing. Di Giacomo e farmi dare la scheda di rilevamento danni.

Nell’entrare nella sede comunale incontro il signor Zaffiri !

Mi chiede come va !

Gli rispondo secco che va male.

Mi chiede perché !

Gli rispondo che ancora lo sto aspettando.

Il 23 luglio mi aveva dato appuntamento alle cinque del pomeriggio ma non si è fatto vedere. L’ho cercato molte volte al cellulare, a casa e al Comune ma era sparito. Un gruppo di periti doveva venire ma non si è visto nessuno.

Ecco perché!

Mi risponde che ci sono stati dei cambiamenti, che non è vero che il giorno fissato per il sopralluogo l’ingegnere stava male ma che solamente era stato annullato tutto. In quanto al fatto che cercavo di rintracciarlo, lui era molto impegnato. Taglio corto. Gli dico di essere venuto al Comune per ritirare la scheda rilevamento danni.

Entriamo nell’Ufficio Tecnico.

Il sig. Zaffiri chiede la scheda all’ing. Di Giacomo. L’ingegnere esclama che non la può consegnare perché non si sa come sia stata classificata l’abitazione terremotata. Zaffiri insiste. L’ingegnere anche. Zaffiri se ne va.

Fine dello sketch.

L’ingegnere Di Giacomo mi ribadisce la modalità e cioè che devono essere i miei periti a effettuare il sopralluogo etc. …Mi dice anche che sono uscite altre circolari che fissano le parcelle dei tecnici etc. poi aggiunge che lui va in ferie e ritorna l’8 settembre ! Gli auguro buone ferie e lo saluto cordialmente.

E’ stato affisso un avviso in vari posti del paese. Il Sindaco rende noto, viste le ordinanze 3778 e 3779, che per i danni classificati A,B e C è prevista la concessione di contributi dietro presentazione di una domanda conforme al modello fornito dal Comune. Scadenza 8 settembre 2009. Datato 28 luglio 2009. Non torno indietro.

Contatto l’architetto Galasso. Mi dice che hanno derogato la scadenza. Chiede uno o due giorni perché deve parlare con un certo ing. Fabrizio della Protezione Civile dell’Aquila e poi viene a Collecorvino. OK.

05-06 Agosto Nessuna novità.

  L’architetto Galasso mi chiama al cellulare. Si trova presso gli uffici del Comune.

Ha già parlato con il geometra Sigismondi che sostituisce l’ingegnere che è in ferie. Si sono ridati appuntamento fra qualche giorno per approfondire la mia posizione.

Lo raggiungo. Mi dice che sono uscite delle circolari che regolano proprio le varie situazioni venutesi a creare “ fuori cratere “. Ci sono molte novità a nostro favore.

Ci sono state deroghe per quanto riguarda la scadenza dei termini ( con esclusione dei danni classificati A ) per consegnare la domanda dei contributi e indicazioni sulle modalità con cui preparare la domanda e nell’ordinanza 3797 si riconosce anche un contributo per le spese sostenute per il trasloco da presentare presso il Comune.

Ci facciamo ricevere dal Sindaco.

L’arch. Galasso lo istruisce sulle novità. Gli fa vedere le ultime ordinanze. Fa riferimento anche all’avviso del Comune affisso il 28 luglio che non è del tutto veritiero. Il Sindaco si stampa delle fotocopie. Ringrazia. Vi aggiunge a penna alcune note per l’Ufficio Tecnico.

Rivolgendosi a noi dice : “ ci vorrebbe una persona solo per star dietro a tutte le ordinanze, avvisi, decreti etc. “

Ci salutiamo cordialmente.

L’architetto sale sul suo scuterone e riparte per Pescara. Io torno alla casa di via Garibaldi un pochino (ma non troppo) più sereno.

08-09 Agosto Nessuna novità

10-11-12 Agosto       Abbiamo ospiti presso la nostra abitazione di via Garibaldi. Sono venuti a trovarci la nipote di Michela, Giordana e la famiglia, il marito Paolo, la piccola Alma e la piccolissima, 2 mesi, Wilma. Siamo stati bene insieme.

13 Agosto Nessuna novità. Ho inviato un SMS di buon ferragosto all’arch. Galasso.

14 Agosto La famiglia è tutta riunita. E’ tornata anche Marina da un periodo di ferie in Puglia. Passiamo insieme ferragosto. Cosa buona e giusta. Contento.

15 Agosto Abbiamo pranzato nel nostro giardino della casa abbandonata. Carne sul barbecue e molta verdura. Molto caldo ma felici.

Il nostro giardino. Paradiso in terra.

Il nostro giardino. Paradiso in terra.

16-17-18 Agosto L’Italia è in ferie. Ferie corte, ferie con panino appresso, ferie mordi e fuggi ma in ferie.

19-20 Agosto Michela ed io decidiamo di evade  re e andare due giorni a Recanati, ospiti a casa di Marina e di farci un piccolo giretto nella provincia di Macerata. C’è anche Marzia.

Il borgo di Elcito, nelle Marche, di antica fondazione spagnola.

Il borgo di Elcito, nelle Marche, di antica fondazione spagnola.

Visitiamo delle bellissime località : la spagnola Elcito, il bellissimo castello di Caldarola, la verdissima Abbadia di Fiastra, la medioevale Tolentino ed il castello della Rancia, i bei borghi di Appignano e Sarnano. Tutti posti molto puliti, curati che denotano un alto senso di civismo.

La sera del 19 agosto degustiamo in una pizzeria del centro storico di Recanati una buona pizza con le figlie ed il 20 si ritorna a casa, nella nostra seconda casa, non prima di essere passati alla casa abbandonata ed aver dato cibo e carezze al nostro cane Miura.

Ferie finite. Concise ma belle.

21-22-23 Agosto Nessuna novità. L’Italia si riposa.

24 Agosto Scopro su Internet che è stata emessa la nuova fattura di Telecom. Non c’è nessun riferimento alla nota di accredito.

Chiamo il 187. L’operatrice Cinzia mi bacchetta : “ doveva pagare a suo tempo scorporando la cifra per il trasloco !!”

Le faccio presente che precedentemente tutti i suoi colleghi mi hanno detto di non pagare e di attendere un riscontro da Telecom. Le chiedo anche di inviarmi una e-mail nella quale mi da l’assenso allo stralcio, tanto per avere una documentazione in mano. Mi risponde che ciò non è possibile.

Le domando allora un consiglio definitivo sul da farsi. Scocciata esclama : “ ho digitato il suo sollecito per la definizione della pratica. Aspetti e le faranno sapere. “ Chiude.

Della serie “ faccia come c…le pare.”

25 Agosto Nessuna novità dai vari fronti.

26 Agosto Suonano alla porta. E’ l’architetto Galasso. Lo faccio accomodare. Gli chiedo se vuole, come dicono da queste parti, un “complimento”, cioè come dicono da queste parti, qualcosa di fresco da bere o altro. Rifiuta con un grazie.

Lo vedo troppo sorridente, quasi beffardo, ironico. Sembra attendere una mia domanda per fare la battuta come fossi la spalla del comico.

Recito : che cosa è successo ora” ? Mi risponde, sempre con il sorriso che via via che parla sparisce.

E’ stato al Comune.

Prima di tutto il geometra Sigismondo non sostituisce (come detto dal Sindaco il giorno 7) l’ingegnere Di Giacomo. Nessuno ne fa le veci ! Il posto è vacante per ferie. L’architetto dovrà ritornare per parlare con l’ingegnere il 3 o 8 settembre.

Continua.

Ha parlato anche con il geometra Sigismondo che gli ha raccontato che prima del sisma era venuto a casa nostra, in contrada Materna, a fare un sopralluogo non si sa per quale motivo. Forse presagiva che si sarebbe scatenato il terremoto! Oh novello Nostradamus !

Già in quell’occasione dice di aver riscontrato che la casa era insicura !! Per Bacco! Dio del vino !

Perché allora non ci avvisò e ci lasciò nel pericolo di una catastrofe e con un futuro incerto ?!

Domande:

come è entrato in casa ? Chi gli ha aperto la porta ? Aveva le doppie chiavi ? E’ entrato da una finestra ? Per passare nel giardino ha addormentato il cane con una polpetta intrisa di sonnifero ?

Riusciranno miss Marple o Hercule Poirot a risolvere l’enigma ?

Subito mi sono messo a sorridere sbalordito ma poi mi sono incazzato.

Questo è matto !! “ Ho esclamato.

L’architetto mi fissa con aria stupita ed io, rivolgendomi a lui, gli giuro ( non che ce ne fosse bisogno) di non aver mai ospitato, dal 1982 anno in cui siamo venuti ad abitare in questo paese, nessun rappresentante, assessore, impiegato e qualsivoglia dipendente del Comune, né da me chiamato né per altri motivi tranne che il giorno 6 aprile 2009 quando vennero a fare una specie di sopralluogo l’ingegnere Di Giacomo e il messianico geometra Sigismondo da me chiamati dopo il sisma.

Non riesco a capire il perché di questa uscita e per quale motivo l’abbia fatta. Voglio andare subito al Comune e chiedergli spiegazioni ed eventualmente …sfidarlo a duello, con a me la scelta delle armi: io con un bazooka anticarro e lui con una pistola ad acqua !

L’architetto cerca di calmarmi. Mi calmo. Ragiono.

In effetti non vedo la ragione di fare casino e poi perché ? Improvvisamente non ne vedo un senso come insensate sono le cose che stanno avvenendo e mi vengono riferite.

Sospiro profondamente. Lascio perdere l’idea del duello. (però era carina !)

Mi rivolgo all’architetto e gli chiedo gentilmente di proseguire nel lavoro affidatogli.

Gli supplico di non abbandonarmi e di presentare al più presto la documentazione necessaria per la richiesta degli aiuti statali. Gli domando scusa per il mio scatto d’ira. Mi capisce. Ci salutiamo. Ci risentiremo al più presto.

27 Agosto Telefono all’idraulico Fabio che lavora per il Comune. Gli ricordo del foro di aerazione che manca per poter definire a norma l’impianto a metano.

E’ meravigliato. Dice che era rimasto d’accordo con l’Ufficio Tecnico che ci avrebbero pensato loro. Promette di risentire il geometra Sigismondo e di provvedere in qualche modo.

I mesi passano, i bimbi crescono, le mamme invecchiano…anche i padri.

28 Agosto Nessuna novità.

29 Agosto       Chiamo il 187 della Telecom. Parlo con l’operatrice Luigina. Chiedo della mia pratica. Anche lei mi dice che forse è meglio pagare la bolletta contestata stralciando il non dovuto. Mi dà anche il numero di conto corrente postale apposito. Aggiunge che l’accredito è ancora in corso di lavorazione e finisce con un “scelga lei “ che mi lascia un poco perplesso.

Mi sa che davvero è meglio pagare. Devo provvedere.

30-31 Agosto Nessuna novità.

…continua…

LUGLIO 2009

z settembre 2007 2 032LUGLIO 2009 : Spes ultima dea. ( la speranza è l’ultima dea )

01 Luglio Oggi è venuto l’operaio della falegnameria per montare la tamponatura per chiudere il “ buco “ fra bagno e camera da letto.

Lavoro ben fatto anche se ho dovuto attendere dal 6 giugno questo momento. D’altra parte sono cosciente che questi piccoli lavori sono una vera rottura per gli artigiani.

Devo pagare io e credo mi prenderò qualche giorno di valuta. Darò a Cesare quel che è di Cesare e alla proprietà comunale resterà gratis il lavoro fatto.

02-03-04-

05-06

Luglio Niente da segnalare.

07 Luglio Ha chiamato l’architetto Galasso.  Domani viene con un perito per effettuare il sopralluogo.

08 Luglio

ore 15,00 Puntuali sono arrivati l’architetto Galasso e l’architetto Loi,

Alcune crepe sulla parete est.

Alcune crepe sulla parete est.

perito esperto di danni sismici che hanno interessato vecchie case rurali.

Hanno controllato tutto, dalle basi al tetto. Si sono serviti di martello e scalpello. Dopo quasi due ore di sopralluogo sentenziano che la casa può essere salvata, anzi, che è una bella vecchia casa rurale, ben strutturata e con ambienti ben divisi e sarebbe un peccato abbatterla.

Di certo l’operazione sarà costosa.

09 Luglio Contattato telefonicamente l’ avvocato Carminucci della Confappi di Pescara. Ha avuto il resoconto del sopralluogo dagli architetti.

E’ riuscito anche a sentire un dirigente della Protezione Civile che ha asserito che sono state messe a disposizione dei Comuni dell’area pescarese dei gruppi di verifica per la rilevazione e censimento dei danni da segnalare poi al DICOMAC dell’Aquila. Per tutto ciò ci invita ad attendere qualche giorno prima di intraprendere una qualsiasi azione nei confronti del Comune.

Come dissero Franco e Ciccio : “ Soprassediamo”.

Preso appuntamento con l’avvocato il 14 luglio per fare il punto della situazione.

10 Luglio Alle 15,30 circa abbiamo sentito una leggera scossa sismica. All’Aquila avrà raggiunto il 4° grado.

Sono molte e si ripetono quasi ogni giorno. Quando tutto sembra finito LUI, il terremoto, ci avvisa che ancora c’è. Nessun dorma…

11-12-13

Luglio Nessuna novità tranne che il G8 ha avuto successo, che i no-global erano pochi e canuti, che il lato B piace al presidente americano e Berlusconi è stato un ottimo padrone di casa. Costo : 500 milioni di euro oltre a quelli già spesi in Sardegna alla Maddalena.

14 Luglio Siamo andati alla Confappi a Pescara.

L’avvocato Carminucci ha preparato una lettera di diffida con richiesta di sopralluogo al Comune da inviarla nel caso non si facessero ancora vivi entro il 20 luglio.

Lo invitiamo a tenerla in naftalina per un po’. Ne teniamo la copia.

Riporta l’invito al comune a rispettare il solito Decreto Legge    ( ormai convertito in legge) , le solite ordinanze, insomma le solite cose. Anche per quanto riguarda la perizia giurata ci consiglia di aspettare perché molto probabilmente verrà riconosciuta come spesa. Aspetta e spera.

Contatto la Telecom. Chiedo a che punto è la mia pratica. Mi viene risposto un’altra volta con l’invito a non pagare e di attendere. Mi contatteranno loro non oltre il 17 luglio. Mi fido. Fidarsi è bene….

15-16-17-

18-19

Luglio Nessuna novità tranne che abbiamo una nuova cappa aspirante per la cucina regalataci da un vecchio amico di Aprilia, Ascani Mario.

Ci conosciamo dagli anni 70. Siamo stati colleghi di ufficio per dieci anni e siamo rimasti sempre in contatto. E’ tuttora un bravo “compagno deluso” e una persona squisita. Cercavo una cappa a poco prezzo ma lui ha esclamato : “ ad un amico terremotato si regala”!

20 Luglio Ho chiamato il 187 per sollecitare definizione della pratica di storno del costo del trasloco. L’operatrice mi ha ripetuto di non pagare e di attendere senza preoccuparmi. Mi contatterà la Telecom. La pratica è in lavorazione

Il Municipio di Collecorvino. Ingresso su Piazza Umberto I.

Il Municipio di Collecorvino. Ingresso su Piazza Umberto I.

Abbiamo avuto notizia che il Comune ha un gruppo di tecnici che stanno controllando i danni in tutto il territorio. Sono organizzati, sembra, dall’assessore Zaffiri.

Ho contattato il signor Zaffiri e mi ha confermato. Mi ha dato un appuntamento presso la casa di via Garibaldi per mercoledì prossimo, 22 luglio alle ore 19. Allora qualcosa si sta muovendo!

21 Luglio Ho chiamato l’avvocato Carminucci per chiedergli di tenere ancora in sospeso l’invio della diffida al Comune viste le ultime novità.

22 Luglio L’assessore del Comune, Zaffiri, ha rimandato a domani alle 17,30 l’appuntamento e mi ha anticipato che venerdì 24 luglio alle 8,30 una squadra verrà alla casa lesionata per un sopralluogo.

23 Luglio Mi ha telefonato una impiegata del Comune per confermare che domani ci sarà la visita dei tecnici in contrada Materna. Mi devo far trovare sul posto. Va bene !

Nel pomeriggio abbiamo aspettato fino alle 19 l’arrivo del signor Zaffiri. Non si è visto nessuno e nessuno ci ha avvisato.

Abbiamo provato a telefonare a casa ed al cellulare ma nessuno risponde. Tutto normale.

24 Luglio Alle 8 sono alla casa terremotata. Nell’attesa rastrello l’erba del giardino e ricopro una buca scavata dal cane. Fa già caldo.

Ore 09.30 Squilla il cellulare. E’ la solita addetta del Comune ( che non si è mai presentata) che mi dice : signor Cikada, si è ammalato un ingegnere e il sopralluogo è stato rinviato a data da destinarsi “. Va bene. Mi sembrava strano che tutto filasse liscio. Tirem innanz.

Cerco di contattare l’assessore Zaffiri. Non è rintracciabile. Finisco di rastrellare. Saluto il cane ed il gatto e torno in via Garibaldi.

Sono sereno e…vaccinato. Telefono a Michela per raccontargli tutto.

Risposta : no comment.

25 Luglio Nessuna novità.

Mi ha telefonato la Telecom, ufficio amministrativo. Mi sollecitano il pagamento. Faccio presente la situazione in atto. Prendono nota, si scusano.

26 Luglio Oggi è domenica. A Pescara ci sono i festeggiamenti di S. Andrea.

Michela ed io decidiamo di passare un pomeriggio fuori casa per distrarci. Giriamo in mezzo alle solite bancarelle con i soliti oggetti. Ci sono i soliti stands che vendono le solite fritture di pesce con…il prezzo aggiornato. Nell’aria si sente un forte odore di fritto. Anche l’olio sarà il solito? Ci sono le solite giostre. Alla fine compriamo una manciata di mandorle pralinate e spendiamo 6 euro, 12.000 delle vecchie lire !! Viva l’Europa. Sono buone. Almeno quello.

Al ritorno ci fermiamo a salutare Gianni e Cristiano, del ristorante La Fattoria. Ormai siamo diventati buoni amici. Salutiamo anche i bimbi di Cristiano, la moglie e la madre. Alla fine Cristiano ci offre due pizze da portare via e Gianni ci consegna dei pomodori e della rucola che coltiva nel suo orto.

Non sappiamo al solito che cosa dire. Grazie, veramente grazie.

In fin dei conti la giornata si chiude con un guadagno. Venale !

27 Luglio Cerco di contattare il signor Zaffiri, prima al cellulare e poi vado al Comune ma con esito negativo.

Già che ci sono vado all’ufficio tecnico per ricordare alcune cose al geometra Lorenzo Sigismondo.

Vista la tempistica gli ricordo che prima dell’inverno c’è da mettere a posto un termosifone che non ha la valvola di scarico e c’è da fare ancora un foro di sfiato per la sicurezza dell’impianto del metano. Era il 16 giugno quando glielo avevo ricordato l’ultima volta !!

Mi risponde di aver già contattato chi di dovere. Veloce !

Gli chiedo anche a chi dovrei rivolgermi nel caso dovessi svuotare, per i lavori, la casa lesionata. La risposta è chiara : ad una ditta specializzata ed a nostre spese !

(Se ben ricordo, il 22 aprile il Sindaco ci disse che per qualsiasi motivo avessimo avuto bisogno di aiuto sarebbe stato a disposizione).

Il geometra mi dice di aver iniziato le pratiche per mettere a nome mio le utenze di gas e luce in modo che le bollette arrivino a casa nostra così che le possiamo pagare noi. Gentile !

Gli rispondo che mi sembra giusto di pagare quello che consumiamo.

Aggiungo, scherzando ma non troppo, che spero solo che non mi facciano pagare come se avessi la seconda casa !!! Lui ride, io no.

In mattinata la postina mi consegna una raccomandata del Comune nella quale mi si chiede una dichiarazione di responsabilità in cui asserisco di non possedere altri immobili oltre che la casa lesionata. Non c’è problema. La scrivo, la firmo e domani la consegno.

Chiamo la Telecom al 187. Racconto all’operatrice di aver avuto un sollecito per il pagamento della fattura 4/09. Controlla la pratica e ribadisce che non devo pagare e devo attendere notizie dalla Società. Sottolineo il fatto che non vorrei mi fosse staccata l’utenza. Risento la solita frase : non si preoccupi “. Incomincio a preoccuparmi !

28 Luglio Vado al Comune e consegno la dichiarazione di responsabilità dopo averla protocollata.

Parlo con l’ingegner Di Giacomo che trovo oggi piuttosto affabile e disponibile anche se le maniere rimangono burbere e aspre, da persona che ha studiato ma risente ancora delle origini dalle quali proviene.

Mi consiglia di affrettarmi a inoltrare la domanda per accedere ai contributi previsti dal Decreto legge.

Gli ricordo che stiamo sempre aspettando la verifica da parte del Comune dei danni per poterli inquadrare in una categoria (A,B,C,D etc.) tramite la compilazione della scheda Aires.

Mi risponde dicendo che essendo l’abitazione fuori dal famoso “ cratere” non spetta al Comune classificare il danno ma al tecnico, da noi scelto, con la perizia giurata e sarà poi il Comune che effettuerà i debiti controlli. E’ importante fare la domanda entro i termini, anche se incompleta. Poi c’è sempre tempo per aggiornarla con eventuali modifiche.

Gli rammento che ci sono dei gruppi di tecnici che stanno controllando i danni sul territorio e che sono mandati dal Comune e che dovevano venire anche a casa nostra ma hanno rimandato perché si è ammalato un ingegnere.

Mi risponde testualmente che quelli non c’entrano niente “ !!

Saluto e levo le tende.

Chiamo al cellulare l’architetto Galasso. Riferisco del colloquio avuto con l’ingegner Di Giacomo. Mi chiede uno o due giorni, mi dice che forse è meglio se avvenisse un incontro fra le due parti per chiarire definitivamente il da farsi. Mi invita a richiamarlo giovedì al massimo.

Il tempo passa inesorabile e ne so quanto prima : niente !!!!

29 Luglio Nessuna novità.

30 Luglio Contatto al cellulare l’arch. Loi. Anche a lui riferisco del colloquio avuto con l’ing. Di Giacomo l’altro ieri.

Lo invito ufficialmente ( lo avevo già fatto il giorno del sopralluogo   l’8 luglio !) a sveltire le operazioni per presentare la domanda per accedere ai contributi che, salvo ulteriore proroga, scade a settembre. Recepito il messaggio, l’architetto spiega che si metterà in contatto con Galasso e l’avvocato Carminucci ed entro pochi giorni si farà sentire. Speriamo bene.

Mi richiama l’ufficio amministrativo della Telecom. Sollecitano il pagamento. Rispiego tutto. Mi chiedono il “codice di esigenza” (?) per bloccare tutto. Me lo deve dare il 187.

Richiamo il 187. L’operatore Francesco mi dice che il codice è 43668033 e aggiunge che comunque questo codice da maggio è sempre stato evidenziato su ogni nota impostata sul computer.

Richiamo al numero verde dell’ufficio amministrazione Telecom. Trasmetto il “codice di esigenza”. Risposta : “stia tranquillo”. Posso davvero?

Ore 16,00 Mi telefona la signora Galassi ( finalmente conosco il nome) dell’ufficio tecnico del Comune.

Mi ripete che il sopralluogo, la classificazione del danno come da scheda AIRES e la perizia giurata dobbiamo farla noi privatamente e con urgenza. Il Comune non manderà nessuna squadra come da una nuova e non ben definita ordinanza.

Mi sorge spontanea una domanda : perché questa direttiva e perché “solo” per telefono ???

Sia mia moglie che io incominciamo a dubitare sulle procedure e sulla buona fede da parte del Comune.

L’assessore Zaffiri, sebbene cercato più volte al cellulare, a casa e presso il Comune, non si è più degnato di contattarci dopo averci illuso. Sparito. Desasparisido.

Non crediamo che sia questo il miglior “ modus operandi “ da parte di una Istituzione.

Oggi vengo a sapere, da fonti sicure, che da tempo ci sono dissidi aspri all’interno della Giunta per importanti decisioni che esulano dal problema sisma. Speriamo di non essere coinvolti.

31 Luglio Nessuna novità

…continua…

GIUGNO 2009

z settembre 2007 2 032GIUGNO 2009 : verba volant, scripta manent.

01 Giugno Dormito in via Garibaldi. 5° notte.

Panorama di Collecorvino (Pe) Sullo sfondo la Maiella.

Panorama di Collecorvino (Pe) Sullo sfondo la Maiella.

Oggi c’è il ponte. Nessuna novità.

02 Giugno Dormito in via Garibaldi. 6° notte.

Festa della Repubblica. Nessuna novità.

03 Giugno Dormito in via Garibaldi. 7° notte. ( Non riporterò più questo dato perché prevedo che in via Garibaldi dovremo starci per tanto, tanto tempo.)

Telefono al Comune per contattare il sig. Zaffiri, l’ assessore. E’ in riunione. Lascio il messaggio ad una dipendente affinché mi faccia richiamare.   Non mi ha richiamato.

L’idraulico non si è visto.

Ore 16.00     Ci rechiamo in via Milano a Pescara allo studio dell’ing. Galli. Ci consiglia di aspettare la fine di giugno .

Il Decreto Legge deve essere convertito in legge con varie modifiche per lo più positive. Al momento è tutto in sospeso e non si conoscono certe direttive e come interpretarle. Etc. etc.

La perizia giurata, fatta in una certa maniera, con tutti i sacri crismi, verrebbe a costare più di 3000 euro ma sembra che anche questa spesa dovrebbe essere riconosciuta e rimborsata dallo Stato. Aspettiamo.

04 Giugno   L’idraulico non è venuto. Verrà.

Oggi ha telefonato Gabriele. E’ la persona che, poco tempo fa, ha montato l’impianto di riscaldamento a casetta nostra.  “ Mario – mi dice – l’ho saputo solo ora . Se avete bisogno di qualsiasi cosa fammelo sapere. Vengo gratis. Non vi dovete preoccupare.”

Gabriele è piccolo di statura ma è un grande uomo. Non dice mai di no , sia sul lavoro che a livello di amicizia. Ciao Gabrié. Grazie.

05 Giugno  L’idraulico non è venuto. Verrà.

Oggi ho chiesto al geometra del Comune se posso installare un divisorio in vetro per chiudere e soprattutto insonorizzare una apertura esistente fra il bagno e la camera da letto. E’ un vuoto di 50 centimetri x 2 metri circa, posto all’altezza del soffitto. Se stai a letto non è piacevole rimanere “stupiti dagli effetti sonori” di chi sta nel bagno!   Mi ha risposto che a spese mie posso fare tutto quello che mi pare. Grazie.

Ho chiamato Cesare, un falegname del posto. Provvederà prima possibile nel modo migliore e meno costoso.

06 Giugno

Ore 08.00 : viene Cesare, il falegname. Prende le misure e dice che in settimana pensa di riuscire a montare il divisorio. Costo : circa 80 euro. Date a Cesare quel che è di Cesare.

Ore 09.30     Chi si vede! Entra l’idraulico. Riesce alle 11.30 . Ha finito tutti i lavori . C’è rimasto un termosifone da vedere ( quello senza valvola di scarico) . Non dovesse funzionare ripasserà lui. Per ora arriva l’estate, poi si vedrà.  Ci dice anche di aver avvisato il Comune perché bisogna assolutamente fare un altro foro sul vetro della finestra della cucina per l’aerazione dei locali nei quali si usa il metano. Senza il foro l’impianto non è a norma. Non sa perché ne sia stato eseguito solo uno. Neanche io.

07 Giugno Nessuna novità.

08 Giugno Nessuna novità.

09 Giugno     Oggi è arrivata la ricevuta della raccomandata inviata al Sindaco il 25 maggio.   Hop, hop cavallin!

10 Giugno

Ore 09.00 Parlo telefonicamente con l’ing. Di Giacomo, del Comune.

Quelle della lettera che ci avete inviato sono tutte cazzate. Dovete pagare voi la messa in sicurezza e se non avete i soldi…non sono problemi miei.”        Prosegue riferendosi alla dottoressa De Cesaris della Prefettura : “Ditelo a chi vi ha parlato del Decreto Legge eccetera.”  

Continua : “ Domani vado all’Aquila a parlare personalmente con Bertolaso  ( amico di infanzia ?) proprio di questo caso.”  

Aggiunge infine perentorio : “Rischiate di perdere il treno. Ditelo anche a quello”( riferendosi a Galli che, d’altra parte, ci aveva segnalato lui stesso). Altro non aggiunge.

Nessuna mano tesa. Nessuna “ dritta”, come si dice in gergo.

Ore 09.30   Parlo con l’ing. Galli e riferisco della telefonata e degli aut, aut. Ci parlerà lui e poi ci richiamerà. Quando mai ?

Sto al bar per un caffè e mi va l’occhio su un articolo del quotidiano locale “Il Centro”. Parla della confederazione CONFAPPI e delle consulenze sui danni causati dal sisma. Ne fa parte anche l’avvocato Carminucci di Pescara. Nell’articolo è riportato anche un indirizzo e-mail. Proviamo.

11 Giugno

ore 10.00 Vado alla Prefettura per ringraziare degli assidui interessamenti il sig. Sanfilippo e la dottoressa De Cesaris.    Riferisco loro anche dell’ultimo colloquio avuto con l’ing. Di Giacomo.

La dottoressa chiama il Comune. Il Sindaco è assente. L’ingegnere è fuori sede ( sta dal Bertolaso !) . Riesce a parlare con la Segretaria Comunale : Le fa due domande secche: una sulla squadra verifiche DICOMAC, messa a disposizione nella provincia di Pescara e disponibile su richiesta dei Sindaci e la seconda sul “ nesso di casualità “. La segretaria comunale dichiara di non sapere nulla sull’argomento.

La Vice Prefetto, alquanto sbalordita per la risposta avuta, mi dice che richiamerà in Comune cercando di contattare il Sindaco e mi farà sapere. Tolgo il disturbo.

Vado verso la stazione degli autobus di Pescara ad aspettare Marzia che era andata alla Sapienza di Roma per un colloquio. Devo attendere una mezzora. Giro per la città. Tutto mi sembra normale.

12 Giugno Nessuna novità da nessuno.

Domani riparte Marzia. Destinazione Copenaghen, Danimarca. Decidiamo che stasera si va a cena da Cristiano. Prenoto per tre.

Sono sempre molto carini tutti quanti. Si cena ottimamente. Marzia decide di assaggiare il riso alle fragole, tanto decantato dal signor Gianni. E’ buonissimo. Ci facciamo dare la ricetta dallo chef. Si avvicina al nostro tavolo il figlio di Cristiano, Giovanni, di sette anni. Ci ringrazia del libro che gli abbiamo regalato martedì scorso per il suo compleanno. Un bacetto a Michela e scappa. E’ molto timido.

Chiediamo il conto. “ Quante volte volete pagare ? – ironizza Cristiano – Non ti ricordi – rivolto a me – che hai già pagato quando sei uscito in giardino a fumarti una sigaretta ?!” Siamo nuovamente imbarazzati. Restiamo senza parole. Ma è vero che il fumo fa male?

13 Giugno Nessuna novità da nessuno.

14 Giugno Nessuna novità da nessuno.

Oggi in paese c’è la processione che avevano rinviato per la pioggia 15 giorni fa. Portano a spasso per il paese i Santi protettori e la Madonna.

Il convento di S. Paterniano riapre i battenti. Inagibile per il sisma, ma non colpito gravemente,  è stato rimesso a posto in tempi da record, si dice anche con l’aiuto dei cittadini di Collecorvino Paese.   I maligni asseriscono che c’è un motivo : oggi ci sono le comunioni e l’unica chiesa disponibile sarebbe stata quella nuova della Stazione, frazione del Comune a 3 chilometri dal paese, situata nella vallata del Tavo.     C’è acceso campanilismo fra le due località. Gli abitanti del centro non avrebbero voluto che i loro bimbi festeggiassero questo “ sacro “ avvenimento in casa del nemico.   Lasciate che i bambini vengano a me! ( ma all’indirizzo giusto !)

L'inanimata Via Garibaldi tappezzata di Vendesi e Affittasi.

L’inanimata Via Garibaldi tappezzata di Vendesi e Affittasi.

Intanto il centro storico del paese sta morendo. I cartelli con la scritta “vendesi “ e con quella “ affittasi “ sono numerosi sia su abitazioni private che su locali commerciali. Sono attivi pochi negozi, si contano sulle dita di una mano, e fra questi sono 2 i barbieri.  Non esiste più la farmacia che si è trasferita alla stazione come molte altre attività.  Resiste la Casa Comunale che ormai sembra in posizione obsoleta visto che la vera Collecorvino vive e lavora nella periferia e nelle varie frazioni del territorio.

15 Giugno Nessuna novità da nessuno.

16 Giugno    Sollecito il geometra del Comune per il foro di aerazione mancante. L’impianto del metano non è a norma. Lui aspettava il via dall’idraulico.    L’idraulico il 6 giugno ci aveva detto di aver avvisato chi di dovere. Olé. Nessuna altra novità.

17 Giugno Nessuna novità da nessuno.

18 Giugno  

ore 11,30 Telefono al Sindaco per sapere se ci sono novità.

Mi risponde indispettito che novità ci sono ma sarebbe il caso che io mi facessi vedere presso gli uffici comunali invece che telefonare e che comunque devo rivolgermi all’ingegnere Di Giacomo e non a lui. Scusi !

Chiamo l’ingegnere ma è fuori stanza.                                                                            Richiamo dopo dieci minuti per fissare un appuntamento.

Le ho inviato oggi una lettera – senza buongiorno né buonaseranella quale le impongo, a partire dal 10 giugno, di mettere in sicurezza la casa entro 90 giorni a sue spese.  Io ho perso quattro giorni da Bertolaso esclusivamente per lei !! ( con quale esito ?) Invece di scrivere quella lettera a mezzo mondo, bastava che venisse qui. Lei è un furbo. (?). – e continua (sorvolo sugli aggettivi rivolti a me e ad una certa persona della prefettura) – Veda di sentire Carlo ( l’ingegnere Galli ) e provveda al più presto .”  

Gli rispondo che non mi sembra il caso di discutere per telefono e che sarebbe meglio vederci.  Risponde : “io sono in ufficio tutti i mercoledì e giovedì.”

Oggi è giovedì ma non sono in grado di andarci perché i miei nervi stanno al limite tanto che mi manca l’aria.

Lo saluto gentilmente. Metto giù la cornetta ed iperventilo per alcuni minuti.

Ore 12,00    Chiamo l’ingegnere Carlo Galli. E’ ad una riunione e ha poco tempo da dedicarmi. Mi dice di aspettare che arrivi la lettera del Comune e quindi di risentirci. Aridanghete.

Ore 13,10     Ritorna Michela dal lavoro. Riferisco…ma non riferisco  i suoi commenti!  Orario protetto.

19 Giugno              Per pura curiosità entro sul sito Telecom per vedere l’importo dell’ultima fattura. Meravigliato, ma non più di tanto, accerto che mi è stato addebitato il trasloco della mia utenza dalla casa inagibile: 70 euro. Chiamo il 187.

L’operatrice Patrizia (per quel che vale sapere il nome) si scusa, approfondisce, appura che l’operatore che aveva accettato la mia richiesta non aveva evidenziato non so cosa . Legge le circolari in merito alle disposizioni per la zona terremotata e alla fine mi chiede di inviare a mezzo fax copie della ordinanza di evacuazione fatta dai Vigili del Fuoco e copia della assegnazione della casa di via Garibaldi da parte del Comune. Mi invita a richiamare fra una settimana , e non prima, per avere conferma che lo storno della fattura sia stato effettuato. Obbedisco…e poi vedremo.

20 Giugno C’è posta per me.

In mattinata incontro la postina per strada e le chiedo se c’è qualcosa per me. Mi consegna la raccomandata del Comune, quella già anticipatami telefonicamente dall’ing. Di Giacomo. Non la apro subito. Prendo un caffè e vado a casa.

Apro e leggo : << Il sottoscritto Ing. Giustino Di Giacomo, Responsabile del Settore Terzo – Tecnico dell’Ente intestato……in riferimento alla Vs nota del ……… comunica che sul G.U.R.I.- serie generale n.132 del 10.06.2009 sono state pubblicate le modalità ……… e altre disposizioni urgenti di protezione civile. (Ordinanze n. 3778 e n. 3779). Pertanto la S.V. è tenuta ad attenersi alle sopra citate ordinanze ……… A disposizione per eventuali chiarimenti………. Firma >>

Specialmente quel “ a disposizione “ non lo capisco in quanto per telefono mi ha detto, come sunto, che ci devo pensare io alla messa in sicurezza e a tutte le spese conseguenti (!!) e che ho 90 giorni di tempo per la domanda di concessione dei contributi.

Mi armo di pazienza e di computer ( senza ADSL) e navigo alla ricerca delle ordinanze.

Occhi stanchi ma alla fine riesco a scaricare ( si dice così ) quello che mi interessa. Cerco di stampare dopo aver salvato ma qualcosa non funziona. Stasera ritorna Marina. Lei è una esperta. Chiederò un aiuto.

Ore 17.00    Marina riesce in poco tempo a risolvere l’inghippo . File, salva, desktop e alla fine stampo 51 fogli (sic !) dove sono riportati articoli, commi, riferimenti, ordinanze etc. etc. Ora non mi rimane che usare la mia poca vista , leggere e cercare di capire.

La domanda sorge spontanea : bene o male, anche se ultrasessantenne rincoglionito e con pochissima esperienza nell’uso dei computer, in qualche ora sono riuscito a combinare qualcosa MA come avrebbe fatto tanta e tanta gente magari anziana, senza primaria istruzione e forse senza possibilità di aiuto da parte di familiari ? Da chi sarebbe stata aiutata ?

Non parliamo poi del dover capire i G.U.R.I. ( Gazzetta Ufficiale Repubblica Italiana. Maledette sigle !) , le ordinanze etc.

Credo, e spero, che esista un posto in questo nostro mondo dove si agisca diversamente.

21 Giugno    E’ domenica, c’è mia figlia e cerchiamo un po’ di serenità nel parlare della vita normale, quella di tutti i giorni normali.

22 Giugno    Nessuna novità.

23 Giugno    Ieri sera alle 23 circa, il letto ha ballato e noi con lui.

C’è stata una scossa di terremoto che oggi ho saputo essere stata del 4,1 della scala Richter con epicentro sempre nell’aquilano  Sono andato a vedere casetta nostra : è sempre su. Acciaccata ma sempre in piedi.

Ho telefonato in prefettura : il sig. Sanfilippo da domani sarà distaccato per servizio ai Giochi del Mediterraneo che questo anno si svolgono in Abruzzo e coinvolgono tutte e quattro le province.

Non so se sia cosa buona e giusta ma, assieme al G8, penso sarebbe stato meglio non si svolgessero in Abruzzo in questo momento.  Di certo fanno conoscere la Regione ma creano anche disservizi e problemi oltre ad alti costi, non sempre coperti da eventuali incassi, e di queste cose credo che l’abruzzese ora ne avrebbe fatto volentieri a meno.

Dalla prefettura ho avuto un consiglio che vedrò di sfruttare.

24 Giugno     Siamo stati alla Confappi, la confederazione della piccola proprietà immobiliare.                                                                                                            Abbiamo parlato con l’avvocato Carminucci e l’architetto Galasso ed il suo Studio. Sembrano consapevoli della problematica che ci interessa . Nella zona dell’Aquilano stanno lavorando bene. Hanno chiesto un poco di tempo per istruire la pratica. Lunedì ci dobbiamo risentire. Aspettiamo.

25 Giugno Nessuna novità.

26 Giugno   Come d’accordo ho chiamato il 187 per lo storno dell’addebito del trasloco. Dall’operatrice Andrea mi viene detto di non pagare la fattura perché entro il 10 luglio mi richiamerà la Telecom . Vedremo.

27-28 Giugno    Nessuna novità.

29 Giugno    Chiamo la Confappi ma mi chiedono ancora un po’ di tempo. L’avvocato ha lasciato detto di richiamare domani alle 18. Aspettiamo.

A proposito.  Non abbiamo più notizie dell’ingegnere Galli. Silenzio assoluto.

30 Giugno     Ieri sera, verso mezzanotte, c’è stata una piccola scossa. Stavamo a letto. Michela l’ha sentita. Io dormivo profondamente.

Alle sei di sera richiamo l’avvocato Carminucci .

…continua…

MAGGIO 2009

z settembre 2007 2 032MAGGIO 2009 : Quo vadis ?

01 Maggio Dormito a Montesilvano. 9° notte.

Festa del lavoro. E’ giusto riposarsi.

Domani vengono da Aprilia Renzo e Luigi, due dei cinque fratelli di Michela, assieme a Riccardo, figlio di Renzo. Vengono a darci una mano per un piccolo trasloco. Alle sette staranno a Collecorvino con un furgone. Arrivano i nostri.

A quasi un mese dal sisma Michela ed io tiriamo un po’ di somme : ad oggi nessuno, sottolineo nessuno, ci ha mai chiamato per sentire se avessimo bisogno di qualsiasi cosa:

nessuno del Comune e mai vista la Protezione Civile se non due giorni dopo la prima scossa quando abbiamo portato noi, a quella di Collecorvino, degli indumenti intimi nuovi per i terremotati che hanno perso tutto.

Non parliamo poi della Regione e della Provincia che non sappiamo nemmeno se siano parte interessata o informata sul fatto.

Diciamo questo non perché ne avessimo necessità, ringraziando il cielo, ma magari solo per sentire una voce che ti chiede semplicemente “ come va ? “ o “ vi serve qualcosa ?”. Questo per dire delle Istituzioni.

(Lasciamo perdere poi gran parte degli amici e dei parenti) !

Nel pomeriggio andiamo in bicicletta a fare due pedalate lungo il mare e la strada parco. Le gambe sono di legno. Voglia di evadere.

02 Maggio Dormito a Montesilvano. 10° notte.

Puntuali arrivano da Aprilia Renzo, Luigi e Riccardo per il trasloco. Guardano la casa e si lasciano scappare “ Bella botta !”.

Ci affrettiamo.

Smontiamo e carichiamo: la cucina a gas con una bombola ( di là non c’è il gas), due basi della cucina, il tavolo con le sedie, il frigorifero ( in attesa della corrente), la lavatrice ( in attesa della corrente e dell’acqua) il vecchio tinello anni “30, il letto matrimoniale, materasso, due pezzetti della camera, i comodini, l’armadio della camera di Marina, un divano a due letti per quando vengono le figlie, stoviglie, pentolame, posate, alcuni capi di abbigliamento, lenzuola. Portiamo anche dello scatolame, la pasta ed altri generi alimentari non deperibili. ( di là non c’è la corrente, capito ?).

Si va a via Garibaldi, si scarica, si rimonta.

Alle 15 si mangia qualche panino, delle olive, si beve un po’ di birra e vino. Ci si riposa un poco nel giardino sotto un bel sole quasi estivo. Si parla del più e del meno. Raccontiamo i fatti appena accaduti e le vicissitudini ancora non finite. Si scherza per diradare la tensione e la tristezza.

Alle sedici se ne vanno. Hanno fatto un bel lavoro, veloce e accurato, quasi fossero del mestiere. Ringraziamo, baci ed abbracci.

Rimaniamo soli . Michela è piegata in due dal dolore suo solito alla schiena. Stasera Voltaren miscelato a Muscoril, una bella iniezione e…buona notte.

Io non sto molto meglio con la mia spalla bloccata ed un forte dolore al solito ginocchio sinistro. A nanna e…libidine.

03 Maggio Dormito a Montesilvano tutti e due male per i dolori. 11° notte.

Abbiamo finito le iniezioni per Michela. Domani passerò dal medico per farmele segnare. Domani devo fare tante cose ma non ci voglio pensare ora.

Oggi è domenica e vedo sull’agenda che si festeggia S.Filippo e Giacomo. Sono i santi protettori di Collecorvino assieme a S Rocco ed alla Madonna dei Miracoli. Non ci ho mai creduto più di tanto ma tutti ‘sti santi e madonne potevano proteggere meglio ‘sto paesello ! Forse ce l’hanno con noi, che proprio credenti non siamo ma allora perché sono inagibili anche tutte e tre le chiese del paese ? Le vie del Signore sono infinite e misteriose.

Ho chiesto al 187 di Telecom il trasloco della nostra linea telefonica. Mi hanno dato l’appuntamento per il giorno 08 maggio alle ore 10.

Gli ho spiegato la mia situazione e l’operatore mi ha sottolineato che non dovrò pagare nulla.

Prima di sera ci arrivano altre due telefonate al cellulare con le quali ci ricordano l’appuntamento dell’8 maggio e con l’occasione ci cercano di vendere un cordless. Ora non esageriamo.

04 Maggio Dormito a Montesilvano.12° notte.

Alle 08.30 passo all’ambulatorio del mio medico curante per farmi segnare le iniezioni per Michela. Ci saranno almeno 20, 25 persone. La stanza è piena e ci sono persone anche fuori che aspettano.

Chiedo (mai fatto prima) se posso passare avanti solo per la ricetta aggravando un po’ la situazione con il fatto che mia moglie sta male, cosa che d’altra parte è vera. Silenzio.

Richiedo a voce più alta sottolineando che mi aspetto per risposta solo un si o un no.

Semplice. E’ un no !

Ringrazio ad alta voce e mi reco direttamente in farmacia ad acquistare i medicinali sperando che il farmacista sia comprensivo e non pretenda assolutamente la ricetta. Gliela porterò un altro giorno o se la farà fare dal mio medico curante. Mi consegna i medicinali e pago per intero.

Ore 09.00 Vado al Comune e rendo le chiavi originali al geom. Lorenzo. Gli chiedo, come sempre, se ci sono novità. Ci vorrà ancora un po’ di tempo. Ancora né luce, né gas, né acqua.

Gli chiedo anche se è possibile usare il secondo piano per asciugare la biancheria e riporre qualche scatola con gli oggetti che ho potuto portare via dalla casa lesionata. Mi da il gentilmente il consenso.

Inspiegabilmente l’accesso al piano superiore dell’appartamento assegnatomi era stato transennato lasciandoci a disposizione solo camera, cucina e bagno al primo piano. Strano in una casa dove esiste un solo ingresso !

Da buonista, ma non troppo, mi viene da pensare che forse è stato chiuso perché non vi stato effettuato nessun tipo di pulizia. Strano perché, oltre ad una approssimativa ramazzata, questa operazione non è stata fatta neppure al primo piano.

I vetri delle finestre, con il loro colore marrone sabbiato, impediscono la vista sia dall’interno che dall’esterno. I raggi del sole non filtrano.

Un vetro oscurato nella cucina.

Un vetro oscurato nella cucina.

Gli infissi di legno all’esterno sono ricoperti di feci di colombo. I pavimenti non hanno mai visto uno straccio bagnato. Sulle maioliche delle pareti del bagno ci si può scrivere con il dito. Il bianco dei servizi igienici è coperto da uno strato di polvere e calcinacci. Sugli stessi c’è ancora l’etichetta del produttore.

Un lavandino "pronto all'uso".

Un lavandino “pronto all’uso”.

Non c’è problema. Nel tempo libero ci si dedicherà al lavoro da impresa di pulizie. Si porta l’acqua dalla fontana e …via.

Rinnovo con Sms il sollecito all’ing. Galli per la perizia e la messa in sicurezza. Al cellulare non risponde. Sarà a qualche riunione.

Ore 12.00 Da casa dei nonnini, che gentilmente me lo hanno permesso, sollecito l’allaccio al numero verde ENEL . L’operatrice Nunzia mi risponde che Collecorvino non è sulla lista dei Comuni dove vige l’urgenza e poi non risulta nessuna richiesta in tal senso. Domani chiederò all’ufficio tecnico. Oggi basta.

05 Maggio Dormito a Montesilvano. 13° notte.

Oggi è il nostro anniversario di matrimonio. 36anni insieme. Di certo non c’è voglia di festeggiare. Un forte abbraccio, un bacio e tanta voglia di piangere.

Ci arrivano gli auguri delle figlie e di qualche parente che si è ricordato.

Telefono al geometra del comune e gli riferisco ciò che mi ha risposto l’ENEL. Mi ragguaglia e spiega che loro hanno chiesto l’allaccio a ENEL ENERGIA di cui sono clienti. Mi da il codice fiscale del comune per identificare meglio la pratica.

Ore 10,30 Chiamo ENEL ENERGIA (sempre da casa dei nonnini) e Sara, la prima operatrice, mi risponde che non risulta nessuna richiesta.

Richiamo: l’operatrice Maria Rosaria mi conferma invece che la richiesta esiste. Alleluia !

Chiarisco la mia situazione e l’urgenza. Prende tempo, attese varie, chiede e infine risponde : non sono loro che fanno gli interventi ma la vecchia ENEL, ora Enel Distribuzione, loro non hanno i tecnici. Dovranno passare ancora alcuni giorni. Mi assicura di mettere in evidenza la pratica. Grazie.

Tempo cronografato al telefono : 63 minuti !! La cornetta è bollente e l’orecchio sudato.

Una domanda mi sorge spontanea : a che serve la nuova legge sulla liberalizzazione e la concorrenza ? Una vecchia Società fonda due, tre altre società ma poi è sempre la stessa pappa ? Che cosa è cambiato ? Più amici ai moltiplicati consigli di amministrazione etc. ?!

Incominciamo a guardarci intorno e cercare altre strade. Qualcosa non funziona come dovrebbe. Tutti sembrano assenti.

La risposta di molti “siamo in Italia “ non ci basta. Dicono che ora abbiamo un Governo forte, che le leggi ci sono ( ma vanno interpretate !). In TV va tutto bene, su alcuni giornali un po’ meno.

Noi chiediamo ma non otteniamo risposte concrete. Siamo fuori dal cratere e fuori da casa nostra. Forse qui da noi non c’è stato il terremoto ma un “grande starnuto” della natura o una “potente scoreggia” non contemplata dalle Istituzioni. Siamo demoralizzati.

A cena, contrariamente a quanto pensato, rimaniamo a casa, nella “ non nostra casa “ di Montesilvano.

Qualcosa si cucina. Auguri amore.

06 Maggio Dormito a Montesilvano. 14° notte.

Ore 08.30 Chiamo l’ing. Galli . “Devo riparlare con il comando dei Vigili del Fuoco. L’intervento dovrebbero farlo loro. Il vostro Comune se ne lava le mani. Attendete ancora qualche giorno.” Buongiorno.

Chiamo i Vigili del fuoco. Gli interessati sono fuori per varie riunioni. Mi passano un ufficio e mi risponde una signora : “ studiamo la situazione e richiamiamo . Per la strada deve intervenire la Provincia.” Buongiorno.

Ci informiamo alla Provincia dove abbiamo una conoscenza. A giorni ci farà sapere.

07 Maggio Dormito a Montesilvano.15° notte.

Ore 08.40 Telefono subito, dal telefono fisso dei cari e pazienti nonnini, all’ENEL ENERGIA.

L’operatrice Irene mi riconferma che gli allacci devono farli quelli di ENEL DISTRIBUZIONE che sono stati già informati. La pratica è evidenziata. Meno male, altrimenti…

Devo sentire il Comune per sapere dove devo andare a dormire dal 10 maggio perché devo lasciare i locali al terremotato di L’Aquila, l’avvocato Mario Rossi.

Ore 09.10 Chiamo il Comune con il mio cellulare. ( Ho attivato 1000 minuti TIM verso tutti i fissi ). Al momento nessun interessato è reperibile.

Mi sottolineano che per questo devo chiamare la dottoressa Marsilii dell’amministrazione e che devo riprovare fra circa un’ora. Mi irrito, forse sbagliando. Michela se ne accorge e decide che chiamerà lei.

Ore 10.20 La dottoressa è occupata.

Ore 10.35 Michela riesce a parlare con la dottoressa. Espone la nostra situazione aggiungendo che per il 13 maggio tornerà Marzia, la nostra figlia più grande, che non vediamo da otto mesi. E’ stata in Perù per missioni con vari enti statali e privati e di volontariato sia come medico che come intervistatrice e un po’ turista. Lei è psicoterapeuta.

La Marsilii prende nota e dice che ci richiamerà a breve.

Ore 12.00 La dottoressa non richiama.

Pranziamo. Io sono nervoso.

Michela decide: finito il pranzo andiamo al Comune e le parliamo di persona. Oggi è giovedì e sono aperti anche il pomeriggio. Accetto.

Sorbiamoci altri 40 chilometri. Saremo pure dei “ rompi balle “, come ci hanno definito “qualcuno” dei nostri interlocutori, ma non riusciamo più a stare senza avere delle risposte. Siamo al limite.

Calma, ci vuole calma.

Ore 14.00 Siamo al Municipio. Chiediamo della dottoressa Marsilii. E’ occupata. Appena si libererà ci riceverà. Ci sono altre due persone che aspettano in corridoio. Aspettiamo.

Nell’attesa esco a fumarmi una sigaretta. Brutto vizio. Dalla piazza guardo la chiesa che dista in linea d’aria meno di 20 metri.

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La cuspide integra del campanile “posteggiata” a terra.

Hanno raddrizzato, cementato ed ingabbiato una delle due parti terminali delle torri, quella campanaria, mentre sono riusciti a staccare, senza grossi danni, la cuspide della torre dell’orologio e depositarla quasi intera a terra dove ora fa mostra di sé come originale monumento in ricordo del sisma. Bel lavoro.

Ore 14.30 La Marsilii ci riceve. Non era riuscita a parlare con il titolare del Ristorante per le camere e per questo non ci aveva richiamato. Ci riprova davanti a noi.

Parla, chiede, chiarisce che noi siamo lì davanti a lei, ringrazia, saluta.

Allora – rivolta a noi – ci sono riuscita. Avete una camera dal 10 maggio e l’altra dal 13 maggio alla Fattoria di contrada S.Maria, qui a Collecorvino. E’ l’unica che ha le stanze (due in tutto !). Non ci sono altri alberghi nel Comune. Domani – rivolta a mia moglie – le telefono e le confermo tutto”.

Prima di lasciare l’ufficio preghiamo anche lei di sollecitare i vari lavori ed allacci alla casa di via Garibaldi. Lo fa parlando al telefono con l’ufficio tecnico e con un dipendente ENEL che lavora in zona. “ Credo ci vorranno ancora tre o quattro giorni per tutto”. Bene.

La salutiamo, la ringraziamo doverosamente ed usciamo.

A mia moglie la dottoressa è piaciuta. Pallida, nervosa ma le sembra una persona che sa il fatto suo.

Vedremo….

08 Maggio Dormito a Montesilvano.16° notte.

Ore 10.00 Vado all’appuntamento al paese con il tecnico Telecom. E’ puntuale.

In mezzora attiva la linea facendo un buon lavoro. Solo qualche difficoltà data la vetustà delle mura sulle quali deve operare e la ricerca dei fili della linea che deve utilizzare.

L’unico lavoro richiesto da me è stato eseguito nei tempi giusti. Evviva me.

Ore 12.00 Mi telefona Michela. L’ha chiamata la dottoressa Marsilii.

Ci viene confermata la disponibilità delle camere alla Fattoria sia per noi due che per Marzia. E’ riuscita a “ strappare” la prima colazione ma non se ne parla degli altri pasti. Ci dovremo arrangiare.

Michela le ha chiesto il perché:

se foste stati a casa vostra i pasti ve li sareste preparati da soli.  è stata l’enigmatica risposta. (!!!)

In quale casa ? Quella dichiarata inagibile o quella senza acqua, luce e gas ?

Una degna risposta della serie : “se mio nonno avesse avuto le ruote sarebbe stato un calesse”!

Mia moglie la ringrazia ugualmente, anche se scossa, dicendole che comunque ci saremmo arrangiati. Io rimango zitto e di stucco.

Salutandoci la dottoressa, ai convenevoli, aggiunge una frase che suona ancor più infelice : buon fine settimana.

No comment.

Ore 15.00 Decisione. Chiamo la Prefettura e parlo con il sig. Sanfilippo al quale faccio presente tutta la nostra situazione.

Vedrà come intervenire presso il Sindaco. Gli faccio presente che non ci interessa nulla dei pasti ma desidereremmo solo un posto dove avere una quasi normale vita di tutti i giorni.

Ore 15.10 Ci richiama il sig. Sanfilippo. Fra un’ora parlerà con il vice prefetto e vedranno come fare in “ maniera governativa “ !?

Ore 17.10 Ci richiama la Prefettura. Hanno contattato il Sindaco di Collecorvino il quale ha assicurato che entro 24 ore dovrebbe essere tutto a posto.

Mi dice anche che lo stesso Sindaco mi invita a chiamarlo domani semmai ci fossero ancora problemi .

La Prefettura mi esorta a richiamarli per ragguagliarli e di riferire possibilmente alla dottoressa De Cesaris, vice-prefetto.

Ho forti dubbi ; domani è sabato!?!?

09 Maggio Dormito a Montesilvano. 17° notte.

Ore 10.45 Cerco di contattare il Sindaco presso il Comune. Mi rispondono che non c’è nessuno. E’ attivo solo il servizio elettorale. Il Sindaco non è reperibile. E’ ad una riunione a Pescara.

Ore 18.00 Sono passate le 24 ore. Nessuna novità da nessuno.

Chiamo il Sindaco a casa. Non risponde. Non insisto. Non mi piace rompere le palle a casa di chiunque.

Michela ed io incominciamo a raccogliere le poche cose in giro per la casa ed a prepararci per lasciarla domani.

Due scatole e due borsoni bastano. Sarà il trasloco più facile della nostra vita. Il televisore e le due brandine con i materassi li lasciamo all’avvocato. Lo abbiamo sentito al cellulare. Gli potrebbero servire per un primo periodo.

10 Maggio    Dormito a Montesilvano 18° notte. L’ultima.

Oggi è domenica : il riposo dei giusti. Tutto tace.

Passiamo la mattinata a pulire quel poco che abbiamo sporcato. Vogliamo lasciare tutto a posto, in ordine e pulito.

Consumiamo un pranzo veloce e direi molto frugale.

Riportiamo i pochi mobili dai nonnini che ce li avevamo prestati. Li salutiamo.

Ci incontriamo con i nuovi inquilini. Lasciamo loro le chiavi . Carichiamo la macchina e si parte per La Fattoria.

Mi viene in mente la canzone che cantavano quelli del quartetto Cetra. “ Nella vecchia fattoria ia, ia, oh.” Reminiscenze.

Occupiamo la nostra stanza. E’ piccola ma carina, di stile country. C’è l’indispensabile.

Apriamo le finestre per arieggiare. Fa caldo. Rimaniamo impicciati con delle ragnatele ma d’altra parte siamo in campagna !

Il panorama è bello.

Spaziando da nord si vede il Gran Sasso ancora leggermente innevato, le vallate del Tavo e del Pescara con le loro colline verdi e costellate di case e di ulivi, un poco di mare all’orizzonte, il convento con annesso cimitero ( fa parte del pacchetto).

Intorno a noi si estende il parco del ristorante con prato all’inglese e la fontana. Si respira.

Il prato del Ristorante La Fattoria. La nostra stanza è nella casetta, in alto a sinistra.

Il prato del Ristorante La Fattoria. La nostra stanza è nella casetta, in alto a sinistra.

Sotto di noi, non insonorizzato, un enorme gazebo dove si svolgono le feste con musica e danze. (!?) Prevediamo nottate turbolente.

Parliamo con il titolare: Cristiano. E’ giovane e simpatico. Ci dà il benvenuto. Ci saluta anche la giovane e bella moglie Manuela.

Sono molto occupati. E’ in svolgimento un banchetto per una prima comunione. C’è tanta gente. Gli rubo poco tempo.

Gli chiedo a che ora si può consumare la prima colazione perché Michela alle 7 meno 10 deve prendere l’autobus e andare al lavoro.

Sgrana gli occhi. Loro vanno a dormire non prima delle 3 o le 4 della notte. Si scusa con una espressione che manifesta tutto il suo sincero rincrescimento e sembra voler quasi chiedere perdono.

Non possono prima delle 8, proprio non ce la fanno. Non c’è problema. Gli diciamo di non preoccuparsi. Vorrà dire che io farò colazione doppia!

A tal proposito mi dice che la colazione, non richiesta dal Comune, l’ha offerta lui spontaneamente e volentieri quando ha parlato al telefono con la Marsilii.

Era il minimo che potesse fare non avendo avuto disposizioni per servirci i pasti.

Ci ridiamo su . Lui per la mia richiesta di colazione doppia ed io per entrambe pensando a quello che ci disse la Marsilii.

Lo lascio lavorare.

Per cena andiamo alla nostra casetta “inferma”.

Ci si mette in giardino, romanticamente al lume delle candele antizanzare. Avevamo comprato delle fave fresche, pane e salame, una bottiglia di vino, poco altro ma più che sufficiente.

La serata è bella, Michela pure.

11 Maggio Dormito alla Fattoria. 1° notte.

Dormito male ma si sa: letti e ambienti nuovi. Rumori di compressori e aspiratori delle cappe del ristorante. Ci si abituerà.

Ore 08.00 Scendo al ristorante. Michela è già al lavoro da più di un’ora.

Cristiano mi dà il buongiorno. Mi prepara un latte macchiato e mette a tavola due calde brioches. E’ andato in paese a prenderle. Ne mangio una e l’altra la prendo per Michela. Domani ha la colazione.

Con Cristian ( lo chiamano così )parliamo della situazione che sto vivendo. Ci conosciamo un po’ meglio. Mi chiede quanto tempo resteremo da lui. A saperlo! Dipendesse da noi !

Ore 08.30 Vado al Comune : sulla porta incrocio il sig. Zaffiri, che ho saputo essere un assessore. Mi ricordo che anche lui era presente durante la prima riunione del 22 aprile. Mi era sembrata una persona onesta e non sempre d’accordo con gli altri presenti.

Mi chiede scusa di come stanno andando le cose. E’ la prima volta che una persona delle così dette Istituzioni si rivolge spontaneamente a me in questa forma. Mi ha fatto piacere. Vedremo più in là.

Sento il geom. Sigismondo. Non sa quando tutto sarà pronto in via Garibaldi ma ribadisce che appena allacciata la corrente in tre ore faranno tutto il resto.

Mi rallegra poi dicendomi che “ quella casa è vecchia, fatta male, dovevi intervenire prima del terremoto”.

Mi sento in colpa. A nulla è servito rifare il tetto, a nulla il rinforzare e rifare parte dei pavimenti, sostituire gli infissi, mettere il riscaldamento. A nulla è servito dar fondo ai risparmi di anni e sfruttare il lavoro di mia moglie essendo io disoccupato da tre anni e da altri tre o quattro aver operato come un insignificante gallinaceo Co.Co.Co. . Mi sento un cane bastonato.

Lo saluto mestamente senza controbattere e vado all’ufficio del Sindaco Massimiliano Volpone.

Il primo cittadino mi rinnova la sollecita messa in sicurezza della casa a spese mie.

Per la casa di via Garibaldi sentenzia, dopo aver sentito telefonicamente il geometra, che tutto sarà risolto entro 24 ore!!

Gli piace “questo lasso di tempo” ma intanto ne sono passate 72 dalla prima promessa !

Non ribadisco. Mi scappa da ridere. Ci vuole un po’ di umorismo all’inglese! Saluto ed esco.

Ore 09.20 Richiamo ENEL ENERGIA dal mio telefono che è l’unica cosa che funzioni in via Garibaldi 15.

La pratica è in evidenza e “ salvaguardata “! (?)

Che vorrà dire? Ci vorranno comunque ancora 2 o 3 giorni. Mi invita ad avere un po’ di pazienza. Mi sento meglio. Mi sa che le 24 ore indicate dal Sindaco non saranno ulteriormente rispettate.

Ore 09.54 Chiamo l’ingegnere Galli. Mi ribadisce che i Vigili del Fuoco asseriscono che spetta al Comune la messa in sicurezza. (Il Comune che spetta a noi etc. etc.) Gli sollecito anche la perizia giurata ed un preventivo sul costo. Richiamerà lui. Sta andando ad una riunione per il terremoto.

Ore 10.30 Chiamo la Prefettura e parlo con il sig. Sanfilippo.

Evidenzio il nulla di fatto, lo metto al corrente dei problemi finanziari e del nostro stato d’animo.

Mi invita domani in Prefettura per parlare con la dottoressa De Cesaris. Si va.

A cena siamo invitati da una amica di mia moglie, la signora Rosanna. Passeremo una serata un po’ diversa.

12 Maggio Dormito alla Fattoria. 2° notte.

Ore 09.30 Mi telefona il geometra del Comune. Mi chiede le chiavi originali di via Garibaldi che già gli ho restituito il giorno 4 maggio. Si accerta e si scusa.

Sembra che l’ENEL debba venire per vedere dove montare il contatore. Speriamo. E’ già un buon passo avanti.

Ore 10.30 Con Michela, che ha preso un permesso, andiamo in Prefettura.

Dopo averci ascoltato la dottoressa De Cesaris, viceprefetto, sollecita personalmente i vari allacci e ci dice che domani ha una riunione nella quale saranno presenti anche dei rappresentanti dell’ENEL. “Gli daremo una bella sculacciata !” Vorremmo esserci.!? Ci da anche dei nominativi che possono aiutarci nel risolvere la situazione.

Conosciamo di persona anche il sig. Sanfilippo. Ci telefonerà spesso per essere aggiornato sull’evolversi delle cose. Salutiamo ringraziando e usciamo.

Ore 12,30 Telefono all’ingegner Galli. Non è ancora riuscito ad avere i contatti giusti. Varie nuove direttive, ordinanze e decreti hanno creato confusione.

Ore 12.40 L’ACA ha allacciato l’acqua. Eppur si muove.

E’ bastato spostare una leva !! Aveva ragione Archimede da Siracusa !

Ore 15.30 Il Comune ha inviato i soliti due operai con il lavello per la cucina . Iniziano a montarlo ma vari “problemi tecnici “ rallentano i lavori.

Ore 17.30 I due operai del Comune se ne vanno e lasciano l’acqua chiusa. Torneranno domani per finire e effettuare altri piccoli lavori.

Ore 18.00 Chiama Sanfilippo. Gli confermo che i lavori vanno a rilento ma vanno. Andamento lento. Sarà la politica dei piccoli passi !?

Situazione ad oggi dopo 22 giorni dall’assegnazione della casa : SI acqua ( ma chiusa), NO corrente, NO gas.

No party!

Alla sera decidiamo di andare a mangiare una pizza giù da Cristiano. Ce la siamo meritata e pochi euro ce li possiamo permettere.

Mentre io prendo una bella, buona ed enorme pizza con le alici , a mia moglie viene la voglia dell’agnello sulle braci che le viene anche consigliato da Cristiano. Ma si, se lo merita.

E’ ottimo, abbondante e ben cucinato. Il tutto è accompagnato dal vino della casa, un discreto Montepulciano.

A fine pasto si avvicina al tavolo il sig. Gianni, suocero di Cristiano.

E’ molto simpatico. Ci offre un liquore fatto da lui : vino rosso, ciliegie e mandorle. Va servito ghiacciato e accompagnato dai cantucci, piccoli dolcetti abruzzesi alle mandorle, che vanno intinti nel liquore. Molto buono.

Chiedo il conto. Cristiano risponde con un “niente” che mi imbarazza. “Offre la casa. Stasera siete stati miei ospiti.”.

Lo ringrazio alzandomi e afferro con entrambe le mie mani la sua. Mi sento imbarazzato. Riesco solo a dire in maniera goffa “ grazie, veramente grazie.”

Salutiamo e usciamo a fare due passi lungo la strada che costeggia la campagna prima di salire in camera.

La serata è piacevole e le stelle stanno a guardare.

13 Maggio Dormito alla Fattoria. 3° notte.

Oggi ritorna Marzia la grande, nel senso che è la figlia maggiore.

Andremo a prenderla alla stazione di Pescara . Sono otto mesi che non la vediamo. E’ stata in Perù, Bolivia, in Cile, in Argentina e non so in quali altre nazioni dell’America Latina. Un po per lavoro e un poco, poco per diletto. Ha fatto esperienza ed il curriculum ci guadagna.

Ore 09.00 L’operaio del Comune viene per finire di mettere a posto il lavello. Alle 10,30 finisce.

Ore 11.00 Posiziona e attiva anche la lavatrice. Riapre l’acqua.

L’altro operaio, nel frattempo, ha creato il foro nel muro dove sarà collocata la cassetta dell’ENEL. Puliscono un poco anche il tetto che era pieno di erbacce. Levano un po’ di sporco dalla grondaia e sistemano alla meglio le molte tegole rotte.

E’ passato anche l’elettricista per fare un sopralluogo sui lavori da fare ed il materiale che serve. Dice che ripasserà domani.

E’ venuto a vedere la situazione anche il geometra Lorenzo. Per il gas ci vorrà ancora qualche giorno perché ha dovuto presentare la relazione tecnica su come è fatto l’impianto.

Se ne vanno tutti ed io corro a Pescara a prendere Michela e con lei andiamo alla stazione a ricevere Marzia che arriva puntuale.

Ore 13.00 Siamo alla Provincia. Presso l’ufficio di P.D.F. , conoscente di Marina, (la nostra figlia minore), abbiamo l’appuntamento con il dottor Di Dipietrantonio. E’ presente anche l’architetto Mancini . Dovranno fare un sopralluogo sul tratto di strada davanti a casa ed eventualmente installare un senso alternato.(?) Vedremo.

Fra le altre cose ci dicono che esiste una direttiva con la quale spettava al Sindaco mettere in sicurezza la casa ed oltre a tutto doveva provvedere anche ai pasti nel periodo nel quale non potevamo cucinare con mezzi nostri. Aggiungono che il Sindaco avrebbe dovuto fare una richiesta per avere gli aiuti dai Fondi Europei e che la scadenza per ottenerli è prossima.

Salutiamo.

Tutti sanno tutto. Siamo confusi più che mai ed a ogni asserzione sia di Pinco che di Pallino lo diventiamo ancora di più. Quelli dicono che spetta a noi fare questo e quello, quegli altri dicono che invece spetta al Comune, altri ancora che spetta ai Vigili del fuoco e così via. E noi siamo in mezzo, sballottati come la pallina nel flipper e senza chiarezza sul da farsi.

Pranziamo alla buona in via Garibaldi. Ho messo la bombola di gpl. Preferiamo parlare il meno possibile degli avvenimenti della mattinata. Ascoltiamo mia figlia che ha da dirci tante cose sulla sua esperienza in Sud America.

Nel pomeriggio non si vede nessuno.

Manca ancora gas e corrente elettrica.

14 Maggio Dormito alla Fattoria. 4° notte.

In mattinata vado al Comune con Marzia. Deve rifare la carta d’identità. Mentre lei si ferma all’anagrafe io salgo all’ufficio tecnico per parlare con l’ingegnere Di Giacomo.

Gli comunico ciò che mi hanno detto alla Provincia.

Si altera. Dichiara che non esistono i fondi europei, che con la messa in sicurezza loro non c’entrano nulla, che la gente parla a sproposito etc.

Come volevasi dimostrare.

Chiama, in mia presenza, la Provincia e parla con Di Dipietrantonio. Mi fa ascoltare.

Il funzionario della Provincia nega, nega, nega : “non li conosco. Ieri non li ho visti. Mai detto dei fondi europei.” ALLIBITO !!

Entra nell’ufficio anche mia figlia. Dato che pure lei era presente le faccio raccontare quello che ci è stato detto. Conferma la mia versione. “ A questo punto – concludo rivolgendomi all’ingegnere – vuol dire che mia figlia, mia moglie ed io siamo dei deficienti o dei cretini che sentono le voci ! “

Mi sto alterando. Chiudo la discussione. Saluto e usciamo.

A casa telefoniamo alla signora P. della Provincia.

Resta allibita anche lei che era testimone dell’incontro in Provincia.

Veniamo poi a sapere che il funzionario sta attraversando un brutto momento ed è preda di ricorrenti crisi di amnesia. !!! Provvederanno loro a richiamare l’ingegnere del Comune ed a spiegare. E noi sempre in mezzo !!!

Telefono a ing. Galli. Sollecito la perizia, messa in sicurezza etc. Si farà sentire lui. A ridanghete !

Per cena stiamo in via Garibaldi. Mia figlia Marzia, Michela ed io. Ci si arrangia.

Ad una certa ora accendiamo le candele insetticide perché non ci si vede più. Atmosfera romantica e profumata di citronella.

Oggi non si è visto né sentito nessuno per i lavori. Ancora senza gas e corrente.

Almeno c’è l’acqua.

15 Maggio Dormito alla Fattoria. 5° notte.

Stanotte c’è stata una festa fino alle due. Uno festeggiava la pensione. Canti, musica, karaoke estremo da brividi. Nervi un po’ a pezzi. Mia moglie avrà dormito si e no tre ore. Anche Marzia era contenta della nottata !!

Ore 10.00 Mi chiama una impiegata della Provincia. Mi anticipa che il giorno 20 maggio alle ore 10 ci sarà un sopralluogo per la strada. Seguirà la raccomandata.

Telefono a ing. Galli. Ha trovato una impresa. Gli riferisco del sopralluogo della Provincia. Dice che ci sarà pure lui.

Ore 10.30 Chiama il Comune. Oggi alle 14 viene un addetto ENEL e uno della Vestina Gas. Lassù qualcuno ….

Ore 14.00 Non si vede nessuno.

Ore 15,35 Arriva l’ENEL. Sono in due. Chiedo cautamente perché ci hanno messo tanto a venire. Replicano che l’ordine di allaccio glielo hanno passato due giorni fa. !?!?

Ore 18.15 Il contatore è stato posizionato e attivato. Ora deve venire l’elettricista del Comune per gli impianti interni. Domani è sabato. Vedremo…forse … ma senza luce sarà difficile.

16 Maggio Dormito alla Fattoria. 6° notte.

Anche questa notte c’è stata “ fiesta “.

Fino a mezzanotte il cuore pulsava impazzito a causa del bum, bum, bum assordante. I vetri delle finestre ed il letto ( verità) vibravano. Se fosse arrivata una scossa di terremoto non l’avremmo sentita. Dopo la mezzanotte è stato abbassato il volume. E’ finito tutto oltre le due.

Riposata, Michela va al lavoro. Io scendo alle 8 a fare colazione . Marzia dorme un po’ di più.

In compenso la colazione era ottima. Molte succulenti, grasse paste a tavola. Una me la mangio alla faccia dei trigliceridi. Parlando con Gianni, suocero del proprietario, vengo a sapere che la festa di questa notte era per un compleanno : diciotto anni. Ma sì, si diverta chi può. Del doman non c’è certezza.

A pranzo si va alla via Garibaldi.

Sorpresa ! Manca l’acqua. Vado alla fontana a prenderne un boccione da cinque litri per bere. I piatti li laveremo stasera. Telefono al numero verde dell’ACA ma l’operatrice non mi sa dire nulla di preciso.

A cena l’acqua è tornata. Meno male. Si finisce presto a causa del buio.

Nessuna nuova dal Comune nella giornata.

17 Maggio Dormito alla Fattoria. 7° notte.

Oggi è domenica. Inutile aspettarsi qualcosa da qualcuno.

Si va a casetta nostra.

Le crepe sul muro a sud ci sembrano più grandi come anche ci appare più spostata la colonna portante di mattoni, ma forse siamo noi che ingigantiamo le cose. Anche le crepe sotto la finestra sembrano enormi.

Si bagnano le piante nel giardino. Si gioca con il cane.

La strada è come prima. Nessuna manutenzione ed è passato più di un mese.

18 Maggio Dormito alla Fattoria. 8° notte.

Vado dal medico con Marzia. Pressione 160-96. Un po’ alta. Continuo con Zantipress.

Ore10.00 Vado al Comune. Il geometra Sigismondo non sapeva che l’Enel mi avesse allacciato il contatore. Telefona all’elettricista. Verrà domani mattina alle 8.

Ore 10.30 Mi richiama Lorenzo al cellulare. Spostato appuntamento a domani alle 15.

Verrà anche l’idraulico per un sopralluogo e fare la relazione per la Vestina Gas.

Alla sera arriva dal Piemonte un ospite: Matteo. E’ un “amico” piemontese di nostra figlia Marzia. Povero Matteo!

Non conosceva l’indirizzo esatto e, all’imbrunire avanzava per tutta via Garibaldi chiamando ad alta voce il nome di Marzia alla maniera degli antichi banditori !!

Si sono conosciuti in Perù. E’ venuto in Abruzzo per lavoro. Ragazzo simpatico e di compagnia. Si passa una serata diversa.

Rimane nostro ospite per alcuni giorni. Basta che si accontenti !

19 Maggio Dormito alla Fattoria. 9° notte.

Ore 15.00 L’elettricista arriva puntuale.

Ore 17.30 L’elettricista se ne va.

Ha collegato il contatore all’impianto della abitazione. Ora il frigorifero si può accendere. Anche le prese sono funzionanti. Non ha portato i portalampade. Finirà domani pomeriggio.

Per lo meno ora si possono consumare un po’ di bevande fresche e tenere dei cibi deteriorabili.

Acconcio una luce in cucina e si mangia con più calma non temendo che il sole tramonti. Alla faccia dei vampiri.

20 Maggio Dormito alla Fattoria. 10° notte.

Ore 10.30 Sopralluogo della Provincia di Pescara. ( Non mi è arrivata ancora la raccomandata !)

Sono presenti per la Provincia il geometra Mauro Di Blasio, l’arch. Mancini e il sig.Catena di Collecorvino. Per il Comune c’è il comandante della polizia urbana e l’ing. Di Giacomo dell’ufficio tecnico.

C’è da parte nostra l’ing. Galli con il rappresentante di una impresa edile: il sig. Luigi della Montedil .

Assenti (giustificati ?) i Vigili del Fuoco, la Protezione Civile di Pescara, la Prefettura ai quali, ho saputo dopo, era stata comunque inviata la notifica. Non gli sarà stata consegnata la raccomandata !

Il tutto si risolve nel salvaguardare la percorribilità della provinciale nr. 13 antistante casetta nostra.

N.B. Mi viene esplicitamente detto che una volta effettuata la messa in sicurezza e dovendo, per motivi tecnici, occupare parte della sede stradale, sarà opportuno segnalare anche con semaforo e vari cartelli di pericolo il restringimento della carreggiata.

A tutto ciò, ovvero al controllo, alla manutenzione, alla segnalazione di eventuali anomalie di tutto l’apparato segnaletico posto in opera CI DEVO STARE ATTENTO IO . !!!

Chiedo umilmente, con stile fantozziano, se mi verrà assegnata anche una uniforme, la paletta ed il blocchetto delle contravvenzioni, tanto per spezzare la tensione e l’incredulità che ho dentro.

Faccio presente che lì non ci vivo più perché la casa è inagibile.

Risatine intorno. Tutti se ne vanno. Mi sento tanto Rigoletto.

Io rimango ancora a lungo solo, pensieroso ed esterrefatto. Nessuno, della Provincia, ha parlato di messa in sicurezza della pavimentazione stradale e del pericolo che questa possa franare . Funzionerà così ?!?! Non sono del mestiere !

Ore15.30 In via Garibaldi ritorna l’elettricista. Finisce il lavoro. Ora ho anche l’illuminazione. Manca solo il gas

A cena parliamo dei fatti di oggi e, udite, udite, guardiamo un poco la televisione, male perché non c’è l’antenna e si vede tutto come attraverso una fantasmagorica bufera di neve colorata ma già ci sembra un ritorno verso la quasi normalità.

Su RAI UNO parlano del terremoto e delle scosse che continuano anche se con minore intensità.

Appare il Cavaliere. SPENGO.

21 Maggio Dormito alla Fattoria. 11° notte.

Per il gas non si è visto nessuno.

Ore11.00 Mi telefona il sig. Sanfilippo, della Prefettura, per essere aggiornato.

Gli racconto tutto quello che mi è successo ieri. Parla con qualcuno e mi mette in attesa per rintracciare certi documenti.

Alla fine mi dice che : le spese per la messa in sicurezza non sono a carico nostro.

Il Decreto legge del 28 aprile 2009, nr. 39, art.1, comma 3 parla chiaro. Deve provvedere il Comune con i mezzi messi a disposizione dallo Stato e poi sarà rimborsato.

Mi invita a farlo presente al Sindaco e se ci fossero problemi, dirgli di chiamare la dottoressa De Cesaris. Lo ringrazio e saluto.

Decido di preparare ed inviare una lettera al Sindaco.

Ore19.00 Senza alcun preavviso, all’ora di cena, manca nuovamente l’acqua. Chiamo il numero verde dell’Aca e faccio la segnalazione automatica.

Ore 22.00 Richiamo l’ACA e mi risponde “Tim, il numero non è raggiungibile” !?

Ore 22.20 Richiamo: stessa risposta.

Chiamo il 113 e segnalo l’incongruenza. Provano loro e mi richiamano. Non è vero che il numero verde, come riportato sulle pagine bianche, è attivo 24 ore su 24 e non capiscono neanche loro perché risponda Tim.

Mi arrendo. Andiamo a nanna.

P.S.: oggi mi hanno consegnato la raccomandata della Provincia per il sopralluogo effettuato il 20 maggio Sul documento c’è la data del 14 maggio. Il timbro “Pescara” è del 18 maggio. Un timbro “Montesilvano” porta la data del 19 maggio.

Cari, vecchi Pony Express del Far West !

22 Maggio Dormito alla Fattoria. 12° notte.

Matteo, l’amico di Marzia, ritorna in Piemonte.

Manca ancora l’acqua e mancherà tutto il giorno. Non riesco ad avere risposte dall’ ACA.

L’idraulico non si è visto. Forse sa della mancanza dell’erogazione dell’acqua e reputa la sua presenza inutile.

23 Maggio Dormito alla Fattoria. 13° notte.

In via Garibaldi manca ancora l’acqua.

Chiamo l’ACA e mi rispondono che stanno operando ma non conoscono i tempi per la riattivazione.. Riesco a reperire una tanica da 25 litri. Vado avanti e indietro dalla fontanella.

Oggi ritorna anche Marina. Decidiamo : si va cena da Cristiano. Crepi l’avarizia.

Ci sono molti clienti ma il proprietario ci accoglie volentieri e ci offre il tavolo dove di solito mangiano quelli della loro famiglia.

Ceniamo molto bene. Le ragazze si sbizzarriscono . Io mi accontento della mia napoletana. Ci offrono anche il liquore della casa.

Gianni, il suocero, ci fa compagnia e racconta un po’ della sua vita. Il suo trascorso lavoro di autista, i viaggi e altro.

Chiediamo alla fine il conto. Cristiano ci chiede una cifra irrisoria.

Inutile dirgli che si è sbagliato. Chiude il discorso con un “va bene così”. Grazie, veramente grazie.

24 Maggio Dormito alla Fattoria. 14° notte.

Niente di nuovo sul fronte , ma è domenica. “L’esercito marciava per raggiunger la frontiera…”.

L’acqua manca sempre. Chiamo molte volte. Stanno lavorando…condutture vecchie… pazienza….

Ore 19.00 E’ tornata l’acqua. Mancava dal 21 maggio. Evviva.

25 Maggio Dormito alla Fattoria. 15° notte.

Ieri sera c’è stata musica fino a tardi. Abituati.

Ore 09.00 Il Comune ci avvisa che oggi mettono il contatore del gas e domani viene l’idraulico per il funzionamento della caldaia per l’acqua calda, i termosifoni ed altri piccoli lavori.

Ma vai !! Ma vieni !!

Ore 14.20 Il contatore del gas è installato.

In mattinata ho inviato le raccomandate al Sindaco, ai Vigili del Fuoco, alla Protezione Civile, alla Prefettura e al dr. Bertolaso. Chiedo che sia il Comune a provvedere alla messa in sicurezza della nostra casetta facendo riferimento alle direttive del Decreto del 28 aprile.

26 Maggio Dormito alla Fattoria. 16° notte.

Tutto tace.

27 Maggio Dormito alla Fattoria. 17° notte.

Ore 07.00 Vado a Via Garibaldi. Viene l’idraulico per mettere in funzione la caldaia. Funziona! C’è qualche problemino nei termosifoni. Uno non ha la valvola di scarico !

Mi sottolinea anche che manca un foro per l’aerazione dei locali. Così l’impianto non è a norma. Dovrà sentire l’ufficio tecnico del Comune. Va bene così.

Dovrà ripassare per mettere a posto la vasca dei panni e l’autoclave e poco altro. Lo farà sabato prossimo. Capisco che Fabio, un uomo giovane di Picciano, lavora per il Comune a tempo perso.

Gli rispondo che non ci sono problemi.

Stanotte si dorme in via Garibaldi: 36 giorni dopo l’assegnazione della casa!!

Ore 15.00 Andiamo alla Fattoria a recuperare la poca roba che avevamo in stanza. Salutiamo tutti e ringraziamo per l’ospitalità e per la loro affabilità e cordialità. Ci invitano ad andarli a trovare anche solo per qualche chiacchiera o un caffè. Li ringraziamo ancora.

Andiamo alla macchina. A terra c’è una bottiglia. E’ il famoso liquore di Gianni.

28 Maggio Dormito in via Garibaldi. 1° notte.

La casa gialla. Il nostro nuovo tetto.

La casa gialla. Il nostro nuovo tetto.

Abbiamo riposato poco. Rumori nuovi e sconosciuti. Normale. E poi i piccioni. Tanti piccioni. Dio, quanti piccioni!

Le scale sono sempre tappezzate con i loro escrementi.

A nulla serve tentare di cacciarli con urla, battendo le mani o brandendo una scopa. Hanno fatto i loro nidi nella casa accanto. Non essendoci il tetto e crollati parte dei solai, ci si trovano molto bene. Non possiamo stendere i panni sul terrazzino perché preso di mira. Non possiamo mettere due piante sulle scale perché diventerebbero tutte tipo clima natalizio, solo che al posto della neve…..

Laviamo, laviamo e loro imperterriti sporcano, quasi per dispetto.

Ore 09.00 Ho la visita endocrinologa a Pescara. La tiroide dà i numeri ma non solo quella. Già che c’erano sono intervenuti con una aspirazione eco-assistita. Devo fare anche delle analisi a Medicina Nucleare. Il 13 luglio avrò la visita di controllo.

L’ing. Galli ci dà appuntamento presso il suo studio mercoledì 3 giugno. C’è il ponte della festa della Repubblica. !

29 Maggio Dormito in via Garibaldi. 2° notte.

E’ andata un po’ meglio.

Nessuna novità.

30 Maggio Dormito in via Garibaldi. 3° notte.

Sono ritornate , firmate, le ricevute delle raccomandate a.r.., tutte meno quella del Comune di Collecorvino. Tanto vicina e tanto lontana appari!

Ore 16.15 Ritorna Fabio, l’idraulico. Lo aspettavo in mattinata.

Sistema la lavatrice e l’autoclave. Per la vasca dei panni deve ritornare. Ha fatto due fori al muro che si è rivelato costruito con foratini.

E’ passato da parte a parte! Non può mettere i ferri reggi-vasca. Sarebbe pericoloso. Ripasserà. Esce alle 19.30 .

Oggi c’è anche Marina. La famiglia è nuovamente riunita.

31 Maggio Dormito in via Garibaldi. 4° notte.

Oggi è domenica. La passiamo tutti insieme. Parliamo, discutiamo. Oggi ancora non sappiamo nulla sul nostro futuro di terremotati.

Il Sindaco ci disse in aprile che ci avrebbe seguito passo, passo e aggiornato sul da farsi. Mai sentito.

Più di una persona, (parlo di professionisti), mi ha ripetuto che sarebbe meglio buttare giù la casa e rifarla. Costerebbe meno. Non si può. Deve ridiventare com’era!

continua…

APRILE 2009

z settembre 2007 2 032APRILE 2009 : Dies irae .

06 Aprile Ore 03.32: Mario, il terremoto!

Con queste parole, urlate da mia moglie Michela, mi sveglio e saltiamo giù dal letto mentre la camera sembra sussultare, ondeggiare. Nulla è fermo.  Le ante dell’armadio si aprono e fanno cadere alcuni vestiti, il lampadario è impazzito, i libri, allineati su un mobile, cadono a terra. Le bamboline collezionate da Michela scappano terrorizzate dalla loro vetrina e arrivate a terra continuano a sobbalzare come colpite da forti spasmi. Alcuni calcinacci cadono dal soffitto. I quadri non trovano più la loro giusta posizione e continuano ad oscillare e ciò che rappresentano sembra prendere vita come in un cartone animato ! Un rumore sordo, cupo scandisce il tempo dell’evento.

Ci fermiamo sotto la porta che dà sulle scale che scendono al primo piano e aspettiamo abbracciati.

L'Aquila. Il terremoto ha colpito.

L’Aquila. Il terremoto ha colpito.

Le scale sembrano quelle mobili dei supermercati ma non si capisce se salgono o scendono. Aspettiamo immobili che finisca… o che tutto finisca !  La polvere ci entra nelle narici. Continuando a stringere Michela fra le braccia per vincere il rumore le urlo all’orecchio: “ Poveracci quelli dell’Aquila !”

Collecorvino dista in linea d’aria dal capoluogo circa 70 chilometri.  L’Aquila è aldilà del Gran Sasso che ci divide. Da mesi era soggetta a frequenti scosse di terremoto.

Dopo interminabili secondi il silenzio. Un silenzio pauroso, rotto solo da lontani latrati di cani. Tutto si ferma.  Solo i lampadari continuano ad oscillare.  Corriamo scendendo le scale. Meno male che la luce non è mancata.   Non abbiamo tempo di vedere quello che è successo nelle stanze che attraversiamo. Sentiamo solo, dal rumore, che schiacciamo qualcosa sotto i piedi. Il portone principale è spalancato e Miura, il cane, si affaccia e sembra chiederci se può entrare. “ Cretina – le urlo- vattene fuori !”

Miura.

Miura.

Usciamo. C’è un gran silenzio. Strilla lontano l’allarme di qualche auto . Michela rientra ed inizia lentamente, quasi con timore, un sopralluogo. Io vado in garage e tiro fuori la macchina e la posteggio lontano da casa. Dovesse rifarlo abbiamo dove passare la notte.  Poi anch’io risalgo a controllare.

In sala a terra ci sono tanti calcinacci. Una grossa pianta grassa si è rovesciata. Molti soprammobili sono caduti rompendosi e fra questi una bottiglia di cristallo e peltro ricordo di mia madre. Aveva subito altri due terremoti leggeri, a Genova e a Latina, il terzo le è stato fatale.

Dentro al mobile bar si sono rotti tre bicchieri su cinquanta che ce n’erano! Gli storici ereditati bomboloni Napoleon sono salvi. Bene.

Sui muri, specie sopra la porta si sono aperte delle crepe. In cucina vecchia le brocche di ceramica sopra il mobile sono salve.  Solo due o tre si sono rovesciate rimanendo però sul posto.

I due brutti vasi cinesi sembrano sorridermi :” Ti credevi di averci perso !?” Peccato.  Una grossa crepa si è aperta sopra al passaggio che dà alla sala.

In salotto gli sportelli della libreria si sono tutti spalancati e alcuni libri sono caduti a terra e con loro altre bamboline e ninnoli vari. I quadri hanno assunto varie strane posizioni ma sono ancora appesi nonostante il peso di alcuni di loro. L’antenna interna della televisione è caduta e si è rotta.

Una grossa crepa appare sopra la libreria in corrispondenza della canna fumaria. Molte le fessure sopra la porta. Calcinacci sparsi. Una architrave che dà sulle scale che salgono al secondo piano è pericolosamente spaccata ! Grave.

In cucina sono visibili poche spaccature sui muri. Il resto sembra O.K. Altre brocche che stavano sopra i pensili sono immobili al loro posto.  Le scale presentano grosse crepe specie al centro dei gradini di granito. Non bene.

Tornando al piano superiore mia moglie ed io ci guardiamo in faccia facendo assumere ai nostri visi delle smorfie strane come a dire “poteva andare peggio “.

La nostra camera, che avevamo lasciato di corsa, a parte le ante dell’armadio aperte, un po’ di calcinacci, i libri e le bamboline a terra (ma quante ce ne sono?) e i quadri storti, Madonna con Bambino compresa, sembra non avere grossi problemi.

Avvicinandomi alla finestra però mi sento strano, come se andassi in discesa. Dietro alle tende c’è una grossa spaccatura proprio sotto la finestra rifatta nuova da poco. Le mattonelle del pavimento ballano. Ritorno verso la porta della camera e mi sembra di salire un pendio. Mi giro. Il pavimento pende in maniera evidente. Male.

In camera di Marina, la nostra figlia più piccola, su un muro ci sono varie spaccature quasi a formare un fuoco d’artificio, di quelli belli a forma di fiore. Per il resto niente più che documenti c qualche soprammobile a terra oltre che al normale guazzabuglio di tutti i giorni, disordine caotico di una ragazza in carriera trentenne!

In camera di Marzia, la figlia più grande, noto subito molte cose cadute a terra: libri, guantoni da boxe (!!!!), bottiglie di birra vuote ( ne fa la raccolta, meglio chiarire !) In corrispondenza della canna fumaria sono evidenti notevoli spaccature. Varie e piccole fessure aperte sulle altre pareti. Può andare.

Tutte e due le figlie, meno male, erano assenti questa notte e non sapranno mai ciò che si sono perse!

Terrorizzato e con ansia entro nell’ufficetto (così viene chiamata la stanzetta mansardata) dove tengo i documenti di casa ma soprattutto la mia cara, inestimabile, intoccabile raccolta di modelli statici di aerei, carri armati, navi da guerra e mercantili, auto d’epoca.  Soldatini dall’Egitto ai giorni nostri, elicotteri e locomotori dall’800 ad oggi. Di ferro, di plastica, di piombo ma soprattutto fragilissimi !!

Sono allineati su varie mensole e bacheche, appoggiati sulla libreria, alloggiati su vari ripiani posizionati in preesistenti nicchie di antica costruzione. Pochissimi sono a terra : tre aerei precipitati e danneggiati, un carro armato capovolto con la torretta esplosa, Attila senza arco e spadone, il Vichingo con un braccio amputato che ancora tiene stretta la scure di guerra, il Cavaliere Teutonico disarcionato ma illeso.

Stranamente  gli altri  modellini sono ancora sul loro piedistallo, al loro posto. Dopo la battaglia, da bravi militari si sono rimessi in riga, allineati. Hanno tenuto la posizione! Così anche le civettuole auto d’epoca, dopo una passerella di qualche centimetro sono lì, ferme, in bella mostra. Nessuna nave affondata, nessun treno deragliato. Libidine !

Accendo la televisione ma nulla appare che parli di un sisma.                               Ci facciamo una camomilla e…torniamo a letto!                                            Irresponsabili.

Dopo circa un’ora di occhi spalancati a vedere il buio con il corpo immobile e teso per cogliere eventuali vibrazioni, Michela, con voce alta ma pacata, afferrandomi il braccio mi avverte: “Mario…eccolooo!”

Nuovamente tutto si muove ma più debolmente quasi a non voler disturbare. Questa volta non ci fermiamo sotto l’arco della porta ed in poco tempo siamo fuori mentre la scossa sembra calmarsi, fermarsi. Spuntano le prime deboli luci dell’alba. Rientriamo.

Altra camomilla e mentre sorseggiamo la televisione dà le prime notizie.

“Forte scossa avvertita nella zona dell’Aquila di magnitudo 6,3 della scala Richter….epicentro a Paganica…abitazioni crollate…edifici pubblici rasi al suolo….il sisma sentito anche nelle Marche, nel Lazio, in Friuli….primi volontari all’opera . interviene la Protezione Civile…2 morti…12 morti… estratti dalle macerie, numerosi i feriti “ e così via in un crescendo di notizie infauste e sempre più gravi. Tutte le reti TV hanno ormai un canale aperto in diretta.

Finiamo la camomilla e mia moglie decide che si torna a dormire perché lei alle sei si deve alzare per andare al lavoro. Incoscienti.

Il civico 2 di Via Materna.

Il civico 2 di Via Materna.

Al mattino ispeziono la casa da fuori. Sinistre spaccature appaiono specie sul lato a sud. Al piano terra la mia mano entra dentro una fenditura che si è aperta sul muro.

Tutti i pavimenti della legnaia e del magazzino (ci mettiamo dentro di tutto) sembrano pendere verso valle, verso la strada. La stessa sensazione l’ho trovata visitando la torre di Pisa!

Sulla provinciale 13 che porta a Penne si sono aperte diverse crepe e l’asfalto è evidentemente ondulato.

Guardo la casa e le bisbiglio: “ brava. Sei stata proprio brava. Hai cento anni ma sei stata forte. Grazie!” Ho un groppo alla gola.

Mi si avvicina Miura che si alza sulle due zampe posteriori, mi mette le anteriori sul petto ed emette un mugolio di pianto. Mi avvicino con il viso facendogli una smorfia e mi regala una affettuosa e generosa leccata.

Ore 09.00 Vado al Comune e faccio la denuncia per i danni subiti all’Ufficio Tecnico e mi informo se qualcuno può venire ad accertarsi se sussista un qualche pericolo.

Ore 14,00 L’Ingegnere Di Giacomo effettua un primo sbrigativo sopralluogo assieme al geom. Sigismondo ma dichiarano di non poter fare nessuna dichiarazione scritta e di non poter prendere nessuna decisione.Dovranno passare dei tecnici della Regione ma non sanno fra quanto tempo. Prima devono verificare i danni agli edifici pubblici. Pensano comunque che dovremo lasciare l’abitazione. (sic)

A Collecorvino la chiesa parrocchiale ha subito gravi danni a tutta la struttura. Le due torri , la campanaria e quella dell’orologio, rischiano di crollare.

I campanili di S.Andrea il mattino del 9 aprile 2009.

I campanili di S.Andrea il mattino del 9 aprile 2009.

Il Centro storico è chiuso.                                                                                                           La casa in via Piave, dove si trova l’ambulatorio del nostro  medico curante, è inagibile. Il convento di S.Paterniano ( qui lo chiamano S. Patrignano), da poco ristrutturato, è inagibile. La chiesa di S.Rocco è inagibile.

Varie abitazioni del centro storico ma anche in campagna hanno subito danni più o meno gravi.                                                                                                                    Nelle due scuole si sono aperte varie fenditure. Vicino al comune è caduto un abbaino. Parte della piazza antistante l’edificio comunale è stata transennata perché ha ceduto il pavimento.

7 Aprile Dormito a casa .

Ore 20.15 Forte scossa.

Era quasi pronta la cena:  fettine alla pizzaiola e purè.  Buoni. Di corsa in giardino.

I pali della luce e del telefono oscillano paurosamente come fossero esili canne al vento. La dondolo sembra spinta da un gigante burlone e dondola violentemente. Le tegole del tetto sobbalzano all’unisono ed emettono una musica straordinaria, scritta da un musicista pazzo. Sembra suonata al xilofono. Terremoto artista.

Telefona Marina da Recanati. Anche lei l’ha sentita. Tutto bene.                         Finisce il concerto e senza applaudire si rientra sospirando di paura.

Si cena non gustando il cibo. Altri calcinacci e crepe rinverdite. Rimetto a posto i quadri che già avevo raddrizzato nel pomeriggio. Scoperò i calcinacci domani.  Portiamo i materassi nella cucina vecchia al primo piano. Se dobbiamo fuggire la porta del giardino sta a due metri.

Io dormo vestito e con la torcia accanto. Michela no. Lei si comporta come tutte le altre sere e dorme in camicia da notte. Cerca la normalità. Mi fa rabbia.

8 aprile dormito a casa.

Noto che le fessure ed i danni sulla strada sono peggiorati. Telefono alla Provincia all’ufficio viabilità. Verranno a vedere e se fosse il caso “metteremo un po’ di asfalto “mi rispondono. (?!)   C’è molto traffico pesante. Passano molti mezzi che trasportano terra ed anche qualche TIR. Ogni volta che passano il pavimento vibra e sussulta.

Sollecitato ufficio tecnico del Comune per il sopralluogo dei tecnici. Bisogna attendere.

09-10-11 Aprile   Dormito a casa.

Nessuna novità da nessuno.

12 Aprile  Dormito a casa.

Marina è venuta ieri a trovarci per passare insieme la Pasqua. Ha dormito anche lei sul materasso a terra, al primo piano. Prepariamo poche cose per il pranzo ma l’agnello non manca.

Dopo cena ci lascia per tornare a casa sua a Recanati. Domani deve lavorare al computer per preparare la settimana lavorativa. Di certo non può farlo con il mio che va a manovella perché la zona non è ancora servita dalla ADSL. Terzo mondo !

Decidiamo inconsapevoli di andare a dormire nuovamente nella nostra camera al piano superiore. Riportiamo i materassi di sopra e buonanotte.

Ore 23.20   Il terremoto è ateo. Non rispetta le feste religiose. C’è una forte scossa.

Stavo guardando la TV al primo piano e mia moglie era al secondo piano a giocare, per rilassarsi, con il solitario al computer.                                                        Corro da lei e la trovo che tiene lo schermo che ballava sul tavolo. Arrabbiato le ordino in malo modo di mollare tutto e correre giù in giardino. Chi se ne frega del PC!!

Altra musica celestiale delle tegole e balletto dei pali della luce e del telefono. Altri calcinacci. Guardo i quadri storti e decido di non rimetterli più a posto. Lo farò quando il sisma finirà di divertirsi. Non sono a suo servizio. Si torna a dormire in cucina vecchia con vista romantica sul giardino.

13 Aprile   Dormito a casa .

Oggi è Pasquetta. Rispettando la tradizione si mangia sui prati: nel nostro giardino. Potesse cascare casa…ma la tradizione va rispettata!

14 Aprile   Dormito a casa.

Ritelefono alla Provincia e parlo con il geom. Mauro Di Blasio per segnalare che il traffico pesante ci mette paura per le vibrazioni che causa. Non sa cosa rispondere.

Ricontatto al Comune l’ing. Di Giacomo per sollecitare sopralluogo: “invieranno dei tecnici universitari (?) ma ci vuole ancora un po’ di pazienza. Stanno tutti all’Aquila.”   Aspettiamo.

15-16 Aprile    Dormito a casa.

Nessuna novità da nessuno.

Il sisma sembra assopito. Da alcuni giorni si sentono varie ma deboli scosse. Alcune, segnalate anche dai TG, non le avvertiamo. Di certo qualsiasi movimento sospetto e strano, anche le nostre stesse pulsazioni cardiache, ci fanno sussultare. Stress !

17 Aprile Dormito a casa.

Osservando con più calma ( si fa per dire) mi accorgo di anomalie che prima non avevo notato. Sul davanti dell’edificio ora, fra il muro dello stesso e il battuto di cemento, c’è uno spazio vuoto e profondo di circa 3 centimetri. Un muro portante mi sembra più inclinato ed alcuni mattoni dello stesso sono rotti.

Vado al Comune e parlo con l’ing. Di Giacomo. Loro non possono fare nulla. Mi invita a rivolgermi ai Vigili del Fuoco.

Telefono al 115.  Se ce la fanno passano nel pomeriggio.

Ore 14.30 Sono arrivati i pompieri. Il caposquadra Morelli ed altri tre. Controllano, ispezionano dentro e fuori , sotto il tetto, davanti e dietro. Osservano pure la strada.

Notano importanti lesioni ma devono ripassare con un funzionario entro 2/3 giorni per un ulteriore sopralluogo e una definitiva sentenza. Chiedo se ci sono pericoli imminenti e se possiamo continuare a dormire in casa.                       “Se dormite là dove avete messo i materassi, va bene. Quella è la parte più sicura della casa. Speriamo solo che non faccia un’altra scossa come la prima. Se lo dicono i Pompieri …..

18-19 Aprile    Dormito in casa.

Di sabato e di domenica non si lavora , lo dicono gli ebrei ed i cristiani. Nessuna novità da nessuno.

20 Aprile   Dormito a casa.

Ritelefono alla Provincia affinché vengano a controllare la strada. “Abbiamo molti interventi e pochi uomini ma provvederemo al più presto.”           Sollecito anche i Vigili del Fuoco. Dovrebbero venire domani.

Contatto il Sindaco Volpone per evidenziare la situazione. Ci sentiamo un po’ abbandonati ed in ansia non avendo direttive e non sapendo bene a chi rivolgerci. Ci rassicura e ci chiede un po’ di pazienza.                                    Incominciamo a sentirci davvero terremotati di serie D.  Pazientiamo.

21 Aprile     Dormito in casa.

Nei giorni scorsi abbiamo “salvato” alcune piante che avevano svernato dentro casa. Le abbiamo “salvate” e messe al sicuro in giardino. Per Michela sono importantissime.  Abbiamo anche provveduto a salvare certi quadri a cui siamo affezionati. Non si sa mai.  Futuro incerto.

Ore 15,00 Arrivano i pompieri per il secondo e definitivo sopralluogo. Assieme al caposquadra Morelli oggi c’è il funzionario P. D’Angelo. Ricontrollano tutto da cima a fondo.  Li seguo nell’ispezione con il cuore in gola. Ascolto certi termini tecnici che poco mi confortano.

Architravi, lesioni importanti, planarità….e poi la sentenza: il fabbricato è interessato da lesioni importanti, prodotte dal recente sisma, con vario andamento e consistenza sulle murature portanti, sui solai e in corrispondenza di alcune architravi etc. quindi, in poche o meglio, in una unica parola : INAGIBILE !

Sono preso da brividi su tutto il corpo.  Solo pochi giorni prima del terremoto parlando con Michela constatavamo che : “ in effetti che ci manca ? Quei pochi soldi che entrano ci bastano per vivere. Le figlie hanno la loro vita. A noi basta poco e se la salute ci aiuta…. Chi sta meglio di noi : abbiamo il giardino, il verde, le piante, un piccolo orticello. Meglio di così ? A questa età possiamo dire di essere più fortunati di tanti altri.“

Mia moglie è al lavoro. Prendo il telefono e le do la notizia. “Che ci vuoi fare?” mi risponde “ Passeremo anche questa !”  L’ha presa non male. Io molto peggio.

I vigili del fuoco se ne vanno avvisandomi che passeranno subito all’ufficio tecnico del comune per metterli a conoscenza e poi invieranno un fonogramma al Sindaco, a noi, alla prefettura….ma non li sento.  Dico ok, va bene, e li saluto.   Rientro a casa ma non mi sembra più mia. Tristezza.

Più tardi mi telefona il geom. Sigismondo dell’ufficio tecnico del comune : “dovete lasciare subito casa. Entro le sette e trenta di domani mattina dovete stare qui al comune dal sindaco per le notifiche e vedere dove potervi alloggiare. Vedete di organizzarvi in qualche modo.” Freddezza impressionante.   Mi ha fatto venire in mente un rastrellamento delle SS.!!  Roma città aperta.

Mi chiama Michela e mi dice che la signora Fiorenza, per cui lavorava fino a poco tempo fa, ci offre l’appartamento sfitto che ha a Montesilvano , circa 20 chilometri da Collecorvino.. Meno male. Esistono ancora persone altruiste.

22 Aprile    Dormito a casa per l’ultima volta per ora e non sappiamo quando ci ritorneremo.

Ore 11.30 L’appuntamento al Comune delle 7,30 è rinviato alle 11,30.

Andiamo dal sindaco che ci dice che dobbiamo andare nell’ufficio tecnico dall’ing. Di Giacomo che è al corrente di tutto.                                                         Arrivati nel corridoio dell’ufficio fatichiamo ad entrare. E’ in corso una riunione con i genitori degli scolari delle elementari che protestano non so per cosa. Sento parlare di sicurezza, danni, vie di fuga, prove di evacuazione etc. Fortunatamente non è più il caso nostro.

Più tardi ci riceve l’ing. Di Giacomo, presenti il geom. Sigismondo Lorenzo, la dottoressa Franca Marsilii dell’amministrazione, l’assessore Zaffiri, il Sindaco e il comandante della polizia municipale.

Ci notificano l’ordine di sgombero, l’immediata adozione di messa in sicurezza della casa, adozione di tutte le cautele e misure a esclusiva cura e spese nostreCosì è se vi pare. Ci notificano anche l’assegnazione provvisoria di un immobile al centro storico sito alla via Giuseppe Garibaldi 15.

L’abitazione assegnataci è posta in una stretta viuzza dove le vecchie case si appoggiano le une alle altre quasi a farsi coraggio e forza a vicenda.  Quella che ci è stata assegnata è stata ristrutturata circa 9 anni fa rimanendo poi inutilizzata.

L’interno è disposto su due piani.  Al primo c’è un grande soggiorno ad uso cucina, una camera da letto, un enorme bagno. Al secondo una camera da letto, un bagno più piccolo ed una stanzetta.

Purtroppo il manufatto è accostato in corpo unico ad una fatiscente casa su tre piani, abbandonata e crollata all’interno  senza tetto né pavimenti, abitata da numerosi colombi che riempiono di regalini non graditi le scale, il pianerottolo e il balcone. Va bene così. All’Aquila stanno molto peggio.

Piccolo neo: manca la luce, l’acqua ed il gas ed è tutta da ripulire. Si offre di pulirla mia moglie ma, molto gentilmente e quasi sorpreso, il sindaco esclama:  Ci mancherebbe, signora, ci pensiamo noi !!! Grazie.  Chiediamo quando ci potremo entrare. Ci risponde il geometra : Ci vorranno cinque o sei giorni. Bene.

Lo avvisiamo della signora che ci ospita a Montesilvano e gli diamo anche dieci giorni pregandolo di cercare di non allungare ulteriormente i tempi perché quell’appartamento è in mano ad una agenzia per essere dato in affitto. Credo non ci saranno problemi.” Mi rassicura il geometra. Chiedo se qualcuno può darci una mano per portare a Montesilvano due brandine, i materassi e alcune cose di prima necessità. Ci assicurano che alle 14.00 verranno due operai del Comune per aiutarci. Molte grazie.

Ore 14.15    Sono arrivati i potenti mezzi del Comune: un’Ape scoperta ed un vecchio Fiorino Fiat coperto (ma “zozzo” all’interno che più non si può).

I due operai, simpatici e volenterosi, ci aiutano a caricare le poche essenziali cose e partiamo non prima di aver dato da mangiare e salutato il cane. Gli diciamo che ora è lei la responsabile di tutto. Le affidiamo la casa e ogni giorno la verremo a trovare, a darle la pappa e qualche carezza. Ci fissa stranita mentre ci allontaniamo.

Il rifugio di Montesilvano.

Il rifugio di Montesilvano.

Intorno alle 17 prendiamo possesso ( si fa per dire) dell’appartamento che sarà per un po’ di tempo il nostro rifugio.   E’ vuoto e le nostre voci rimbombano.

C’è la cucina attrezzata e tutte le utenze sono allacciate. Ci vuole una bella doccia per toglierci da addosso lo choc della giornata. C’è da pensare alla cena ma non abbiamo appetito. Tristezza.

Al piano sottostante abitano “ i nonnini”. Sono il padre e la madre della signora Fiorenza che ci ha dato ospitalità. Michela ora lavora per loro.         Sono una coppia gentile e garbata. Lui medico in pensione ultraottantenne , giovanile e ancora abile ciclista e lei insegnante pure in pensione. Tutti e due sono grandi giocatori di bridge a livello nazionale..

Salgono a trovarci e sia per benvenuto, ma soprattutto per tirarci un po’ su il morale, ci portano della frutta , dei biscotti e, come la chiama lui, il “bo-bò”, ossia della cioccolata per addolcire un poco la giornata. Il tempo di offrirsi per ogni cosa che dovesse servirci e se ne vanno.

Ora Michela è casa e bottega! L’abbonamento all’autobus non le serve più anche se l’ha già pagato per tutto il mese ma in compenso alla mattina non si deve alzare alle sei. Un poco di buona sorte.

23 Aprile    

Il nostro modesto giaciglio a Montesilvano.

Il nostro modesto giaciglio a Montesilvano.

Dormito (poco) a Montesilvano.

Non conoscendo nessun ingegnere per la messa in sicurezza e per fargli redigere una perizia giurata sui danni, contattiamo, su segnalazione del Comune un certo ing. Galli di Loreto Aprutino, un paese vicino, il quale ci da appuntamento presso la nostra abitazione lesionata.

Ore 10.30          L’ing. Galli è sul posto per visionare la casa. Interni ed esterni. Dopo il sopralluogo dichiara che ora deve sentire l’ufficio tecnico del Comune e i Vigili del Fuoco.                                                                                               Secondo lui dovrebbero intervenire gli stessi Vigili del Fuoco per la messa in sicurezza e la prima urgenza anche perché i lavori interesserebbero anche la strada provinciale ma di certo non sarà facile.  Dice che sentirà anche la Protezione Civile, di cui fa parte, e poi si rifarà sentire lui, ma non prima di lunedì prossimo a causa anche delle festività prossime del 25 aprile. Lo sollecito ad impegnarsi.

Torniamo a Montesilvano.                                                                                                          I nonnini ci prestano un tavolo con una bella tovaglia fiorata e quattro sedie con i cuscini ed in più un altro tavolino per metterci la televisione, che avevamo posato a terra, ed una parure da terrazzo composta da due sedie e tavolino così possiamo avere anche l’angolo salotto ! Ci prestano anche una padella ed una insalatiera a cui non avevamo pensato.

Ci mettono a disposizione anche le biciclette così possiamo mantenerci in forma e, soprattutto svagarci, sulla sottostante ciclabile strada parco che congiunge Montesilvano a Pescara. Carini.

24-25-26 Aprile    Dormito a Montesilvano.

Ponte del 25 aprile quindi…tutto tace.

27 Aprile Dormito a Montesilvano.

Chiedo all’ufficio tecnico del Comune di residenza come devo comportarmi per le bollette della nettezza urbana, della luce, dell’acqua della casa abbandonata : “devo continuare a pagare tutto”. Va bene, mi sembra giusto.  Chiedo anche se la casa assegnataci sarà disponibile per il 1° maggio, per poter organizzare un piccolo trasloco dei mobili indispensabili, con i parenti che verranno da Aprilia nel Lazio. Non è possibile, ci vorrà qualche giorno in più. “La stiamo pulendo e chiesto gli allacci”.

Parlando con il geometra Sigismondo della situazione mi risponde che Collecorvino non sarà mai dichiarata zona terremotata e tutti i danni li pagherà di tasca propria ogni cittadino che li ha subitiSono più sereno!?

Chiedo alla Caf di Penne se c’è qualche disposizione che ci interessa per la denuncia dei redditi : nessuna. Le scadenze sono invariate. Basta saperlo!

Miura, il nostro cane, mangia poco o niente. Si sente abbandonata. Ci gioco, l’accarezzo ma è triste.

Ore 15.00    Contatto presso la sede di Pescara il giornalista del Messaggero signor Stefano Castellani e gli illustro la situazione.  Lui prende qualche appunto scarabocchiando su un pezzo di carta in modo professionale ma svogliato.   “Ora vedremo quello che si può fare. E’ interessante. Devo sentire anche una mia collega. Ci faremo sentire. Ora la saluto.” Ho perso tempo …anzi Messaggero !!

Sollecitato nostro ing. Galli. Ha bisogno ancora di due o tre giorni di tempo.

28 Aprile          Dormito a Montesilvano.

Oggi alle ore 12.00 il Comune ha chiesto ad Enel , a mezzo e-mail e sottolineando l’urgenza, l’allaccio della linea elettrica per la casa di via Garibaldi. (ordinanza di sfratto e assegnazione casa : 22.04.09. ! Tempi tecnici.) Il geom. Lorenzo mi dice che appena attaccano la luce, tempo tre ore fanno tutto il resto. Super !… ma ho dei dubbi?

29 Aprile Dormito a Montesilvano. 7° notte.

Sollecitato ing. Galli con SMS.

Stamane ho avuto una visita alla casa di Montesilvano.                                          Mentre stavo lavando i piatti sento armeggiare alla serratura della porta d’ingresso ed allo stesso tempo suonare il campanello . Mi avvicino mentre mi asciugo le mani con un canovaccio. La porta viene aperta.   Appare un giovane seguito da una coppia. Rimango sorpreso.  “Sono dell’agenzia. Disturbo ? ” mi dice il giovanotto. Potevo essere nudo penso! Anche se già sono nella stanza li invito ad entrare.

Il giovanotto mi presenta gli altri due. Sono marito e moglie. Lui è l’avvocato, Mario Rossi ( nome rarissimo!) dell’Aquila. Della signora non ricordo il nome.  Sono venuti a vedere l’appartamento per prenderlo in affitto. Sono terremotati! Hanno perso la casa e lo studio che erano situati nel centro storico dell’Aquila !! Lui è rimasto anche leggermente contuso. Sono simpatici.

Mi chiedono com’è  la zona, se la casa è silenziosa ed altro. Faccio da intermediario e rispondo a tutte le domande positivamente.  Parliamo anche della situazione in cui ci troviamo, specie della sua che è peggiore.  Mi racconta che non è tutto come viene fatto vedere in televisione. I problemi, le mancanze, le lacune, il modo di agire sono altri. Le promesse, che lui chiama elettorali, non bastano. E’ abbastanza pessimista.

Prendono la casa. Gli assicuro che lascerò libero l’appartamento al massimo per il 10 maggio. Non crea problemi e aggiunge che se ne avessi bisogno posso trattenermi più a lungo.  Gli rispondo che “ho parlato con il Comune di Collecorvino e mi hanno rassicurato sulla data di ingresso alla casa assegnatami”.   Il suo viso si trasforma in una maschera dubitativa.  Gli dico di non preoccuparsi e che gli darò l’ok fra qualche giorno. Ci scambiamo i numeri del cellulare. Ci salutiamo incoraggiandoci a vicenda. Almeno non c’è guerra fra terremotati.

Ore 11,30    Michela contatta al telefono il Sindaco. Domani ci danno le chiavi dell’alloggio per vedere come attrezzarlo e portarci intanto qualche mobile, la cucina a gas etc. Oggi hanno iniziato le pulizie.!!                          Qualcosa si muove !

30 Aprile           Dormito a Montesilvano. 8° notte.

Ore 15.30 Vado all’ufficio tecnico del Comune. Il geom. Sigismondo mi da le chiavi dell’abitazione chiedendomi di farne una copia e riportargliele lunedì 04 maggio. Loro non hanno tempo per farla.

Altro ponte festivo ! Sollecito gli allacci di luce, gas e acqua e gli ricordo che non c’è il lavello in cucina, le prese e gli interruttori sono scoperti, mancano i portalampade al soffitto, il copri-sedile del water.   Mi dice di non preoccuparmi che ci pensano loro.   Oltre che pensarci speriamo lo facciano. Mi sollecita la messa in sicurezza della casa : “ al resto pensiamo noi ma tu devi fare subito quel lavoro.”

Lo rassicuro che sono in contatto con l’ing. Galli, che lo sollecito spesso ma che di più non posso fare.   Io non sono in grado di mettermi fisicamente, in stile superman , a trattenere lo stabile con le braccia anche perché, oltre a tutto, ho il destro invalido.  Gli auguro un buon ponte del 1° maggio. Contraccambia!!   Dubbio: ma mi sta prendendo per il ….??

continua…..